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Canzone del capitolo: sei mia- Riccardo Marcuzzo

"Trevor" stavo tremando "ho davvero tanto freddo"
Trevor prese la sua giacca e la mia attorno alle mie spalle e mi abbracciò nel tentativo di riscaldarmi.
"Sai perché ti ho portata qui?" Trevor si girò e mi prese il mento "per dirti che fin quando la luna sarà in cielo io ci sarò."
"Trevor" gli diedi un bacio.
"Dai torniamo dentro" mi prese per mano e mi accompagnò in macchina.
Durante la strada mi accorsi che la strada che stavamo percorrendo non era la mia.

"Trevor dove vai?" Lo guardai.
"A casa mia" sorrise leggermente "almeno per questa volta, dormi da me"
"Davvero? Ma non disturbo?"
"Cosa? No! I miei saranno felicissimi di averti a casa"
Senza rispondergli sorrisi e lo baciai sulla guancia.
Presi il cellulare e chiamai mia mamma.

"Quindi?" Trevor era concentrato sulla strada "puoi?"
"Posso"
Trevor sorrise e mi guardò velocemente.

Parcheggiammo nel garage ed entrammo in casa.
I genitori di Trevor erano abbracciati a guardare la televisione.
"Ciao ma, ciao pa! Oggi rimane da noi Carolina"
"Che bella sorpresa! È così state insieme?" La mamma di Trevor venne verso di noi.
"Ehm... si mamma però ora noi andiamo su... notte...." Trevor intrecciò le sue mani alle mie e mi portò su.
Nel salire le scale vidi sua mamma farmi l'occhiolino.

La stanza di Trevor era stupenda, letto a una piazza e mezzo, una larga scrivania, poster incorniciati sulla parte, due ampie vetrate è un grosso armadio.
Da quelle vetrate su poteva vedere tutta Reno.
Prima di venire da lui ero passata a prendere il cambio quindi ero a posto.

"Siediti" Trevor mi fece accomodare e si diresse verso l'armadio.
Si tolse la maglietta e si mise i pantaloni del pigiama.
"Ehm..." volevo distogliere lo sguardo perché probabilmente stavo arrossendo.
"Jade, se vuoi puoi cambiarti in bagno o qui decidi tu..."
"Io ehm..."
Trevor mi sorrise "ahaha ho capito, ci vediamo tra poco"
Lui uscì e rimasi li da sola.
Mi cambiai in fretta.
Presi la maglietta del pigiama super larga e dei pantaloncini che però venivano coperti da quella cosa abnorme che non poteva nemmeno definirsi "maglia".

"O...ok Trevor puoi venire"
Trevor entrò e mi guardò.
"Sei bellissima"
"Ahaha si come no!"
Trevor venne verso di me, mi prese i fianchi e mi baciò.
Era strano abbracciarlo vestita così.

Dopo 1 minuto di bacio, Trevor e io ci guardammo.
Aveva gli occhi verdissimi quella sera, e io altrettanto.
Sembravamo quasi gemelli.
Capelli neri come il carbone, occhi verdi, peccato che il carattere era piuttosto diverso.

Fino alle 2.00 di notte rimanemmo svegli a guardare american horror story e io lo obbligai a vedere con me anche Harry Potter e il principe mezzosangue.
Mentre io era un Fangirl fatta e finita, lui non era interessato a niente di quello che mi piaceva.

Più tardi Trevor uscì in terrazzo per una sigaretta.
Lo guardai storto e lui fece altrettanto.
"Ehi! Che c'è?" Trevor fece spallucce.
"Dovresti smettere di fumare... o almeno non farlo questa sera"
"Ok d'accordo..."
Gli sorrisi e torno vicino a me.

Alle 4.00 stavamo dormendo. Lui era abbracciato a me e sentivo il suo fiato caldo sul collo. Nonostante fosse un fumatore, il suo alito profumava sempre di menta.
Era bellissimo quando dormiva.
I capelli arruffati lo facevano sembrare un bambino ribelle.
Li accarezzai un po', e lui ricambiò con un bacio sulla guancia.

Di mattina, come sempre, mi svegliai prima io.
Sua mamma aveva già preparato la colazione e io gliela portai su.
"Ehi" gli baciai la fronte "è ora di svegliarsi dormiglione!"
"Che ora sono?" Si alzò con i capelli più spettinati del mondo.
Amavo i suoi capelli.
"Sono le 10!"
Trevor si mise seduto e mi guardò per qualche secondo.
Poi mi baciò.

MY DRUG IS YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora