Chapter fourteen

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F l a s h l i g h t s

Un silenzio cadde nella stanza dove i due giovani si stavano tenendo per mano. Le loro dita si intrecciavano tra loro e non avevano intenzione di separarle. Un sospiro da parte del maggiore fece abattere quel muro d'imbarazzo che si era appena creato tra i due.

"Hoseok, so che quella sera hai ascoltato le mie parole"

"Sí, l'ho fatto."

"Avevo intenzione solo di ferirti, di farti allontanare da me, di distruggerti. Ho sbagliato lo so, ma era solo per proteggerti" disse Yoongi e fu solo allora che quelle dita si sciolsero, Hoseok si alzó di scatto tagliandosi appena con un pezzo di vetro ancora giacente al suolo. Una piccola smorfia si fece largo sul suo viso e non era dolore per quello, ma per le parole del suo Suga.
"La tua lingua è piú tagliente di un coltello."

"Hoseok, l'ho fatto solo per proteggerti da me"

"Tu sei solo un egoista, volevi proteggere me senza che io ti abbia chiesto di farlo. Io non volevo nessuna protezione, nè essere trattato in quella maniera. Ti rendi conto di quanto possa far male?" Sputò il più piccolo mentre Yoongi si sollevó anche lui da terra, cercó di prendergli la mano, ma ricevette solo una spinta: "Non toccarmi"

"Hoseok"

"Hoseok, Hoseok, Hoseok solo questo sai dire. Tu razza di idiota, mi hai fatto una merda per scopi tuoi, mi hai umiliato per scopi tuoi, per proteggermi e in che modo l'hai fatto? Distruggendo ogni piccola parte di me. Questo non è proteggermi, questo non puó essere definito nemmeno lontanamente una protezione. Questo era solo puro egoismo perchè tu non sei altro che un fifone del cazzo che ha paura di ammettere a se stesso quando sia gay dall'osso fino al midollo. E la cosa bella é che pur di non ammetterlo, hai preferito rovinare il sottoscritto, ma tu sei un incoerente del cazzo perchè la prima cosa che hai fatto quella sera é stato baciare Jimin anziché me."

Yoongi era rimasto in silenzio tombale mentre ad ogni parola giungeva un'altra coltellata da parte del più piccolo. Un'altra spinta e un'altra ancora, Hoseok ormai stava sfogando contro l'unica persona che gli aveva rovinato parte della sua vita. La persona verso cui provava odio e amore. Gli occhi di Hoseok iniziarono nuovamente a perdere lacrime mentre quelli di Yoongi iniziarono a velarsi. Hoseok aveva ragione e lo sapeva benissimo, aveva sbagliato in tutto e per tutto, lui non era nessuno per decidere né per Hoseok né per se stesso. Afferrò il braccio del più piccolo e lo strinse contro il suo petto, Hoseok inizialmente non voleva nemmeno stare in quella posizione, ma con sole due parole, si ritrovó a piangere come un bambino.

"Lasciati andare"

Quello stava facendo, contro il petto di Yoongi lacrime amare sgorgavano sulle guance di Hoseok. Yoongi iniziò ad accarezzargli i capelli mentre quasi in sussurri decise di continuare a parlargli.

"Ho sbagliato tutto con te fin dall'inizio...ne sono consapevole. Sono stato uno stronzo completo con te. Sono stato un pessimo amico con te, sono stato veramente uno schifo." Continuó ad esporre mentre Hoseok non accennava a smettere di piagere "mi dispice di averti distrutto, raccoglierò tutto, ogni singolo pezzo di te, tutto. Ricominceremo insieme... insieme Hoseok" soffiò sulla sua guancia prima di lasciarci un bacio sulla tempia.

"Insieme?" Singhiozzó il piccolo "Ti faccio pena, vero?"

"Non fraintendermi. Io sono innamorato di te dal primo giorno in cui ti ho visto, Hoseok" sussurró

"E allora perché mi hai distrutto?"

"Perché non sapevo come averti"

Rispose senza pensarci, una risposta che spiazzó il più piccolo. Sospirò sul suo viso Yoongi prima di lasciargli un bacio sul collo come per chiedergli scusa e solo allora anche Hoseok strinse a sé il maggiore. Lo strinse al suo corpo, lo strinse al suo petto e lasciò scorrere le proprie dita tra i suoi capelli azzurri. Una lacrima bagnó la guancia do Hoseok: era di Yoongi.

"Mi dispiace di essere un coglione"

"Mi dispiace di aver perso la testa per questo coglione" gli rispose Hoseok
"Ti prego non piangere"

"Allora fammi smettere" rispose Yoongi mentre le sue guance si arrossavano ad ogni lacrima che scendeva.

"Come?"

"Solo tu sai come fare"

Ci mise un secondo ad intuire e i respiri dei due in quel momento andavano a tempo dei loro battiti.

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