Emily White, grazie ad una borsa di studio, va in uno dei più prestigiosi college di Los Angeles e lì; farà nuove amicizie, e conoscerà nuovi professori, tra cui il suo insegnante di inglese...
Tratto dalla storia:
"Ti intimorisco?"
Mi chiese tutto...
"Non so che anello prenderle Rup..." "Sai tu cosa le piace. So che farai un ottimo lavoro."
Avevo deciso di fare il grande passo. Chiederle di sposarmi. Potrà essere esagerato, ma io la amo come non ho mai amato nessuna.
Avevo portato con me il mio migliore amico, Rupert.
"Sei molto d'aiuto Rup." "Lo sai bro che non sono bravo in queste cose." "E come fai quando devi regalare o comprare qualcosa a Lizzie?" "Là me la cavo. E poi chiedo aiuto a te."
Risi. Il solito.
Un anello particolare mi colpì.
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"Rup, l'ho trovato."
Dissi soddisfatto.
Lui venne nella mia direzione.
"Ottimo lavoro amico."
Disse battendomi il cinque.
"È bello. Andiamo a mangiare sushi? Ho un certo languorino."
Propose lui.
"Il solito mangione... Offro io."
Dissi.
"Allora eroe dove l'hai conosciuta lei?" "Al college. È una mia alunna." "Quanto è piccola?" "Abbiamo dieci anni di differenza." "Porca puttana amico... Lei ha diciotto anni?" "Si Rup. Ma ci amiamo." "Questo non lo metto in dubbio."
Disse.
"Io ti shoshtenco (sostengo) amico."
Disse con la bocca piena di involtino primavera.
"Grazie."
Ridacchiai per poi mettere in bocca anch'io un involtino.
La nostra amicizia era strana. E mi chiamava eroe perché stava per essere picchiato dai bulli della scuola del liceo, ma io li avevo fermati, e li avevo intimoriti, dicendo di lasciare stare i più piccoli. E così ci conoscemmo. Io ero solamente uno studente del terzo anno, e lui era uno studente appena trasferito del secondo anno.
"Come va il tuo lavoro?" "Be'... Lavorare nella polizia scientifica non è affatto una passeggiata, ma sai che mi piace. E tu, come va il tuo lavoro da insegnante?" "Si tutto ok." "L'hai sentito Matt?" "Qualche giorno fa. Finalmente è in ferie. E tu quando vai in ferie?" "Forse settimana prossima, ci sono di quei casi pazzeschi." "Tipo?"
E incominciò a raccontarmi di questo caso di questo uomo che era morto. Aveva strane ferite alla testa, l'arma del delitto era un batticarne. E l'assassino era suo figlio. L'aveva ucciso perché aveva messo incinta la sua ragazza.
La gente è proprio pazza.
Usciti dal ristorante giapponese, presi la decisione di far conoscere a Rupert Emily.
