Chapter two

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E x p e c t a t i o n

Il tempo sembra non scorrere mai, tutto sembra immobile,in attesa di un qualcosa. C'è troppo silenzio per i miei gusti in questo appartamento. Dopo pranzo Yoongi si è alzato e si è chiuso di nuovo in camera sua. È molto in ansia. A quanto pare vuole assolutamente comporre anche se ha il blocco dell'artista, il che è un peccato, ma sono sicuro che riuscirá a superarlo. Sorrido poggiando la testa sullo schienale del divano; i pensieri mi invadono la mente, anzi piú che pensieri tracce di ricordi.
L'immagine di Yoongi di anni fa coi capelli neri prende posto nella mia mente, gli occhi fissi sugli spartiti scomposti mentre le sue dita fluttuano quasi sui tasti del suo pianoforte laccato nero. Una dolce melodia, pensai. Me la ricordo ancora.
Un motivetto mi riporta alla realtá: una tastiera.
Yoongi ha ripreso a suonare, è da tempo che non lo sentivo. Mi sollevo lentamente cercando di non far rumore per origliare.

" I was awkward only for a moment, I caressed you again

Even though I was away for a long time, you received me without resistance, without you there’s nothing

The early morning passes and we greet the morning together

Don’t ever let go of my hand, I won’t ever let go of yours "

Le dita passavano sui vari tasti producendo finalmente qualche armonia, non mi sono mai sentito cosí bene. Questa cercavo, eccola la mia ispirazione. Ho cercato di scrivere a lungo per situazioni a caso, per sfogarmi e ora mi sono reso conto che ho giá la persona che mi ispira: il mio coinquilino.
Non ci ho mai pensato, non ci ho mai pensato lo giuro a lui in quel modo, ma mi fa star bene. È un raggio di sole, è completamente pazzo a volte, ma non avrei potuto fare scelta migliore. Una vocina nella testa mi sta dicendo di smetterla con questi pensieri, smetterla con queste parole. Non l'ascolto.
Uno scricchiolio mi distrae e quando mi volto le mie dita scivolano via dai tasti soffermandomi sulla figura accanto a me.
"Che ci fai qui?" dico in maniera netta e decisa, cogliendo al volo il mio tono Hoseok non si rattrista anzi continua a star lí e a sorridermi come è suo solito.

"È davvero molto bella"

Non sapevo in realtá cosa rispondergli, cosí ho solamente annuito e l'ho visto sedersi sul mio letto disfatto. Nella camera regna un silenzio tombale molto imbarazzante, quasi come quando due bambini sono  beccati  con le mani nel sacco.
"Finalmente hai trovato la tua ispirazione" disse Hoseok cercando di spezzare quell'imbarazzo che si poteva percepire con un dito.
"Il pranzo é stato di ottimo aiuto oserei dire" affermai voltandomi nuovamente verso la tastiera.

"So che forse non ti va . . ." Dissi "ma che ne pensi se uscissimo un po'?"
Lo ammetto sono piuttosto nervoso, Yoongi a tratti spaventa in maniera particolare quando non vuole essere disturbato o quando sta componendo e in questo caso, sono entrambe le situazioni.
Di nuovo quel silenzio, forse è meglio se mi alzo e torno in soggiorno, si vede che a volte non gli vado molto a genio. "Va ben-" mi interruppe con il suo: "Per me va bene, uscire potrebbe farmi avere nuove ispirazioni".
Non me lo sarei mai aspettato.
"Allora ti aspetto fuori" affermai mostrandogli uno dei miei sorrisi migliori.

Potei percepire i passi di lui, percepisco la sua allegria nella mia risposta e mentre sto di spalle le mie labbra si inarcano in un leggero sorriso. Quanto è sciocco, pensai.
Prendo il mio cellulare e mi alzo dirigendomi da Hoseok che mi attende allegramente fuori il nostro appartamento, mi lancia le chiavi, che afferro prontamente, e chiudo la porta. Porto la mano sinistra in tasca posandovi le chiavi.
"Allora di preciso dove vuoi andare?" Chiesi osservandolo guardandosi attorno. "Ho saputo che c'è un parco molto carino qui nei dintorni e ho pensato che ti facesse piacere andarci" rispose voltandosi per lanciarmi un'occhiata per poi tornare a guardare davanti a sè. Rapidamente mi posiziono accanto a lui durante la camminata e annuisco, in fondo sapeva i miei gusti, il che è palese poichè siamo migliori amici.
Il piú delle volte questo ragazzo non fa altro che sorprendermi, sembra sempre perso fra le nuvole, allegro per cose stupide, un bambino... eppure sa come far star bene le persone, sa qual è il suo limite, sa come far sorridere tutti. Forse è per questo che piace a tutti.
E forse è anche per questo che anche io provo qualcosa.

Ma cosa provo per lui? Cosa provo per Jung Hoseok?

Non ho nemmeno il tempo di pensare che si volta con un sorriso a trentadue   denti che mi fa venire la pelle d'oca.
Diamine.

"Siamo arrivati, guarda!"

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