CAPITOLO 27

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-Riki-

...Dopo queste meravigliose notizie, mi arriva un'altra telefonata, guardo il display ed è di nuovo Mary, devo risponderle e spiegarle un po' di cose...

Pazzini si accorge della telefonata e infatti non aspetta neanche un attimo per chiedermi chi fosse e non posso dirgli che è Mary, quindi devo per forza mentirgli. 

<<E' mia madre, scusa devo rispondere.>> Gli dico allontanandomi più possibile da lui. 

*Al telefono*

<<Pronto,Mary>> Ho davvero tanta paura di averla delusa. 

<<Perché?! Perché te ne sei andato così, senza dirmi niente?>> Dice con voce tremante. 

Ecco lo sapevo. 

<<Lo so, ho sbagliato. Mi dispiace. Sei arrabbiata?>>

<<Non sono arrabbiata. Sono delusa.>>  

Mi distrugge sentirla così.

<<Piccola...>> E' il momento devo spiegarle la situazione.

<<Riki, muoviti!!>>

Sento la voce di Pazzini che si avvicina. Come non detto...forse non è il momento di parlare, devo riagganciare prima che mi becca a parlare con lei. 

<<Si?>>

<<Scusa, ma devo proprio andare. Ho...ho un'instore proprio ora. Io...>>

Ma non faccio in tempo a continuare che  Mary riaggancia subito. Dannazione. Sono proprio un cretino. 


-Mary-

Ho subito riagganciato, non ho proprio intenzione di ascoltare altre cazzate da parte sua, per me ha chiuso. Come può chiamarmi 'piccola' solo per alleviare la situazione, pur sapendo che mi sciolgo ogni volta che mi chiama così. Pensavo di conoscerlo bene, ma, come sempre, mi sbagliavo. Mamma aveva ragione. Ed odio quando ha ragione, e sentire il suo <<Te lo avevo detto>>. E aveva ragione anche quando mi diceva che è un ragazzo famoso, all'inizio della sua carriera, pieno di soldi e fan e che non potrà mai pensare ad una come me. Ero così presa da lui che non mi sono resa conto, che ragazzo falso è realmente. Uno di quelli che pensa solo a se stessi, pronto a deluderti da un momento all'altro. Come tutti. Sono proprio una scema, come ho potuto credergli. Credere che stava andando tutto bene o che magari sarebbe andato tutto bene stando al suo fianco. Era tutto finto. Lui è finto. Squilla il mio smartphone. E' Diletta. Rispondo, cercando di non farmi sentire che stavo piangendo.

*Al telefono*

 <<Ehi>> Rispondo, più tranquilla possibile. 

<<Tesoro, come stai? Sei riuscita a parlare con Riccardo?>> 

Appena lo nomina, le mie lacrime non riescono a trattenersi. Di nuovo.

<<Ti prego, non piangere. Non voglio che tu soffra per quell'idiota di Riki>> Mi dice. Non so come abbia fatto, ma è riuscita a capire che sto piangendo. 

<<Non ci riesco. E' l'ennesima delusione. Ed è per questo che non riesco a lasciarmi andare nelle relazioni.>> Dico singhiozzando. 

<<Mi dispiace per tutto. Ma sapevo che sarebbe andata a finire così e tu non mi hai ascoltata>> 

Ed anche lei ha ragione. Tutti avevano ragione, tranne io. Io ero l'unica persona che non ci ha mai capito niente. 

<<Già. Ed ho fatto lo stesso con mia madre. Avevate entrambe ragione, ma, ero così presa da lui e da quel bel faccino che vedevo solo rose e fiori, e nient'altro>> Non faccio in tempo a finire le ultime parole che suona il campanello. <<Scusa Dile, devo lasciarti, sono tornati i miei.>> Riaggancio subito e corro ad aprire. Credo sia arrivato il momento di chiedere perdono a mia madre e dirle, purtroppo, che aveva ragione su tutto. <<Ma buongiorno>> Dicono i miei genitori insieme, subito dopo entrati e aver posato la spesa a terra. <<Buongiorno>> Rispondo avvicinandomi ad aiutarli con la spesa. <<Possiamo parlare?>> Dico a mia madre, con voce talmente bassa che temo non mi abbia sentito. <<Si, ma prima dovrai andare giù alla macchina che ci sono altre buste da salire.>> Annuisco ed esco fuori e vado verso la macchina a prendere le ultime due buste della spesa. Rientrata in casa, appoggio le cose sul tavolo e raggiungo mia madre nelle stanza dove teniamo i computer e intanto mio padre riordina la cucina. Appena entro la trovo seduta sulla sedia. Mi arriva un brivido dalla testa ai piedi, non so, forse è per il fatto che mi sembra di rivivere la situazione di ieri sera, ma in un modo del tutto diverso e soprattutto più tranquillo. Ma, c'è una cosa che noto subito, ed è un giornale che ha in mano. Non capisco di cosa si tratta finché non me lo mette davanti agli occhi. <<Mi dispiace di non averti creduto>> mi dice mia madre con un filo di voce tremante. <<Cos...'è?>> Dico balbettando. Mi sto spaventando. <<Non c'è scritto molto, ma ci sono cose che mi hai detto ieri sera e non sai quanto mi senta in colpa per tutto quello che ti ho detto...>> Sembra sincera, ma ora non è questo che mi preoccupa. E' quel giornale che in mano che mi sta preoccupando veramente. <<Po...sso leggerlo?>> Ho quasi paura, ma devo leggerlo. <<Si, ma cos'hai? Non sapevi che questa storia era sul giornale?>> Scuoto le testa. Sono troppo concentrata a leggere. Oltretutto questa pagina è piena di foto con me e Riki al nostro primo appuntamento. Gli occhi incominciano a bagnarsi ma li asciugo subito, non voglio piangere, non di nuovo e non davanti a mia madre.

*Sul giornale*

Mary, la ragazza che ha fatto innamorare il cantante milanese, che è riuscito a portarsi a casa la vittoria nella categoria canto ad Amici, il talent di Maria De Filippi, tanto amato da migliaia e migliaia di teenager. Come sanno ormai tutti Riccardo Marcuzzo ha lasciato i suoi instore tour di nascosto del suo Manager, per cercare la ragazza che gli ha stravolto il cuore e ci riuscito, insieme al suo migliore amico Andreas Muller, il vincitore di Amici16. Molte voci dicono che il cantante abbia fatto delle sorprese uniche e romantiche, per conquistare il cuore della sua amata fan. Ma non tutto è andato come rose e fiori, perchè  Riki  con la convinzione di Davide Pazzini , ha deciso di tornare alla sua vita da popstar, lasciando Mary sola e senza una spiegazione. Forse il nostro cantante non era davvero innamorato, forse ha avuto solo un'infatuazione nei confronti della ragazza. Come la prenderà Mary, essendo stata usata dal proprio idolo?...

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LA STORIA DI UN IDOLO || Riccardo MarcuzzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora