Chapter Twelve

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B u t t e r f l y

Come ha potuto anche solo dirmi una cosa del genere, su Yoongi per di più. Mi fa male.
Ingoiai il groppo di saliva che mi si è formato in gola, é tutto vero?

La mia mano formicola, sento le punte delle dita arrossarsi e il mio sangue ribollire nelle vene. Taehyung lentamente si è portato una mano sul viso, gli avró fatto troppo male?
La sua mascella è serrata e non mi guarda, il suo viso è fin troppo serio..
Appena scosta lo sguardo per portarlo sul mio, mi si gela il sangue: quegli occhi non sembravano appartenergli.

"Me lo meritavo, forse non ti ha detto nulla"

Cosa doveva dirmi? Ormai mille pensieri si fecero largo nella mia mente. Perchè continuano a nascondermi le cose...?

"Yoongi, anzi il ragazzo per cui hai una cotta da quattro anni, non é affatto innamorato di te. Ha sempre avuto un debole per Jimin, gli ha scritto canzoni, poemi e alla festa di Jimin, ricordi il gioco della bottiglia? Quando eravate usciti tu e lui? E tu dalla vergogna mi hai sussurrato di fingere che stavi male mentre sei andato a nasconderti nel bagno?"

Mi morsi l'interno guancia ricordando quella serata, fu una sensazione stranissima.

"Yoongi non voleva e non avrebbe mai voluto anche solo sfiorarti con un dito, per lui non andresti nemmemo baciato perchè gli sale il vomito"

Chiusi gli occhi non volendo aacoltare altro. Non avevo voglia di sentirmi di nuovo come allora.
"Tae, vattene"

"Hose-"

"Ho detto vattene! Sparisci dalla mia vista adesso" gli urlai contro, sobbalzó appena per poi mimare un mi dispiace. Attesi un po' prima di sentire la porta chiudersi alle mie spalle. Min Yoongi non me lo aveva tenuto nascosto, Taehyung non stava mentendo... lo so per certo.

Quella sera io avevo sentito tutto.

Flashback

"Andiamo ragazzi non ditemi che avete paura di una bottiglia!" Affermó Jimin iniziando a ridere mentre si sedette accanto a Yoongi. Hoseok fece un enorme sorriso e si sedette accanto a Taehyung mentre ognuno dei partecipanti si sistemava per quello stupido gioco da bambini.

Dopo numerosi giri di bottiglia capitó una di quelle cose che per Hoseok accadevano solo nei film: la bottiglia scelse lui e Yoongi. Hoseok ha sempre avuto una brutta cotta per quest'ultimo, ma dubitava fortemente di poter essere ricambiato in qualche modo.

"Direi che un bel bacio, di quelli veri ci sta" affermó Jungkook senza alcuna esitazione. Il cuore gli si fermó in gola mentre posó lo sguardo sul ragazzo abbastanza scosso da quanto appena successo. Si inizió a passare una mano tra i capelli in maniera frenetica mentre la mano sinistra cadde casualmente sulla gamba di Jimin, sulla quale aveva iniziato a disegnarvi dei piccoli cerchietti immaginari.

"Torno subito" dissi prima di chiamare Tae e avvertirlo di mentire per lui, non ce la faceva a baciarlo davanti a tutti, non ce la faceva proprio.
Iniziai a scappare in bagno e a passare almeno pochi minuti a fissarmi allo specchio prima di sentire un coro di "uhhhh"

Incuriosito lentamente cercai di tornare nel soggiorno dove gli altri non si erano mossi.
"Quindi che facciamo?"

"Beh il bacio puó darlo al prossimo che tocca la bottiglia" affermó jungkook

"Menomale" disse freddamente yoongi

"Ah?" Seokjin confuso si lasció sfuggire questo versetto

"Preferirei baciare anche il pavimento piuttosto che baciare lui" concluse il ragazzo dai capelli verde menta

"A volte sei stronzo" disse Taehyung

"Scusami tanto se mi fa schifo, se ci tieni tantl bacialo tu, a me sale il vomito." terminó il maggiore.

Mentre un silenzio caló nella stanza. Il viso del più piccolo che si tovava nel corridoio inizió a riempirsi di lacrime che per la prima volta nella sua vita solcarono le sue guancie. Troppo preso dal suono del proprio cuore andare in frantumi del sentire il nuovo sottoposto per il bacio. Ma  non ci volle molto, il tempo di asciugarsi le lacrime e il fingere il "nulla" che vide il viso del ragazzo dai capelli rosa incollato al volto del verde menta.

Park Jimin.

Chi poteva essere se non lui, Hoseok era sempre stato invidioso di quest'ultimo: Yoongi non gli levava mai gli occhi di dosso, le guance di lui si arrossavano in sua presente, il suo corpo lo faceva sognare e il suo essere in tutto era ció che piú lo infastidiva.

Jung Hoseok al contrario non era altro che un "non-desiderato", perché il suo viso per altri era strano, perchè il suo sorriso faceva ricordare un cavallo, perché per gli altri non era abbastanza.

Fine flashback

Non avrebbe avuto nessuna speranza.
Proprio quel giorno, come in passato si rese conto che  a nessuno sarebbe mai piaciuto realmente. Se non gli é mai piaciuto, se per lui baciarlo significava quello... allora perché scommettere? L'assenza di Jimin accanto a sè gli ha fatto venire voglie insoddisfatte?...
Hoseok non voleva essere trattato come un gioco.
In fondo é sempre stato la seconda scelta, anzi a volte nemmeno quella.

Ma di una cosa era certo: il suo cuore ormai era in frantumi.

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