Chapter Three

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F r i e n d s ?

Yoongi sedeva su una panchina nel parco, lo sguardo perso nel vuoto diretto verso un gruppo di bambini rumorosi che giocavano a guardie e ladri. Non stava prestando molta attenzione a ciò che lo circondava, era concentrato sul rimbombare di un pensiero nella sua testa. In realtà più che pensiero esso poteva essere definito come consapevolezza. La consapevolezza di provare qualcosa, un sentimento, verso qualcuno di molto vicino a lui e questo gli faceva paura. Istintivamente, dopo essere riemerso dal groviglio che aveva nella mente, Yoongi voltò lo sguardo verso l'amico seduto accanto a lui, l'amico per cui provava dei sentimenti e che non voleva perdere, colui che c'era sempre stato per lui e che aveva combattuto al suo fianco contro tutto e tutti. La sua pelle era illuminata dal sole, il suo volto baciato dai raggi di quest'ultimo appariva ancora più attraente di quanto non lo fosse già e Yoongi dovette mordersi la lingua per scacciare via i pensieri prima di parlare. "È.. parecchio che io e te ci conosciamo"

 I capelli scomposti come al suo solito, non avevano una posizione predefinita e il lieve vento che c'era non faceva altro che farli scomporre ulteriolmente. Guardava il cielo osservando le nuvole cambiare forme, un piccolo sorriso apparve sul suo volto, le grida dei bambini che giocavano al parco lo distolse dalla bellezza di quella giornata. Jung Hoseok si sedette accanto al suo caro amico sulla panchina poggiando la schiena contro lo schienale in legno di faggio, chiuse appena gli occhi cercando di assaporare l'ebrezza di quel momento mentre il sole gli illuminava il volto. Spesso Yoongi lo aveva definito come un "sole" proprio perchè come lui illuminava tutto,dava allegria e faceva star bene le persone. Queste erano le sue tre caratteristiche, eppure qualcosa lo turbava. Dentro di lui c'erano troppe emozioni che si venivano a creare quando guardava il suo amico, lo stomaco si contorceva e la gola si seccava. Yoongi silenzioso come al suo solito osservava i bambini di poco fa, Hoseok lo trovava stupendo...ma sono pensieri che non dovrebbe avere. Scuote il capo cercando di scacciare quel piccolo pensiero quando la voce del ragazzo lo richiama all'attenzione.
"Si sono parecchi anni ormai" affermava volgendo il suo sguardo verso di lui

Dopo la sua riflessione fatta ad alta voce, Yoongi non poté non ammirare di nuovo il volto dell'altro nella sua completezza. Occhi, zigomi, naso e la sua bocca sempre pronta a regalargli uno dei suoi speciali sorrisi a forma di cuore, sempre causa del battito accelerato del suo cuore. Con naturalezza il ragazzo allungò il braccio per raggiungere i capelli dell'amico con la sua mano, cercando di pettinarli con le dita per farli stare al loro posto. La morbidezza che percepì però fu quasi disarmante e lo fece tentennare lievemente, tanto da ritrarsi senza dire una parola. "Non.. non pensavo potesse durare così tanto" disse in fine, infilando la mano nella tasca dei suoi jeans. "Tu sei il sole ed io sono la luna. Siamo completamente l'opposto eppure siamo ancora qui dopo tanto tempo" aggiunse con tono serio, esponendo ancora le sue riflessioni all'altro.

"Si hai ragione è passato tanto tempo" gli disse mentre riaprì gli occhi e osservava i suoi bei occhi che lo guardavano con un altro sguardo. Sembravano illuminati di gioia, di una luce nuova, almeno così pensava. Gli sembrava fosse scattata una scintilla: che si trattasse di amore?
"Siamo inseparabili, sole e luna. Nonostante i nostri caratteri ci sopportiamo a vicenda. " gli sorride e poi gli chiede "come mai oggi sei così dolce?"
Alla domanda di Hoseok, però, il ragazzo tornò ad osservarlo con aria corrucciata, colpendolo in modo giocoso sulla spalla. "Yah Jung Hoseok, l'ultimo che ha detto una cosa simile è morto" disse scuotendo la testa.  Effettivamente con Yoongi scherzare era difficile, una parola sbagliata e si poteva rischiare la morte sul colpo, ma nel caso di Hoseok forse era improbabile. Gli voleva così bene che non gli avrebbe mai fatto del male. "Stavo solo pensando che dopo tanto tempo le persone si perdono. A meno che non ci sia un interesse particolare" aggiunse osservando l'altro e muovendo le sopracciglia. "Hoseok, hai un interesse particolare per me?"  chiese in tono scherzoso mentre, in realtà, dentro di lui si sentiva quasi morire. I polmoni gli stavano andando a fuoco e sentiva un leggero principio di nausea, iniziava a sudare freddo e, per non dimostrarlo, infilò di nuovo entrambe le mani nelle tasche, guardando dritto negli occhi dell'altro rifiutandosi di deglutire.
I

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