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Canzone del capitolo: attention-Charlie Puth

Mi sedetti al mio banco aspettando con impazienza Kylie.

"Ehi Jade! Come stai?" mentre viaggiavo nella mente sentii la sua dolce, dolcissima voce.
"Kylie! Che bello vederti! Sto bene e tu?"
"Che dolce che sei! Sto bene grazie!" dopo essersi seduta mi fece segno di avvicinarsi.
"Pss... ei. Lo sai che si dice che ieri Trevor, ad una festa, si sia ubriacato di brutto. D'altronde non è la prima volta. Qualcuno spiffera in giro che ci sia stata anche della droga, ma non ci credo molto..." dopo avermi informata di ciò allontanò la testa e attese una mia risposta.
"Beh... c'era da aspettarselo... non lo conosco bene, ma penso di averlo inquadrato da subito"

"Prof, posso andare in bagno?" Alzai la mano e interruppi la lezione.
"D'accordo Jade, ma torna in fretta."

Uscita dal bagno tornai pensierosa in classe, quando sentii uno spintone alla spalla. Senza pensarci mi girai "ehi! Stai attento!"
Lo sguardo arrogante di Trevor mi sorprese all'improvviso.
"Che hai Evans? Ti fa male la spallina? Ti ho fatto la bua?" Il suo odioso sorrisetto ritornò.
"Senti, ma posso chiederti che hai contro di me?"
"Beh hai sempre quella faccia da <la mia vita fa schifo> quando sei ricca sfondata. E poi vediamo... sei una perfettina del cavolo e se pensi di attirare qualcuno con quelle tue gonnelline da asilo ti sbagli di grosso. Posso andare ora o devo stare ad ascoltare ancora le tue lamentele da bambina capricciosa?"
"Cafone" cercai di dargli una spinta, ma il suo corpo rimase immobile. Dopo averlo guardato con la rabbia dipinta sul volto me ne tornai in classe.

All'intervallo cercai in tutti i modi di evitare Trevor, o almeno di non incrociare quella faccia da delinquente.

"Senti Jade... ma che succede? Sei tornata in classe con un'espressione..." Kylie mi strinse il braccio forte, per cercare di bloccarmi.
"Vedi... ho incontrato Trevor... è stato così..."
"Arrogante vero?"
"Si..."
"Ritieniti fortunata... l'anno scorso ha quasi mollato un ceffone a una di prima, tutta la scuola stava assistendo alla scena."

Nel pomeriggio verso le 16.00 mi arrivò un messaggio. Un messaggio da uno sconosciuto.
*CHAT*
Sconosciuto: ehi, passata la bua?
Io: ehm... chi sei?
Sconosciuto: il più figo della scuola ovviamente.
Io: allora di sicuro non sarai Trevor...
Sconosciuto: Trevor? Trevor è fighissimo, cosa vuoi capirne tu?
Io: tanto da capire che Trevor ha trovato il bigliettino che avrei dovuto dare a Kylie, con scritto il mio numero.
Sconosciuto: allora ce lo hai un cervello Evans. A proposito come ti chiami?
Io: Jade. Ora mi prenderai in giro anche questo aspetto di me? Il mio nome?
Sconosciuto: beh... in effetti come nome fa schifo...
Io: vorresti dire che Trevor è meglio?
Sconosciuto: ovvio.
Io: beh che vuoi? Mi vuoi chiedere scusa per oggi?
Sconosciuto: AHAHHA ASSOLUTAMENTE NO. Anzi non me ne pento. Ti ho scritto solo per farmi figo con qualcuno dicendo che ho un sacco di contatti di ragazze.
Io: bene. Sicuramente se qualcuno vede che ora ho il tuo numero come minimo non mi parlerà più.
Sconosciuto: ha parlato. Vabbè, me ne vado non voglio perdere tempo con delle tipe come te.
*CHIUSA CHAT*
Non pensavo esistesse gente così strafottente.

"Jade! Vieni! Ho bisogno di te!" mia madre mi chiamò dall'altra stanza.
"Arrivo!"

"Dimmi mamma"
"Aiutami con questo quadro, l'ho preso oggi. Metti il chiodo. Guarda, lì c'è il martello."
Presi il martello e piacchiai sul chiodo. Alla terza volta, però, grazie alla mia mira infallibile presi il mio dito.
"Ahia! Mamma! Ho picchiato il dito!"
"Tesoro, mettilo sotto l'acqua qui ci penso io"

Andai a dormire con un dito viola e la rabbia che ancora provavo nei confronti di Trevor.

MY DRUG IS YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora