17.

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Hate you

17.

Michelle

<<Tutti qui presenti si alzino in piedi per sentire il giudizio>> Tutti quanti, ma soprattutto io mi alzo velocemente in piedi per ascoltare la sentenza e sinceramente i senso di colpa si fanno sentire. Ma proprio adesso? Ma che problemi ho? Vedo entrare il giudice con molta calma e noi tre ci stringiamo le mani, ma io inizio a tremare. Ma perché sto reagendo così? Magari è solo l'ansia che lui sia ancora a piede libero, vedo mio padre troppo calmo per i miei confronti.

<<Il signor Salerno è colpevole per sequestro di persona, lesioni fisiche e violenza sessuale su una minore, la condanno venticinque anni di reclusione senza sconto di pena>> solo quei anni, io guardo mia madre triste, non posso crederci che hanno detto questo. Esco velocemente dall'aula e vedo Nicholas che mi prende il braccio e capisce dallo sguardo che stavo male che appena mi abbraccia scoppio in lacrime.

<<Michelle, adesso calmati.>> rimango ancora tra le sue braccia e le lacrime non riescono a smettere da uscire. Perché devo avere tutto questo dolore?

<<Perché solo venticinque anni? Lo so che tanto tra cinque anni uscirà in qualche modo!>> lui mi stringe ancora sempre di più.

<<Michelle, non sai quanto mi dispiace.>>








Sono a casa sul letto e nessuno dei tre ha ancora parlato. Tra pochi minuti dovrebbe venire anche Chris, ma spero tanto che non venga, non mi va di sentire nessuno. Devo ancora rielaborare tutto quanto.

L'arresto.

La condanna.

Ed io.

Devo rielaborato tutto questo. Accendo una sigaretta per rilassarmi e per fortuna Thomas non dice niente su questo vizio, come lo chiamano alcune persone.

Sento bussare la porta e Thomas va ad aprire la porta dove entra una ragazza con uno sguardo triste e assente.

<<Mish, posso parlarti da sola?>> io annuisco e prendo un giubbotto e usciamo di casa, fa un po' freddino. I miei capelli si alzano per l'aria fredda e Chris continua a camminare senza proferire una parola.

Ci fermiamo in una panchina e sia io che lei stiamo fumando un'altra sigaretta e vedo che ha le lacrime che scendono sulle guance.

<<Mish, non è bello questo che ti dico e non sai quanto mi odio in questo.>> io non capisco cosa significhi questa frase. Leo abbassa lo sguardo e si toglie con le dita le lacrime nelle guance.

<<Cosa vorresti dire?>> non voglio più litigare e non voglio più piangere.

<<Sono tua sorella>> io rimango impalata e non riesco a concepire questa frase. Ma come è possibile che abbia una sorella? Io ho solo due "fratelli", anche loro gemelli, e poi lei. Mi sento il mondo crollarmi addosso.

Girlsssss

Eccomi qui finalmente con un nuovo capitolo, ultimamente aggiorno molto di meno e spero che vi piaccia anche se fosse corto il capitolo, io comunque ho messo impegno a farlo uscire sudando anche cinquanta camicie. Bhe che dire.

Estate o inverno?

Baci

Mish

-Scusa || Thomas Bocchimpani-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora