Non importa più nulla

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Eren pov
-Oramai non importava più nulla senza Levi niente aveva più senzo,nemeno vivere. Ero stanco,troppo stanco. Non cela facio piu-
Eren andò in cucina cecercando di non cadere per la vista apanata dalle lacrime che gli uscivano a fiumi. I suoi pensieri si ofuscarono per il dolore atroce che provavo nel ripensare ai momenti passati con il suo amato. E ripensando alla scena dove quella donna gli si avinghiava addosso. Era stanco troppo stanco di provare tutto quel dolore. Non ne poteva più di sentirsi così. Aprì uno sportello dove teneva le posate e prese un coltello. Se lo avvicinò al polso e inizio a singhiozzare ancora più forte disperato. Voleva aiuto. Voleva il suo Levi acanto. Prese coraggio e...

Levi pov
(Qualche ora prima della scena precedente)
Levi era steso sul letto quando una voce asidua inizio a chiamarlo da fuori la posta di casa e ad bussare con forza. Avrebbe riconosciuto ovunque quella voce. Era Hanji. Continuava a bussare con forza alla porta
-Levi aprimi tu o mi farò dare le chiavi di riserva dal padrone del condominio-
-Va a farti fottere quatrochi. Lasciami stare,tu non puoi capire-
-Aprimi o ti giuro che lo facio-
Non ci fu risposta da parte del corvino
Hanji scese di corsa le scale andò dal padrone del condominio e si fece dare le chiavi con qualche scusa inventata su due piedi. Andò ad aprire la porta e si sbalordì a vedere il moro steso sul letto quasi in fin di vita. Lo prese per un polso tirandomi in piedi davanti a lei. Era in condizioni pessime:era ancora più palido del solito,aveva gli occhi rossi e suplicanti di chiudersi  con i capelli scompigliati e arufati. Hanji gli si scagliò a dosso dandogli un grosso abbraccio con i lacrimoni agli occhi sul punto di corolare  a picco. Lui rispose al abracio stringendola tra le braccia.
-Mi spieghi cosa ti è sucesso? Non ti ho mai visto così ridotto-
Si misero seduti sul letto e Levi cominciò a raccontargli il casino sucesso nei giorni precedenti
-Se o capito bene i suoi amici ti anno detto che neanche lui sta più uscendo di casa vero ?-
-Si, perché?-
-Alora vestiti e vai da lui-
Disse con uno sguardo conciato e un dolce soriso di determinazione sulle labra rosate
-Ma sei scema,non mi aprirebbe mai e poi sarebbe inutile non cambierà nulla stare davanti alla sua porta per 3 ora ad aspettare che mi apra inutilmente- disse il corvino abbassando lo sguardo
-E se gli fosse sucesso qualcosa. E poi vale sempre la pena provare-
Dopo varie lamentele e incitazioni la donna dai capeli marroni  e i grandi occhiali lo convisne. Levi inizio a prepararsi per poi uscire insieme alla bruna. Lei si diresse verso la sua machina e Levi verso la sua e prendere la via per casa di Eren. Arrivo sotto al palazzo del ragazzo e scese dal auto. Salì le scale e ....

sei il mio più grande errore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora