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Passarono due ore quando il campanello suonò per la prima volta da dopo l'arrivo di Charlotte. Charlotte fece scattare la testa verso l'alto mentre finiva di abbellire un muffin che lei e Elizabeth avevano preparato insieme ad altri trenta ancora da decorare.

«Vado io.» esclamò la castana, appoggiando la saccapoche, piena di crema azzurra fatta diventare così con del colorante per dolci, sul tavolo. Elizabeth annuì brevemente poi tornò a decorare i vari muffin che occupavano la metà del tavolo. L'altra metà era occupata da tre torte che le due ragazze avevano preparato in quelle due ore. Josephine invece stava finendo di impachettare il regalo che aveva fatto a Christian, dopo aver decorato il salotto e il giardino sul retro.

Charlotte uscì di corsa dalla cucina, pulendosi le guance sporche di farina e spolverandosi la maglietta che Josephine le aveva prestato per poter cucinare senza dover macchiare i suoi abiti per la festa.

Quando arrivò davanti alla porta principale, si schiarì la voce poi la spalancò trovandosi davanti Zachary e un altro ragazzo coreano dai capelli di un rosa acceso. Quello era Shin, il fratello, si ritrovò a pensare una volta ricevuta un'occhiata da parte di Zachary che sghignazzò brevemente.

Charlotte spalancò la bocca poi la richiuse di scatto, «Ciao Zacky, – lentamente si girò verso il fratello e abbozzò un sorriso – ciao anche a te.» salutò gentilmente, trattenendosi dal lanciarsi fra le braccia del suo fidanzato per poi poterlo baciare.

Il fratello di Zachary la squadrò da capo a piedi poi sul suo volto comparve un sorriso sghembo, «Quindi tu devi essere Charlotte. Piacere.» sporse una mano verso di lei. Charlotte annuì con le guance rosse poi strinse la sua mano in quella di lui, «Il piacere è mio».

Josephine comparve sulla soglia di casa, «Shin, ehi! Hai portato gli alcolici?» chiese poi spostò lo sguardo verso Zachary e gli sorrise, «Ciao anche a te».

Zachary ricambiò il saluto mentre Shin annuì, mostrando la cassa di birra che teneva su con un braccio, tenendola appoggiata ad un suo fianco.

Charlotte vide gli occhi della cugina diciassettenne – a cui in realtà non era permesso bere alcolici – illuminarsi mentre andava ad abbracciare il ragazzo dalla chioma rosa per poi trascinarlo in casa. Josephine si voltò verso Zachary e Charlotte e fece loro l'occhiolino, mimando con le labbra: «vi lascio soli» per poi trascinare Shin in cucina, dove Elizabeth strillò di non toccare nessun dolce.

Una volta soli, Charlotte gettò le braccia al collo di Zachary che fece congiungere all'istante le loro bocche. Il ragazzo passò la punta della lingua sul labbro inferiore di lei per farle schiudere la bocca. La ragazza schiuse immediatamente le labbra e lasciò che la lingua di lui si insinuasse nella sua bocca per poi prendere a giocare con veemenza con la gemella.

Charlotte portò una mano tra i capelli di Zachary, stringendoli in un pugno mentre con l'altra prese ad accarezzargli lentamente il viso. Lui invece le cinse i fianchi con le braccia, accarezzandole dolcemente la schiena.

«Avete finito di mangiarvi la faccia?» domandò duramente Shin, facendo sussultare dallo spavento i due ragazzi che non si erano accorti della sua presenza. Si staccarono con un balzo indietro per poi schiarirsi la voce e ricomporsi almeno un po'.

«Hyung fatti i cavoli tuoi!» esclamò nervosamente Zachary, lanciando un'occhiataccia al fratello che fece spallucce e tornò in casa. Charlotte, con un mano chiusa a pugno davanti alla bocca, emise un risolino divertito poi guardò dolcemente il viso arrossato di Zachary.

Lui le sorrise. «Entriamo?»

«Entriamo, tanto abbiamo tutta la sera da passare insieme.» Charlotte fece intrecciare le sue dita con quelle di Zachary poi entrarono in casa con un sorriso complice dipinto sui loro volti.

Omegle [Youth Series ~ Book #8]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora