Il mattino dopo il concerto, sia Keith che Shiro dormirono fino alle 11:00, troppo stanchi anche solo per muovere un muscolo.
Fu la fame a convincerli ad alzarsi e a dirigersi nelle cucine dell'albergo sperando di far pietà ai cuochi, visto che l'ora prevista della colazione era già passata da un'ora.
Erano riusciti a racimolare del latte caldo e dei biscotti ed era tutto ciò che avevano bisogno per arrivare fino a pranzo.
-Oggi niente shopping?- Keith punzecchiò il fratello con un gomito.
-Uh... Lance a quanto pare non vuole uscire... magari è stanco... - replicò Shiro alzando le spalle.
Anche durante il pranzo non lo videro e Keith cominciò a pensare che stesse male.
Dopo il pasto vide Hunk sgattaiolare nella stanza del cantante con del cibo e appena ne uscì lo fermò.-Ehi, che ha fatto Lance?-
-...Ecco...- il batterista si guardò intorno in modo circospetto, poi bisbigliò a Keith -...Operazione Shay.-
-Op... Cosa?- sussurrò in rimando il fotografo.
-Sta lavorando al vestito per Shay... Quello che volevo regalarle.-
-Oh... e perchè non è uscito per pranzare?-
-Lance dice di non distrarlo in alcun modo mentre sta creando. Lo fa anche quando deve scrivere dei nuovi pezzi...- si sbrigò a spiegare Hunk - Quindi gli ho portato da mangiare io.-
Un genio al lavoro? Poteva essere interessante per la biografia!
Ma era ancora più interessante per Keith, che ancora non riusciva ad immaginarsi il lato da "sarto" del cantante.-Posso vedere?-
-No!- Hunk gli sbarrò la strada scuotendo la testa.
-Ma... voglio solo vedere e magari fare delle foto...-
-Lo disconcentri. E quando si disconcentra entra nella sua fase pessimista e tiene il broncio per una giornata intera.-
-Lo conosci bene.-
-Già...-
Il fotografo pensò e poi chiese di nuovo -Se non faccio foto e sto zitto... posso vedere?-
Hunk sospirò -Va bene... non so quanto possa fargli piacere... ma entra su...- e gli aprì la porta.
Il moro appena entrato sentì un rumore meccanico e spostando lo sguardo si rese conto che a farlo era una macchina da cucire su cui erano stati attaccati fin troppi adesivi.
Dietro la macchina c'era Lance con un'espressione concentratissima, come in una sorta di trance.
Non staccava un attimo gli occhi dalla stoffa gialla che stava cucendo.-Yo, Keith.- lo salutò di punto in bianco, facendo sobbalzare il fotografo e senza staccare gli occhi dal suo lavoro.
-C-ciao...- risalutò timidamente avendo paura di disconcentrarlo.
Notò dei disegni e dei cartamodelli appoggiati sul letto della stanza e corse a vederli.
Erano appuntati in uno sgangherato stampatello e disegnati con linee veloci e sinuose, proprio come le avrebbe tracciate un vero stilista.-Keef che vuoi?- chiese brevemente Lance mentre infilzava la stoffa per cucirla subito dopo.
-Nulla... volevo vedere cosa stavi facendo... io pensavo... io e Shiro pensavamo che fossi malato visto che non uscivi di camera...- spiegò continuando a sfogliare i disegni.
-Uh, Keithy che si proccupa per me! Che gentile!- rise il cantante.
Passò un'altra mezz'ora scandita solo dal suono incessante della macchina da cucire.
-Dove hai imparato?-
-A cucire?-
-Sì...-
-Da mia madre... e da tutorial su internet.-
-E a disegnare così?- Keith alzò uno dei disegni del castano.
-Ah... passione... Ho studiato per diventare stilista, ma poi... il destino ha voluto fare a modo suo.- rispose il cantante alzando leggermente le spalle.
-Devo dire che sei piuttosto bravo...-
Lance sorrise e basta senza rispondere come a far capire a Keith che non voleva più continuare il discorso perchè era troppo impegnato.
Anche Hunk fece cenno al fotografo di non chiedere o dire altro, ma Keith non seguì il suo consiglio.-Perchè non vuoi che ti fotografi mentre crei?-
Il cantante per la prima volta alzò gli occhi dal suo lavoro e li puntò su Keith.
Erano irrequieti, quasi spaventati.-Ok, Keith, basta così per oggi, va bene?- senza dargli tempo di rispondere, Hunk spinse il ragazzo fuori dalla porta, chiudendolo fuori dalla stanza.
Poi si voltò verso Lance che continuava a guardare in modo strano la porta.
-Scusa... Non avrei dovuto farlo entrare...- il batterista si passò una mano dietro il collo, imbarazzato.
Lance spostò lo sguardo sulla propria mano -No... Non proccuparti...-
-Che hai fatto?- Hunk si avvicinò al ragazzo.
-Nulla... mi sono solo punto un dito con uno degli aghi da filza...- sorrise Lance mostrandogli la punta dell'indice su cui si vedeva bene una gocciolina di sangue.
Il cantante prese un fazzoletto e si pulì il dito per non sporcare il proprio lavoro.
-Non mi riferivo a quello. Ma alla reazione che hai avuto con Keith.-
Lance deglutì con un sorriso vacillante sulle labbra -Cosa vuoi dire?-
-Lance McClain non intavola conversazioni mentre è al lavoro e... se qualcuno gli chiede del suo hobby gli risponde a presa in giro.- spiegò il ragazzone incrociando le braccia -Sei un clone? O ... c'entra qualcosa Keith?-
-Io... Non lo so... Avrei voluto dirgli tutto... rispondere a tutte le sue domande pur di avere la sua attenzione... Non ho idea di cosa mi sia preso...- le labbra di Lance tremolavano appena e avevano perso il loro sorriso forzato -Solo quando mi ha fatto l'ultima domanda sono tornato in me... Dannazione, Hunk, che diamine pensavo?- sbattè la testa sul tavolo di lavoro e rimase lì.
-Lance?- Hunk lo chiamò un po' proccupato che Lance si fosse fatto male davvero.
Il cantante emise un leggero lamento ed alzò la testa -Hm?-
-Cosa è per te Keith?-
-Un fotografo impiccione...-
-E?-
-E tremendamente bello... E tonto...- aggiunse in un borbottio.
-A te interessa.-
-In che senso?-
-Beh, questo dovresti dirmelo tu.-
Lance ci pensò poi sospirando appoggiò la testa di lato sul tavolo -Non lo so... Devo pensare...-
-Ti lascio solo?-
Il cantante annuì e Hunk uscì dalla camera lasciandolo solo nei suoi pensieri.
Il ragazzo si alzò e si buttò sul letto, facendo svolazzare i disegni che c'erano appoggiati.
Ne afferrò uno e vide che era lo stesso cge Keith gli aveva indicato.-Keith... huh?-
Si mise seduto e guardò il disegno con le sopracciglia corrugate, come se stesse cercando una risposta nei suoi appunti.
- Devo... pensare... Quel tipo cos'è per me?- posò il disegno e osservò il soffitto -Non so in che senso mi interessi... Lo conosco appena... Dovrei passarci del tempo assieme... ma come?-
In quel momento gli venne un colpo di genio, si alzò dal letto e si precipitò al telefono a cui gli rispose dopo poco una voce femminile.
-Ehi, Allura... Volevo parlare della disposizione dei posti nell'aereo...- un sorriso incurvò le sue labbra.
Ps. L'approfondimento sull'hobby di Lance che nessuno aveva chiesto u.u
Ragazzi il 28 alle 19:55 guardate K2 che viene trasmesso Voltron in prima TV!!!👌💚💚💚
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Take a photo while I sing
Fanfiction[Completa] La storia è vista per la maggior parte dal punto di vista di Keith. Keith è un fotografo e Shiro è una guardia del corpo. A causa di alcuni debiti sono squattrinati XD Shiro trova un lavoro: fare la body guard di un cantante piuttosto fam...