10. Weekend da sogno

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"Sono in ansia."
"Dai vincerai!"
"Andrai benissimo."

Mi dissero Jessica e Lola.

Tra poco avrei avuto la gara di atletica.

Incominciai ad entrare nel campo, quando sentì un tocco delicato, girarmi di spalle.

"Non posso baciarti perché ci vedrebbero tutti, ma buona fortuna e ti amo."

Gli sorrisi.

"Grazie professor Felton..."
"Dai giochiamo dopo a professore e alunna."

Ridacchiai e raggiunsi la mia postazione.

"White ce la puoi fare! Tu vincerai questa gara. E fammelo dire, anche se sono un professore..."
"Dica prof."
"Fai un culo grande quanto una casa a quelle."
"Ahahahah, lo farò prof."
"Perfetto. Ma non dire che l'ho detto, sai la prima cosa che ci vuole negli sport..."
"È il rispetto per gli altri, sia verso i nostri compagni di squadra, sia verso gli avversari."
"Brava White. Ora in postazione."

Mi misi in postazione.

Avrei corso contro altre ragazze di altre scuole.
Eravamo in 25 e dovevamo correre 1000 metri. Ce la potevo fare.

Anche dal campo, sentivo le urla di Lola, Jess, Mike e Dan.

Sentì il fischio, e cominciai a correre.

Inspira, ed espira. Respirare e buttare aria superflua con il naso.

La gara stava per finire, ero quinta. Aumentai la mia corsa, arrivando al traguardo.
Mi sdraiai sull'erba.

"Brava White! Sei arrivata terza. Grande risultato. Per me è come se fossi arrivata prima."

Il prof mi abbracciò.

Strano da parte sua. Era sempre serio, ma in quel momento si stava comportando come un papà.

"Posso prendere qualcosa?"
"Certo. Calo di zuccheri?"

Annuì.

"Andiamo. Tanto alcune devono ancora finire di correre, e poi ci sono 5 minuti di pausa dalla premiazione. Tu siediti là. Vado e torno."

Nel frattempo arrivarono anche Lola, Jess, Mike e Dan, con anche Tom.

"Brava tipa! Dovevi vedere alla fine."
"Sei un po' pallida..."
"Calo di zuccheri. Il prof è andato a prendermi qualcosa."

Risposi all'affermazione di Jessica.

"Comunque sei stata brava."

Mi disse Tom, accarezzandomi il viso.

Gli sorrisi.

"Ecco qua White."

Il prof mi diede una barretta.

"Grazie prof. Le devo dei soldi."
"Non mi devi niente. Poi per 3 dollari e 50 centesimi?"

Il prof andò via. Anche gli altri se andarono, lasciando me e Tom da soli.

"Sei stata bravissima. Sono fiero di te."

Gli sorrisi.

"Grazie. Rientro in campo, tra poco c'è la premiazione."

Dissi, mangiando un pezzo di barretta.

Dopo la premiazione ci fu una piccola festa. Nessuno mi aveva mai fatto una festa in mio onore, apparte quelle di compleanno, ma quelle non contano.

"Sono... Ubriaca..."

Dissi, per poi ridere.

"La tua prima sbronza?"

In love with my English's teacher ~Tom Felton~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora