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Un mese. Era un mese esatto che Charlotte e Zachary stavano insieme e tutto filava per il meglio, senza contare i vari commenti sarcastici da parte di Liam che ormai si stava arrendendo all'idea di non poter più controllare sua sorella. I genitori di lei, a differenza di un mese prima, lasciavano che la figlia esprimesse le sue idee e in qualche modo riusciva ad andare più d'accordo con la madre, anche se restava severa sulla questione casa, ovvero la ragazza doveva sempre aiutarla quando la chiamava. Però adesso anche Liam era costretto ad aiutare e di quello Charlotte n'era felicissima perché era giusto che fosse così.

Da una settimana era iniziata l'università e i due ragazzi si sentivano ogni giorno, ripetendosi in continuazione quanto si mancassero a vicenda, stando anche delle ore al cellulare pur di sentire uno la voce dell'altro. Però tutti i fine settimana li passavano insieme. O Charlotte andava da lui, oppure Zachary andava da lei. Non importava il costo della benzina, il fatto che avessero solamente due giorni da passare insieme, contando anche la marea di cose da studiare, loro due volevano vedersi, baciarsi, o semplicemente stare assieme perché uno dipendeva dall'altro e quello nel corso di quel loro primo mese come fidanzati non era cambiato.

Il primo a dichiararsi apertamente, senza contare i ti amo sussurrati quel pomeriggio dopo aver chiarito coi genitori di Charlotte, fu Zachary che con la guance più rosse di un pomodoro maturo e gli occhi lucidi per l'emozione glielo aveva sussurrato una volta saliti sulla ruota panoramica, del luna park in cui avevano deciso di passare quella giornata. Charlotte, entusiasta e col cuore a mille dopo la confessione di Zachary, gli si buttò addosso, facendo oscillare velocemente la cabina della ruota panoramica per poi mormorarlo dolcemente a sua volta, suggellando quel momento magico con un bacio.

La ragazza fece scorrere lentamente i polpastrelli lungo il mento levigato di Zachary, dormiente al suo fianco dopo aver fatto l'amore per la prima volta, come se volesse memorizzare ogni minimo particolare di quel volto che ormai conosceva a memoria e che amava.

Sorrise dolcemente, soffermandosi poi coi polpastrelli sulle labbra semi aperte di lui, toccandole lievemente e tracciandone il contorno. Dio, se le amava quelle labbra. Le bacerebbe sempre. Charlotte si chinò lentamente verso il viso di Zachary, sfiorandolo col suo respiro poi appoggiò le sue labbra su quelle tiepide di lui in tenero e silenzioso bacio a stampo che lo fece mugugnare e girare su un fianco. Il ragazzo, ancora nel mondo dei sogni, appoggiò la sua testa sulla spalla di lei poi le cinse con un braccia la vita e nel sonno mormorò con voce impastata e altamente tenera il nome della sua ragazza.

«Shh... Dormi pure amore mio, io sono qui.» mormorò con un filo di voce lei, tornando ad accarezzargli delicatamente il viso e poi successivamente i capelli arruffati di un castano scuro.

All'improvviso lo schermo del suo cellulare si illuminò e una breve vibrazione le fece capire che l'era arrivata una notifica. Con fatica afferrò il suo cellulare appoggiato sul suo comodino poi lo sbloccò e controllò quale fosse. Un nuovo commento sull'ultima foto postata su instagram ed era da parte di Shin che le chiedeva a quando un nipotino. Charlotte scosse divertita la testa poi gli rispose che prima toccava a lui e poi solamente dopo a loro due. Rinfacciandogli scherzosamente il fatto che stava insieme alla sua ragazza da più tempo rispetto a loro due e che erano anche più grandi di loro in fatto di età. Shin replicò con una faccina che faceva la linguaccia e un «si vedrà» che la fece ridacchiare nuovamente poi, si soffermò a guardare la foto di lei e Zachary abbracciati in mezzo alla strada e sorrise felicemente, col cuore in gola e le farfalle a tormentarle lo stomaco. Dio, se amava quel ragazzo!

Fine.

Omegle [Youth Series ~ Book #8]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora