Capitolo 11

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11. Dance with me, please

Era la grande serata, la serata che tutti aspettavano da mesi ormai

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Era la grande serata, la serata che tutti aspettavano da mesi ormai.
O meglio, le ragazze non vedevano l'ora di indossare abiti eleganti e di entrare a braccetto coi loro accompagnatori; i ragazzi si limitavano ad accontentare le loro ragazze e molto spesso affittavano delle stanze in un albergo vicino scuola per poter concludere la serata al meglio.

Ridicoli, tutti ridicoli, sia ragazze che ragazzi.
Io avevo deciso di andarci semplicemente perché Mia, Tania e Cami mi avevano letteralmente costretta, dicendomi che altrimenti non mi avrebbero parlato più.

Io e Cami non avevamo nemmeno degli accompagnatori perciò avevamo deciso di presentarci insieme al ballo.

Cami era arrivata a casa mia alle 15 del pomeriggio, urlando e correndo immediatamente verso la mia camera in cerca di qualche vestito e ovviamente quale doveva prendere? Il vestito rosso che era ancora nella scatola.

Quando lo ricevetti quel giorno, lo misi semplicemente nell'armadio e mi ripromisi di non indossarlo mai in vita mia, ma Cami aveva insistito così tanto che alla fine fui costretta a cedere.

«Vuoi stare ferma?» alzò gli occhi al cielo per la millesima volta.

«Se tu mi metti quella cosa nell'occhio non ci riesco» indicai la matita «Sai che so metterla da sola, vero? Non sono così stupida»

Stavamo discutendo da mezz'ora per il trucco.
Lei aveva insistito tanto - come su tutto - e mi dispiaceva rovinarle l'entusiasmo, anche se in quel momento volevo solo strozzarla.

«Sì, ma voglio farlo io» batté il piede per terra, come una bambina e fu il mio turno di alzare gli occhi al cielo.

«Così facciamo rosicare un po' Alex» fece un sorriso malizioso.

«Non voglio far rosicare Alex» sbuffai.

Okay, forse un po' stavo mentendo, ma non potevo dirlo a nessuno fin quando non mi fossi resa conto di quello che stava succedendo.

Di cosa ti devi rendere conto, Katy?

Alla mia coscienza piaceva così tanto prendersi gioco delle mie insicurezze e paranoie, tutte a causa di Alex. Ero persino arrivata a scrivere una lista di pro e contro.

Pro:
- Sa tenermi testa
- è divertente (quando non fa il coglione)
- presta attenzioni alle piccole cose, come quando si è presentato al mio tavolo con l'acqua frizzante, non naturale. Come fa a sapere che preferisco l'acqua frizzante?
- mi ha regalato un vestito da sogno ed è riuscito a capire perfettamente quali fossero le cose che mi infastidivano di quel vestito, facendolo persino modificare.
- riesce a farmi innervosire e sorridere allo stesso momento.

Contro:
- È Alexander Blake, colui che mi ha rovinato la reputazione.

Quel giorno, subito averla scritta, accartocciai il foglio su cui era scritta e la gettai nel cestino della mia cameretta per poi fare una cosa che non facevo da tempo. Fumai una sigaretta.

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