Stefano pov's
5:30 del mattino
Come ogni mattina,mi svegliai per colpa del gallo che aveva cantato;
a malavoglia scesi dal letto per poi dirigermi in cucina, presi una fetta di pane e del latte, inzzuppai il primo in esso.Questo era l'unico dei pochi pasti assicurati che mi potevo permettere ogni giorno a differenza di altre persone. Mi vestii con una maglia bianca ,sporca di macchie nere qua e là , e con sotto dei pantaloncini semplici.
Mi incamminai verso la ferramenta; presi il mio martello e iniziai a costruire spade,frecce,lance,scudi...
14:00 di pomeriggio
Dopo nove ore di lavoro ero sfinito, come ogni singolo giorno, molte persone sono svenute per colpa delle poche energie, circa 6/7.
Oggi, per fortuna o non ,dipende dai punti di vista, dovevamo tornare a casa prima per via della "scelta" del re che si terrà in centro alle otto di sera e ci si doveva preparare a dovere.
La Live consisteva nel fare un banchetto col re e poi ballare a coppie.
Mentre vagavo sulle nuvole col pensiero, andai a sbattere contro qualcono, lo guardai negl'occhi.
"che vuoi?" disse lui in tono arrogante.
Teneva stretta a se l'estremita di un tramezzino con del pollo, e l'altra parte la stringeva una ragazza castana, capelli corti, un po bassa, che guardava verso terra per la vergogna o per le poche forze.
Mentre guardavo la ragazza bassina quello scimmione davanti a me riprese a parlare.
"allora?" continuò lui.
"è tuo per caso?" chiesi, indicandogli il panino.
"e anche se fosse? cosa vorresti farmi merdina?" mi spintonò, preso dalla rabbia ricambia quell'azione con un pugno in pancia per poi prendere il tramezzino e la ragazza correndo il piu lontano possibile da quel demente che ci urlava contro imprecando.
"grazie mille" disse lei con lo sguardo basso e il fiatone.
"non ce di che, posso invitarti a casa mia per aiutarti se vuoi" risposi guardandogli il livido enorme che aveva sulla gamba destra.
"i-in realtà dovrei andare a prepararmi p-per sta sera,ma va bene, accetto" mi guardò negli occhi, arrossii e anche io quando vidi i suoi color nocciola scuro, erano meravigliosi, non avevo mai visto occhi più belli.
restammo lí a guardarci per minuti che mi sembravano infiniti, finchè non scrollai la testa per riprendermi da quello stato di trans.
"allora andiamo" le dissi, in modo dolce e un po insicuro porgendogli la mano in segno di seguirmi,lei annui e si aggrappò alla mia mano per poi avviarci verso casa.
una volta arrivati la medicai, il silenzio che c'era in casa era imbarazzante.
"non so ancora come ti chiami?" le dissi un po imbarazzato intanto che gli mettevo una crema.
"oh,ehm, Marina; mi chiamo Marina"
"bel nome,io Stefano" mi fece un sorriso con le labbra che io ricambia a mia volta.
"bene! direi che adesso devo andare a prepararmi, grazie ancora per avermi curata, spero di rivederti in giro...Stefano"
parlò con lo sguardo basso e le guance arrossate, fino a quando non pronunciò il mio nome mi guardò negli occhi sorridendo e salutandomi con la mano,per poi uscire e chiudere, piano piano senza fare rumore, la porta.
Rimasi lì, imbambolato a guardare la porta, con il cuore che batteva e le guance che bruciavano, infine, un sorriso da ebete stampato in volto.
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ciao amici pazzi, come vi va? a me benissimo perchè finalmente ho finito di scrivere perche, bhe vedete.... non avevo idee e quindi ciò messo un casino, però shh! non ditelo a nessuno.
ALLOOORA, vi piace la mia storiella? se è si commenta e dimmi anche il ×chè. se è no, invece, commenta e dimmi sempre il ×chè; ragazzi mi raccomando commentete TANTO PERCHÈ MI AIUTA UN SACCO E MI FA SENTIRE PURE BENE. quindi io ora vi saluto e noi ci rivediamo al prossimo capitolo.
CIAUUUU <3 <3 <3
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Ipnotizzato || Saschefano
FanfictionIl rituale dettato come legge cambierà la vita di un semplice cittadino ribelle, mettendolo al servizio del suo re, non che il suo nemico giurato, ma rinchiuso nel castello reale imparerà cose nuove e farà nuove esperienze che lo porteranno a... con...