Pioggia

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Levi pov
Corro verso casa con la pioggia che mi scroscia adosso. Entro con il fiatone dopo aver corso per tutto questo tempo. Mi butto sull' letto infilandomi le cufie nere e rose ricominciando a piangere disperato. Non riesco ad immaginare la mia vita senza Erwin e ora pensare che dovrò vivere così mi teroriza. Inizio a guardare le gocce che cadono copiose come le mie lacrime. Quel suono mi rilassa talmente da farmi addormentare.

Il giorno dopo

Mi sveglio per una notifica con la facia nel cuscino bagnato da lacrime. Accendo il telefono è vedo che la notifica è di Facebook e che ho un nuovo amico. Controllo e leggo "Erwin Smith". Non capisco e dopo poco mi ricordo. Mi arriva un mesagio proprio da lui
-hey,Levi-
-cosa cazzo vuoi?-
-il tuo, ma apparte gli scherzi volevo chiederti una cosa-
- cosa vuoi?-
-che ne dici se oggi sei libero di andare a prendere un caffè?-
- tanto non ho niente da fare va bene alle 8:30?-
-certo a dopo allora-
- a dopo -

Almeno forse mi riprendo un po' da questo traoma. Guardo lora e vedo che sono le 6:45 della sera e mi alzo dal mio letto per andarmi a fare una doccia. Entro nella vasca riempiendola del tutto con l'acqua calda. Mi ci metto dentro e mi porto le ginocchia al petto. L'acqua é talmente calda che mi sto per addormentare. Mi insapono e poi mi risciacquo con calma. Tutta la tristessa e le lacrime cadono via insieme all' acqua calda che scroscia via. Mi asciugo piano uscendo dal bagno per andare a vestirmi. Indosso una felpa nera lunga fino al ginocchio e un jeans bianco attilato. Si sono fatte le 8:15 quindi scendo prensenso sole le chiavi di casa e il portafoglio. Arivo dopo poco al bar e noto subito quel titano binfo che mi saluta con la mano. Mi avicino per poi mettermi vicino a lui. Nell' locale ce un sacco di gente seduta a dei tavoi o in piedi a ridere come degli ebbeti. Tra di loro c'era anche un grupetto di ragazzi che mezzi ubriachi rompevano le palle a mezzo locale e si strusciavano sopra una cameriera che gli stava portanti altra birra che si vede che già avevano bevuto visto il tavolo pieno di bottiglie. Si aggiravano tutti su una ventina d'anni e abbastanza dementi e inmaturi da ubriacarsi per poi crollare come dei sacchi di patate. Cenera solo uno lucido. Era un ragazzo dai capelli rosso cenere che portava degli strani occhiali come quelli da nuoto ma con i vetri gialastri. Aveva la pelle chiare e gli occhi grandi abbassati per guardare una Nintendo blu metalizata. Indossava una maglia a righe rossa e nera con dei jeans blu un po' consumati e delle convers. Stava ascoltando svogliatamente un ragazzo biondo più o meno sobrio che gli buttava le braccia al collo. Il ragazzo biondo aveva grandi occhi azzurro mare e la pelle vinea con le l'bra sottili e rosse. Indossava una felpa nera con la scritta "FUKING ME BABY" in bianco che risaltava sulla felpa pece dal collo troppo larco che faceva uscire una spalla con un potente suchiotto viola probabilmente fatto dal altro in precedenza. Indossava dei jeans neri di pelle attilati e degli scarponcini neri con le stringhe bianche.
-Mello per favore non qui-
Gli sento dire da lontano mentre il biondo prova a baciarlo. Vengo distratto dai miei pensieri quando la cameriera ariva per chiedere le ordinazioni. Io prendo una tazza di te' nero mentre lui una birra.


Scusate del assenza per così tanto tempo e mi dispiace molto per il confratello ma qui dove sono in vacanza non ce quasi mai internet quindi ho aggiornato solo ora. Scusate ed ora video

ereri

sei il mio più grande errore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora