Forest Hill

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Passarono tre ore da quando il Bus lasciò Glendale,cercai di distrarmi come potevo.

All'inizio avevo paura,pensai di trovarmi qualche ciccione sul fondo del bus che si masturbava alla vista delle mie cosce,ma no,quello fu un episodio singolo e non sarebbe riaccaduto..anche perché non credo sarei riuscita a sopportarlo,David non era con me e probabilmente ora aveva lui bisogno di me.

Continuai a chiamarlo in queste tre ore per altre tre volte,non volevo essere insistente ma la preoccupazione era tanta David non si era fatto sentire nemmeno con un messaggio.

E se il padre fosse...no,non voglio nemmeno pensarlo.

Subito i miei pensieri ricaddero su quel fatidico giorno..

Ricordo ancora la data,undici luglio del duemilauno.

Attendevamo con ansia il ritorno di papà..

<<Arriverà a momenti..>> così disse la mamma

Lo stavamo aspettando davvero da tanto tempo,erano circa nove mesi da quando era partito,doveva restarne sei ma gli proposero un prolungamento di tre mesi perché poco prima ci fu un attacco in una delle basi e mio padre accettò,era un patriota,amava la sua patria e il suo paese.

Britnay non stava più nella pelle,io anche ma ero piccola e più che altro mi appellavo ai ricordi di quell'eroe di cui tutti parlavano.

<<Papà avrà sicuramente vinto un'altra medaglia,è forte!>> disse Britnay guardando le cinque medaglie al coraggio e al valore affisse nella camera della mamma.

Passarono diversi minuti e nostro padre sarebbe dovuto arrivare già da una mezz'ora,ci tenevamo occupate giocando al monopoli e altri giochini di società per ingannare l'attesa.

Sin da piccola sono stata un'ottima osservatrice e guardavo l'espressione della mamma.

Era così bella,mi piaceva molto il modo in cui sollevava l'angolo della bocca per trattenere un sorriso come quando magari decideva di farci vincere nei vari giochi..

Mi accorsi però in breve tempo che aveva uno sguardo spento..non come suo solito,non c'era quella scintilla nei suoi occhi che illuminava la casa.

Stavo per comprare Washington DC al monopoli quando bussarono alla porta.

<<Papà!>>urlò di gioia Britnay.

Mamma si alzò velocemente dalla sedia e io che stavo al suo fianco le strattonavo la gonna. <<Dai,mamma fai presto!>> le dicevo..

Volevo rivedere quell'uomo in divisa che era il mio eroe.

<<Si,andiamo andiamo>> disse ridendo.

Attraversammo il corridoio in pochi secondi e mia madre aprì la porta.

Dall'altro lato di essa c'erano due uomini in divisa,una strana divisa..molto elegante e scura,avevano tante medaglie appuntate al petto e uno dei due reggeva la bandiera degli U.S.A. ben ripiegata su una mano.

Il sorriso luminoso di mia madre alla vista di quegl'uomini svanì.

Britnay cingeva la mamma con un braccio sotto il suo fianco mentre io continuavo a mantenere la gonna,quando la mamma disse <<Bambine,andate in casa per favore..>>

<<Che c'è mamma?>> chiese Britnay

<<Dov'è papà?>> dissi mettendo il broncio a uno dei due signori eleganti che si abbasso e accarezzandomi disse.

Uno di Questi Giorni...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora