13. Incidenti

1.9K 63 30
                                    

Giugno era passato, e luglio era appena incominciato.

Avevamo appena finito la visita ginecologica, ed eravamo diretti verso casa dei suoi genitori.

Li avevo già conosciuti, ed era andato tutto bene, fortunatamente. A loro piacevo, e a me piacevano, quindi era apposto.

"Oh eccovi!"

Disse la madre di Tom abbracciandoci.

"Entrate, entrate."

Entrammo e ci accomodammo in cucina.

"Avevate la visita giusto?"
"Si mamma. Il bambino sta bene."
"Oh mio nipote... Restate qui per pranzo?"

Tom mi guardò.

"Per me va bene."

Dissi, sorridendo alla signora Felton.

"Evviva!"
"Dov'è papà?"

Chiese Tom.

"È di sotto. Starà aggiustando qualche motore di qualche macchina..."
"Ok. Vieni con me?"
"Resto qua."
"Ok."

Disse baciandomi, e uscendo dalla stanza.

"Posso aiutarla?"
"Tranquilla Emily. Stai seduta."
"No, voglio aiutarla."
"Ok... Potresti tagliare i pomodori?"
"Con piacere."

Dopo un po' il pranzo fu pronto, dopodiché, io e Tom andammo al parco.

"Ho una sorpresa per te."
"Quale?"
"Girati."

Mi voltai, e vidi Lola e Dan.

"Lolaaa!"

Corsi ad abbracciarla.

"Ciao bella."
"O mio Dio mi sei mancata."
"Anche tu scema."

Le feci la linguaccia.

"Ciao Dan!"
"Ciao Emy."

Lo abbracciai.

"Ahh mi siete mancati un sacco."
"Anche noi! Però devi ringraziare il tuo ragazzo."

Mi disse Lola.

Lo guardai e lui mi sorrise.

"Mi è mancato anche lei prof."

Disse abbracciandolo.

"Anche a me Martinez."
"Ti posso chiamare Tom? Ormai ti considero più il ragazzo della mia migliore amica."
"Ok. Va bene."

Rimanemmo là a chiacchierare, e a prenderci un gelato.

Poi ritornammo tutti a casa.

"Grazie amore."

Dissi a Tom.

"Di che cosa?"
"Lola e Dan. Grazie della sorpresa."

Lo abbracciai.

"Piccola non mi devi ringraziare. In fondo non è stato difficile prendere il numero di telefono. La tua password la so."
"Scemo."

Dissi spintonandolo un po'.

"Stavo pensando che per il college... È meglio se studio da casa e venire solo per gli esami."
"Starai qua in Inghilterra?"
"In verità... Pensavo di stare a casa tua... Se non c'è problema ovviamente."
"No no, ovvio che no. Anzi sarei molto più felice."

Lo baciai.

"Ti amo."
"Anche io."

Sentimmo la porta aprirsi.

"Emily! Emily!"

Io e Tom corremmo al piano di sotto.

"Che c'è Beth?!"
"Rose..."
"Rose cosa?"
"Le si sono rotte le acque."
"Ma è al sesto mese."
"Lo so! Ma non c'è tempo da perdere. Dov'è la borsa con il necessario?"
"È in salotto."

In love with my English's teacher ~Tom Felton~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora