E cosi dicendo ci siamo ritrovati, pattinando, in un posto credo sconosciuto del college. Lì era bello. Sembrava uno di quei posti delle favole che mi leggeva mia madre prima di dormire. Lì c'era pace. I raggi del sole si buttavano contro le acque di un poccolo fiumiciattolo. Si baciavano quasi. Eravamo soli (io e Jim) circondati da alberi. Si sentivano tutti i suoni della natura. Certo faceva un po di caldo. Ma non troppo. Giusto il clima che c'è in un boschetto. Era fantastico. Adesso sapevo dove rifugiarmi se mi sarei sentita triste, inutile, dimenticata... giusto le sensazioni che i teenager provono a quest'età. Per un po' di tempo nessuno si azzardò a fiatare. Fino a che poi a me non scese una lacrima quando ripensai a mia madre. La goccia che casco dal mio occhio era trapassato da una piccola scintilla di luce. Sembra di poter vedere mille e mille colori insieme. Jim vide cadere una goccia velocemente. Non poteva essere poggia perché li si stava da Dio. Allora si girò verso di me. "Ei ma che ti prende? Ti ha emozionato questo posto?"disse Jim aggiungendo una piccola risata scherzante. Lo sapevo che stava scherzando.
"Ma finiscila" dissi io tirando su il naso moccicoloso. Poi aggiunsi una piccola ristaina con un fil di voce.
"Certo è bellissimo qui, ma non è per il posto che mi è scappata una lacrima"
"Allora per cosa. Ti puoi fidare di me." continuò lui incuriosito. Non sapevo se parlarne, se fidarmi di uno sconosciuto incotrato su una pista. Ma alla fine gli raccontai tutto. Per filo e per segno.
"Ed è per questo che non ho avuto la giusta quantità di amore paterno c-... che molti bimbi hanno avuto" dissi un po' malinconica.
"Ma non facciamone un dramma ora dai. Questo posto fantastico non è fatto per essere sciupato da un paio di lacrime di una teenager un po' sfigatella" dissi io con un sorriso forzato, intenzionata a ritornare da dove eravamo partiti.
Mi sentii subito bloccata.
Jim mj aveva presa per una mano e mi stringeva. Dovevo avere pauro o meno? Non lo so ma io me la stavo facendo sotto. Cone detto poco fa era un perfetto sconosciuto poteva farmi di tutto... Ma mi sbagliavo.
Mi stri geva sempre di piu e...
"Si puo sapere che ti prende? Mi stai facendo male al polso! Be? Parl- ..."
non feci in tempo che mi ritrovai in un un abbraccio. Era come l'abbraccio di mio fratello. E se era lui? Se Leo mi avesse seguita fino al college per non lasciarmi sola? Nahh.....
Ghiacciati Alice... La tua fantasia va oltre al dovuto.
Mi sentivo bene in quel abbraccio. Cosa voleva dirmi? Che gli dispiaceva la mia storia? La mia infazia mozzata? Be.... non lo so. Ma so solo che mi sentivo bene. Ma è possibile che ogni volta che ti abbraccia un amico/a ti sebti cone se avessi toccato le nuvole?
Ah.... ho detto amico. E prima gli davo dello "sconosciuto".
Allora questa voleva dire solo una cosa:UN AMICO JN PIU NON GUASTA!
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You saved my life
RomanceAlice è una ragazza di 17 anni che si trasferisce in America per gli studi. Lei è una ragazza che ama davvero tanto i suoi pattini a rotelle e tutte le persone leali con lei. Li fa nuove amicizie e incotra vecchi amici/amiche. Una volta arrivata al...