Una notte in bianco. Ho passato una notte ad occhi aperti, pensieri confusi e messaggi nervosi. E' appena suonata la sveglia, o diciamo quella che la posticipazione della posticipazione della posticipazione della mia sveglia. Sono esattamente le 10:45 AM e mentre mi lavo il viso noto delle occhiaie che fanno da contorno ai miei occhi azzurro ghiaccio. Il motivo per cui non ho dormito? Il mio ex ragazzo. Daniel non ha mai accettato il fatto che io fossi andata avanti, e soprattutto non ha accettato il fatto che io mi sia trasferita lontana da lui, ma il punto è che la questione poco gli deve interessare dato che l'ho lasciato esattamente sei mesi fa.
Mi cambio, indossando un pantaloncino e una maglietta piuttosto larga nera con il lodo degli AC/DC stampato (dire che li amo è poco) e mi avvio in cucina sperando di non trovare nessuno. Buon Dio oggi mi accontenta, cerco di frugare in tutti gli scaffali ma noto che i miei coinquilini non hanno nessun idea di cosa voglia dire fare la spesa, così preparo una lista che consegnerò molto dolcemente a Chris. Cavolo Chris! Non l'ho ancora chiamato, aveva detto di avvisarlo quando mi sarei svegliata. Non sapendo se sia ancora a lezione gli mando un semplice messaggio "Sono sveglia, e anche affamata in questa casa non c'è nulla, quando torni andiamo a fare la spesa".
- Qualcosa dovrò pur mangiare
Lo dico forse un po' troppo ad alta volte dato che sento una voce alle mie spalle
- Prepara qualcosa anche a me Lelly.
Certo, chi poteva essere se non lui. Non appena mi giro noto che si trova con addosso solamente un paio di pantaloncini da Basket, ed inizio quasi ad iperventilare. Non capisco come faccia ad essere così sexy anche appena sveglio.
- Mettiamo in chiaro tre cose cocco!
- COCCO?? Senti..
- Fammi parlare e taci. Punto numero uno, impara a non apparire alle spalle della gente se vuoi fare conversazione. Punto numero due, se hai fame puoi benissimo muovere le manine e cucinare qualcosa da mangiare. Punto numero tre, c'è una donna in casa metti qualcosa addosso cazzo.
Anche se devo dire che dopo l'ultima frase mi sono sentita abbastanza ridicola. Andiamo Ellie davvero? Metti qualcosa addosso cazzo? Ma da dove mi è uscita, sembrerò disperata e soprattutto lui si sentirà ancora più sicuro di quanto già non sia. Mentalmente sbatto la testa contro il muro mentre nella realtà aspetto una sua risposta che non tarda ad arrivare.
- Vestiti. Facciamo colazione fuori.
Come se non avessi detto nulla in pratica. Rimango sbalordita dalla sua risposta ma sbuffo e decido di assecondarlo, sarebbe inutile ripetergli le stesse cose cento volte. Vado in camera e indosso un jeans e una canotta, settembre è da poco arrivato ed è il mese che preferisco. Fa caldo è vero ma non è eccessivo, e si respira. Metto le converse e un filo di mascara, più il copri occhiaie che solitamente non uso, ma che oggi è necessario, dopo di che esco dalla stanza e in salone trovo Adrian che ha cambiato pantaloncini per indossare un paio neri, e una maglia bianca piuttosto aderente, con delle converse anche lui ai piedi. Fa cenno con la testa di uscire e senza dire nulla lo faccio.
Stiamo camminando da circa 10 minuti ed Adrian non ha detto nulla, se non un 'si' o 'no' a qualche domanda posta dalla sottoscritta.
- Siamo arrivati.
- Dio grazie. Sai ancora parlare quindi!
Ci siamo fermati davanti ad una pasticceria? Lo guardo piuttosto spaesato ma non appena dalla vetrina vedo qualche red velvet e cupcakes i miei occhi diventano a forma di cuore e senza rendermene conto prendo Adrian per il polso e lo spingo dentro insieme a me in un nano secondo. Ordino un pezzo di torta ed un capcake, giusto per restare leggera, e poi mi siedo aspettando che Adrian sia di ritorno.
- Come fa ad entrare tutto quel cibo in un corpo così piccolo?
- Ehi. Io non sono piccola. Ti ricordo che ho solo tre anni in meno di te.
- Mh, ne sei sicura? – Ci rifletto un po' su e in realtà no, non ne sono sicura. Insomma io ho 19 anni, tra un mese 20, e mio fratell 23, ma non ho mai chiesto ad Adrian se fosse della stessa età di Chris- Sento le tue rotelle girare.Si, sono più grande di Chris, ma solo di un anno.
- AAAAAAH.
Non appena vedo il cameriere che viene verso di noi mi spunta un sorriso automatico. Io e il cibo abbiamo un rapporto particolare devo dire, ma questa volta, non è pe il cibo che sorrido. Insomma spiegatemi, a Manhattan tutto il genere maschile è eccessivamente bello o sono io che non ho mai visto bei ragazzi sul serio? Il ragazzo che ci sta portando le ordinazione ha dei capelli neri corvino, qualche tatuaggio sul braccio destro e una rosa sull'avanbraccio sinistro, i suoi occhi sono verde smeraldo e il suo sorriso è da mozzare il fiato. Noto che inizia a guardarmi anche lui, così mantengo lo sguardo e lo vedo tornare indietro al bancone, cosa che mi lascia davvero male. Distolgo lo sguardo ed inizio ad osservare il posto in cui mi trovo, ma neppure cinque minuti dopo il cameriere sexy ci da i nostri dolci e mi lascia un bigliettino.
- Ehi, ho già pagato.
- Lo so- occhiolino. ASPETTA, mi ha davvero fatto l'occhiolino? Ahahahahaha voglio morire qui, ora.
Apro i fogliettino e noto che c'è scritto un nome 'Axel' e un numero di telefono. Così capisco il suo gioco e converso il bigliettino in borsa.
- Non mi dire che lo chiamerai sul serio.
OK MA QUANTO CAVOLO E' BELLO?
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You're my mess
RomanceEra un continuo gioco tra quei due, un continuo battibecco, un continuo amarsi senza neppure saperlo. "Nei loro sguardi c'era quella compostezza e quella profondità vuota e sciocca di chi ama" ©All rights deserved @essebk™