come ti guarda

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Erano cinque giorni che avevo iniziato a frequentare il campus, cinque giorni in cui Adrian si comportava in modo davvero strano. Ogni mattina mi svegliavo presto per poter prendere in tempo l'autobus, anche se Stassy si era offerta fin da subito di accompagnarmi avevo rifiutato, volevo trovare un lavoro in modo da comprare una moto, e spostarmi senza problemi, fatto sta che nonostante tutto non avevo mai preso un autobus perché Adrian si era sempre messo a mia disposizione, e quando gli ho chiesto come mai si svegliasse così presto aveva detto semplicemente che non aveva più molto sonno anche se avevo sentito ogni mattina la sua sveglia suonare e la cosa non poteva che farmi piacere. Era venerdì sera, e stavo comodamente seduta sul divano a fare zapping, Adrian sarebbe tornato un'ora dopo così quando sentii il campanello suonare non capii chi potesse essere. Non appena aprii davanti la porta di casa mi si presentò una ragazza.. incinta.

- Scusa credo tu abbia sbagliato casa.

- Adrian sta qua?

O mio dio, cosa aveva combinato? Quella ragazza era incinta e stava cercando il mio Ad.. coinquilino. Era incinta cazzo. Mentre lei fissava me, io fissavo lei e avevo persino terrore a pensare, a parlare, ma vidi la sua espressione abbastanza delusa e combattuta così cercai di cancellare dalla mente le immagine di lei su di lui e risposi.

- Si, abita qua, ma non è in casa ora. Torna fra un ora.

- Oh beh ti dispiace allora se entro? Sai mi fa un po' male la schiena.

Non le risposi in realtà, si fece spazio da se ed entrò assieme ad un borsone in cui presumo tenesse le sue cose; si avvicinò al divano e si sedette. Immagino non fosse molto comodo stare in piedi molto tempo per lei, la pancia era ormai evidente, non ero un medico ma era quasi sicura fosse già al quinto mese almeno, e sicuramente sapesse anche il sesso. Nonostante ciò i suoi occhi iniziarono a vagare sulla mia figura e mentre stavo per dirle davvero delle brutte parole, parlò.

- Non riesco ad alzarmi e scusami per l'invasione improvvisa. Mio fratello è proprio un coglione, non mi aveva detto di avere una ragazza..

- Oh noi non..

- anche se sono felice di vedere che i suoi gusti sono migliorati, e comunque io sono Rachel, e come puoi vedere ora sono una mongolfiera. Avevo chiesto ad Adrian di poter stare da lui qualche giorno prima di trovare un appartamento in città, ma non sapevo fosse in dolce compagnia e..

Quella ragazza era un mitra a parlare o mio dio!

- Rachel! Io sono Ellie, e no, non sono la ragazza di tuo fratello, sono semplicemente la sorella di Chris il suo coinquilino, che però al momento non è qua, per il tirocinio fuori e quelle strane cose là.

- Oh gran peccato. Effettivamente sembri troppo intelligente però per stare con una testa di cazzo come mio fratello

Non riuscivo ad evitare di ridere per come parlava di Adrian. Il suo tono di voce era scherzoso e si poteva capire lontano un miglio che gli volesse bene. Non sapevo Adrian avesse una sorella ma in realtà in quel preciso istante notai di non sapere praticamente poco e niente sul suo conto.

- Di quanti mesi?

- Oh cinque.. maschio

- Sai già come lo chiamerai?

Non fece in tempo a rispondere che la porta di casa sbatté forte per essere chiusa con davanti un Adrian immobile, con un'espressione corrucciata ma stupita allo stesso tempo. Notai che si avvicinò alla sorella che si mise in piedi e lo abbracciò con tanta forza, era davvero un bel quadro quello, un quadro in cui io non ero compresa così senza farmi sentire mi spostai verso il balcone lasciando loro del tempo necessario per parlare in tranquillità. Decisi così di chiamare Chris che rispose come sempre in modo allegro e felice ma pur sempre di fretta, la chiamata infatti durò davvero poco, in realtà questa cosa mi rendeva un po' paranoica, insomma io ero venuta qua per lui, e nonostante tutto almeno una telefonata ogni tanto poteva farla; cercai comunque di capire al meglio la sua situazione non dando troppo peso a nulla. Presi una sigaretta e mi stesi sul dondolo guardando il cielo di quella sera che era fin troppo sereno. Dopo venti minuti sentii una mano spostarmi qualche ciocca dal viso, avevo chiuso gli occhi ma avrei potuto riconoscere tra mille il modo in cui le mani di Adrian mi sfioravano.

- El, ho preso tre pizze, vieni dai

- Mmh arrivo..

Mi alzai da quella che sembrava essere la mia bolla di pace per entrare in casa dove il calore mi accolse, e l'odore di pizza anche. Non appena iniziammo a mangiare dovetti rispondere alle mille domande di Rachel che non perdeva occasione di dire ad Adrian che fosse stupido a non provarci con me, affermazione alla quale io rispondevo sempre con un 'non è comunque il mio tipo' e invece Dio quanto lo era, ultimamente poi era sempre stato carino con me e io non avevo riuscito che esserlo con lui, era come se avessimo persino trovato una pace tra noi, anche se quando nominavo Matt ogni volta diventava di rigetto antipatico, come se quasi fosse geloso.

- Quindi Ellie, dato che questo idiota ti ha lasciata andare, un ragazzo ce l'hai?

- No, non ho incontrato nessuno che mi possa piacere- notai Adrian guardarmi come per dire 'non mi sembra'. Odiavo questo suo sentirsi il centro del mondo e questa sua continua vittoria.

- Comunque stavo pensando a qualche nome per il bambino.. tipo mh Peter, Adam.. Matt – non appena però Rachel aveva pronunciato l'ultimo nome la reazione di Adrian non si era per niente fatta attendere

- NO. E' un nome di merda. Ok mi è passata la fame, buonanotte.

Era furioso e non capivo il motivo, mi dispiaceva vederlo in quel momento, era arrabbiato ma era come se in quel momento lo facesse per difendersi. Lo guardai allontanarsi dalla cucina fino a quanto non sentii la porta di camera sua sbattere. Sua sorella però non permise al silenzio di restare a lungo, che subito parlò.

- Chi è Matt?

- Eh? Cioè non capisco

- C'è qualche tuo ex che si chiama Matt?

- Ohm no.. Cioè un mio amico, un ragazzo che frequenta con me il campus, ma questo cosa centra?

- Oh ecco spiegato tutto!

- Continuo a non capire Rachel..

- Davvero? Come fai a non vedere quanto sia geloso di te? Solo a sentire pronunciare il nome di un tuo amico reagisce così.

- No, sarà arrabbiato per fatti suoi, ti stai sbagliando.

- Davvero Ellie? Non lo hai visto?- continuai a guardarla interrogativa mentre lei parlava con tono di ovvietà- mio fratello ti guarda come se volesse mangiarti, eppure non si avvicina a te. – non risposi, non ancora, continuai a guardarla, credevo di aver capito dove volesse andare a parare ma non avrei mai creduto fin quando non sarebbe uscito dalla sua bocca- Insomma Ellie. Gli piaci!! 

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