David Rivera

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La brezza marina proveniente da est portò un odore misto di alcool e sudore che attirò l'attenzione di David,probabilmente era il Truth,un piccolo locale estivo.

David entrò,lanciò una rapida occhiata all'interno,faceva sempre cosi,scrutava minuziosamente la gente prima di imbattersi in pista,non amava imprevisti e non voleva mai un "no" come risposta.

Indossava una camicia bianca,tenuta aperta,jeans lungo e converse,aggrottò la fronte mentre i suoi occhi,castani con venature verde e gialle continuavano a scrutare la situazione.

Una mano gli si posò sulla spalla,era Lorenzo,accompagnato dai ragazzi,Luca e Marco,amici di infanzia,che per tutti questi anni erano riusciti a preservare il loro rapporto,una seconda famiglia,dei fratelli.

<<Hey D. hai visto quel gruppetto laggiù..che mi dici?>>

<<Si..si,ma non sono neanche brillo,sai che prima devo passare da Tommy,vieni con me?>>

<<D'accordo!>>  disse Lorenzo allontanandosi da Marco e Luca.

Tommy,era il barman del piccolo locale,indossava come da regola la maglia dello staff con l'omonima scritta,come sempre era molto indaffarato essendo l'unico impiegato a ricoprire quel ruolo.

<<Tommy!,il solito giro per noi>> disse David

<<Si ragazzi,solo un'attimo>>

Arrivarono sul bancone 6 cicchetti,3 a testa,usavano berli uno dopo l'altro cosi che l'alcool facesse subito effetto .

David era pronto,solita pista,soliti amici,solita routine.. cominciò a ballare,difficile non notarlo, un metro e ottanta,moro,capelli mossi,fisico statuario,sguardo accattivante,barba lunga ma curata.

Lui e Lorenzo si avvicinarono pian piano con nonchalance al gruppetto di ragazze intravisto pocanzi,David catturò lo sguardo;era strano pensare a quanto fosse facile per lui.

Un esperto manipolatore,cosi lo definivano gli amici quasi con adorazione.

Il Truth non era niente di che...
ma Dio! Li la musica era buona,forse per questo quel locale era ancora in piedi.
Dj Mattew in quel momento stava passando Los Bandoleros di Don Omar,l'atmosfera si fece calda...

12:37 am

..il cellulare riposto sul comodino squillava insistentemente,David fu strappato dalla braccia di Morfeo,sullo schermo del cellulare appare scritto Mamma... <<Oh Cazzo,Il Pranzo con i Toucher, cazzo,cazzo...>>

Velocemente si apprestò a lavarsi e vestirsi..era pronto,con i capelli un po' scombinati ma tutto sommato accettabile,si precipitò in sella del r1 e si mosse verso la grande tenuta di famiglia.

La sua famiglia,la famiglia Rivera,una delle poche dinastie reali rimaste,conti di Forth Smith nel grande Arkansas.

Il padre Alfred Rivera era un grande uomo d'affari oltre che detentore del titolo nobiliare,la madre Anabel era la classica aristocratica fredda e aggraziata  e si limitava semplicemente a ricoprire il ruolo di contessa..suo fratello George era un avvocato di rinomato successo e sua sorella Sophia neolaureata in medicina si apprestava a compiere una brillante carriera..David era l'unico dei tre visconti a non aver realizzato le aspettative dei propri genitori,venti anni e non frequentava nessuna facoltà,nessun interesse,tantomeno che per quelle professioni cosi noiose come le descriveva lui,era la pecora nera della famiglia,senza aspettative e senza scopi nella vita,oltre quello di spendere i soldi del padre a parer della madre.

Oggi c'era il pranzo con i duchi Toucher e all'ingresso nella sala da pranzo David si accorse che aveva nuovamente ritardato.. quegl'occhi puntati addosso dei Toucher mettevano i brividi e seppur la madre fosse sempre delusa dal suo comportamento libertino distolse l'attenzione dal figlio parlando di altro cosi che David potesse mettersi a tavola senza disagi; il pranzo prosegui senza intoppi d'altronde David e i fratelli non parlarono molto,serviva semplicemente la loro presenza,quando il tutto fu consumato e i Toucher se ne andarono dalla dimora,Anabel guardò con disprezzo David che stava per ricevere l'ennesima ramanzina.

Uno di Questi Giorni...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora