I due ragazzi una volta che Charlotte ebbe finito di spiegare la sua idea su come passare quella giornata, si diressero verso New York per poi finire a Manhattan, più precisamente a Central Park. La giornata era soleggiata, ma non faceva tanto caldo come il giorno precedente quindi potevano passarla all'aria aperta e non dentro ad un centro commerciale qualsiasi.
Comprarono due enormi coppe di gelato poi presero a camminare per The Mall, il viale alberato del parco, parlando del più e del meno.
Il viale era composto da un'enorme quantità di alberi maestosi e le loro chiome sembravano creare un tunnel verde. Sembravano essere abbracciati dalla vegetazione stessa.
«Sì! È davvero snervante quando danno sempre ragione a loro e poi hanno anche il coraggio di dire che i figli minori ce l'hanno sempre vinta, ma dove esattamente?» borbottò Charlotte mentre ricordava tutte le volte che si era presa le colpe di suo fratello durante tutti i suoi anni di vita. Quello stronzo l'aveva sempre avuta vinta e, i suoi genitori sembravano pendere dalle sue labbra. Tutto quello che diceva e raccontava Liam era l'assoluta verità mentre quello che diceva lei era sempre una bugia. Mai una volta che i suoi genitori credessero a lei, mai.
«Davvero! Tu devi vedere a casa mia le litigate per spiegare ai miei genitori che era mio fratello quello nel torto. Quando si rendono conto di aver dato ragione al figlio sbagliato, vengono da me strisciando e chiedendomi scusa. Alla fine li perdono sempre perché li voglio bene, però è davvero snervante il fatto che non mi credono mai sulla parola... Prima devono rimuginarci sopra, sbattere la testa e poi rendersi conto che quello ad avere ragione ero io.» ribatté Zachary mettendo il broncio per poi infilarsi in bocca una cucchiaiata di gelato alla nocciola.
Charlotte alzò gli occhi al cielo. Peccato che i suoi genitori anche quando si rendevano conto di aver dato ragione al figlio sbagliato, continuavano a far finta di niente e mai una volta che le chiedessero scusa. Mai una volta.
«Che palle... Questo succede quando i genitori hanno delle preferenze. Mi basta guardare una delle mie migliori amiche per rendermi conto che nella mia famiglia ci sono preferenze. I genitori della mia amica amano incondizionatamente e allo stesso modo lei e i suoi due fratelli e si vede, lo dimostrano sempre mentre i miei...» Charlotte sorse il naso, lasciando in sospeso la frase.
«Lo dimostrano solamente a uno dei due figli.» concluse Zachary sospirando, soprattutto perché si rendeva conto anche lui che quello che Charlotte stava dicendo era la verità. Anche i suoi genitori avevano preferenze; Shin era il loro preferito mentre lui sembrava essere considerato la pecora della casa, quando in realtà era sempre andato benissimo a scuola, si era sempre comportato in modo educato con tutti ed era sempre gentile, anche quando non avrebbe dovuto esserlo.
«Esatto! Comunque... il tuo amico è partito, giusto?» la ragazza cambiò discorso, dedicando a Zachary un sorriso adorabile. Non aveva alcuna voglia di continuare a parlare dei suoi genitori e di Liam. Non aveva voglia di far diventare il suo umore nero per colpa loro.
Zachary ricambiò il sorriso, leccandosi le labbra sporche di nocciola. «Sì, è partito due giorni fa e mi ha già scritto che il mare della Sardegna è stupendo. Lo invidio un po'. Mi piacerebbe tanto fare una vacanza...»
Charlotte si stiracchiò le braccia, alzandole per aria con la coppetta di gelato svuotata in una mano e cercando di pensare a come sarebbe stato passare una vacanza da sola con Zachary. A quel pensiero arrossì di botto. Poi si allontanò di colpo da Zachary che la fissò confuso e ridacchiò quando la vide buttare, cercando di fare canestro, nel cestino della spazzatura la coppetta di gelato.
«Anche a me piacerebbe fare una vacanza lontana dalla mia famiglia.» biascicò lei quando fu di nuovo al fianco di Zachary che con un pollice andò a pulirle una guancia sporca di cioccolato. Charlotte tornò a mostrare il rossore sulle sue guance mentre cercava di evitare di incrociare il suo sguardo con quello di lui.
«Zacky, ecco, uhm... Posso farti una domanda?» Charlotte si grattò una guancia imbarazzata, guardando una coppia di anziani tenersi per mano mentre li passavano accanto.
Zachary annuì, abbozzando un dolce sorriso. «Certo, chiedi pure».
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Omegle [Youth Series ~ Book #8]
Teen FictionOTTAVO LIBRO DELLA SERIE "YOUTH" Dove una ragazza per noia entra su omegle e conosce un ragazzo con cui poi vorrà continuare a chattare. Avvertenze: Charlotte ovvero la protagonista della storia è una delle amiche di Tessa (Group Chat), quest'ultim...