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I due ragazzi, mano nella mano e coi cuori tremanti, si piazzarono davanti alla porta d'ingresso degli Stone poi Charlotte suonò al campanello.

«Vedrai che andrà tutto bene.» sussurrò Zachary, stringendo con maggior forza la sua mano in quella di Charlotte che annuì, lasciandogli un bacio a stampo su una guancia.

La porta venne spalancata di colpo e Charlotte si staccò dalla guancia di Zachary con un colpo secco della testa poi si voltò verso l'entrata e trovò suo fratello fissare entrambi in cagnesco.

«Quindi tu devi essere Liam.» disse gelidamente Zachary.

Liam fece spallucce, incrociando le braccia al petto. «E tu devi essere un uomo morto.» replicò, afferrando il ragazzo dal colletto della maglietta con violenza e tirandolo fino ad arrivare a pochi centimetri dal suo viso. Zachary dovette mettersi in punta di piedi, ma non per questo distolse lo sguardo. Con sguardo duro e sprezzante gli lanciò una sfida e Liam ghignò, pronto per scaraventargli addosso un pugno, ma Charlotte spintonò di lato il suo ragazzo e il colpo lo incassò lei, sentendo il naso scricchiolare e il gusto metallico del sangue in bocca poi gridò dal dolore.

«Liam, perché diavolo picchi tua sorella?» strillò preoccupata la madre, dopo aver sentito le grida della figlia, da dietro le spalle del ragazzo che aveva gli occhi spalancati e le labbra tremolanti.

Zachary fissò senza parole Charlotte che sanguinava e aveva le labbra sporche di sangue mentre si massaggiava il naso – fortunatamente non rotto – che le faceva malissimo poi si fiondò su di lei, si tolse la felpa che indossava e la usò per tamponarle il naso e le labbra insanguinate.

«Tu sei folle. Potevi benissimo fermarti e invece le hai tirato lo stesso un pugno. Hai visto che si stava lanciando verso di me! Ma che diavolo di fratello sei che prima chiami puttana tua sorella, cerchi di farla lasciare col ragazzo con cui esce e poi la prendi a pugni?!» sbraitò paonazzo Zachary, mettendo in evidenzia la vena sul collo e fissando in cagnesco il fratello di Liam, ora in compagnia dei genitori che guardavano la scena scioccati.

Zachary portò il suo sguardo in quello della madre di Charlotte che sussultò brevemente. «Io sono Zachary, il fidanzato di vostra figlia, colui che è stato descritto come un tossico dipendente da vostro figlio, il quale da della troia a sua sorella solamente perché non esce con ragazzi che lui può manipolare, proprio come fa con voi. Aprite gli occhi, dannazione. Io sono una brava persona che stava impazzendo per capire perché la sua fidanzata non gli rispondeva al cellulare. E il motivo poi qual era? I genitori della sua ragazza hanno creduto ciecamente a quello che aveva detto il figlio maggiore senza nemmeno ascoltare quello che aveva da dire la figlia. Forse dovreste dare la possibilità a Charlotte di spiegarsi prima di fare i drastici e rinchiuderla in casa pur di separarci!» sbraitò lui con gli occhi lucidi mentre Charlotte si stringeva a lui, tamponandosi il naso sanguinante.

«Charlotte è molto importante per me. È la prima persona che mi abbia mai fatto sentire accettato per quello che sono, ovvero un nanerottolo coreano che ama i film d'orrore, la cioccolata calda, il cinema e le passeggiate all'aria aperta e che considera i suoi gatti i suoi bambini.» accarezzò con delicatezza una guancia arrossata di Charlotte che tremolò sotto al suo tocco, ma che emise un dolce gemito.

«Per favore, datemi la vostra benedizione. Prometto di rendere felice vostra figlia e di tenerla fuori da qualsiasi guaio.» Charlotte gli tirò una leggera gomitata poi ridacchiò, percependo una dolorosa fitta al naso che le fece richiudere la bocca.

Zachary lanciò un'occhiataccia a Liam che si stava rodendo il fegato per quella situazione. Il ragazzo ricambiò l'occhiataccia, mimando con le labbra «me la pagherai» poi entrò in casa, strillando di andare tutti a fare in culo.

La madre di Charlotte sospirò poi guardò la figlia con le sopracciglia aggrottate per il dispiacere. «Tesoro, mi dispiace non averti dato il tempo di spiegarti. Puoi riavere indietro la tua batteria del cellulare e puoi tranquillamente vedere questo ragazzo, ma voglio essere avvisata se tornerai a casa tardi perché sei con lui, intensi?»

Charlotte annuì brevemente, abbozzando un piccolo sorriso poi appoggiò la testa sulla spalla di Zachary che le cinse con un braccio il fianco, «Ora è meglio se ci metti del ghiaccio su quel naso».

Il padre della ragazza si schiarì la voce poi puntò il suo sguardo verso Zachary che accennò un timido sorriso. Ecco che il grande e impassibile Zachary è sparito e il tenero e timido Zachary è tornato, pensò Charlotte addolcita.

«Prenditi cura di mia figlia e, qualche volta potremmo fare una serata horror, che ne dite?» depositò un lieve bacio sulla tempia della moglie che scosse il capo, «Io passo, ma voi fate pure.» disse lei, facendo ridacchiare tutti i presenti tranne Liam che li stava maledicendo da dentro la casa.

«Certo perché no.» risposero in coro i due ragazzi che si scambiarono un breve ma significativo bacio a stampo.

Omegle [Youth Series ~ Book #8]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora