Antinoo, il giovane amato e divinizzato dall'imperatore romano Adriano in veste di divinità egizia.
Alcuni miti greci e latini presentano esplicitamente relazioni omosessuali, di solito di un tiporifacentesi alla pederasta, fra una divinità di sesso maschile e un giovane mortale di maschio. Tali miti contengono un substrato iniziatico che ha fatto ipotizzare ad alcuni indoeuropeisti (massimamente Bernard Sérgent, anche se l'ipotesi parte da un saggio di Jan Bremmer) che in origine il rapporto sessuale fosse la rappresentazione, simbolica e teologica, di un effettivo atto omosessuale a cui erano sottoposti i ragazzi nei riti di iniziazione, come rito di passaggio dall'adolescenza all'età adulta, per renderli fertili attraverso la trasmissione del seme.
Perdutosi nel volgere dei secoli di questo rito, secondo Sérgent, ne rimase solo il ricordo mitico, che in epoca classica venne reinterpretato secondo le concezioni dei contemporanei relative all'omosessualità, attribuendo agli Dèi amori carnali, fini a se stessi.
Il solo mito greco-romano che descriva un rapporto sessuale fra una divinità femminile e un essere umano di sesso femminile è quello di Diana e Callisto, che ingloba tracce di un mito legato all'iniziazione (anche sessuale, ma non solo) delle giovani, nel passaggio dall'adolescenza all'età adulta.
Temi LGBT possono essere rinvenuti nei miti classici riguardanti Achille e Patroclo, Ati, Narciso, Tamiri e Giacinto, Ciparisso, Crisippo e Laio, Dafni, Ampelo, Ganimede, Orfeo, Ila e Iolao, Prosimno, Calaide, Nerito e Pelope, Polido e Glauco Teseo e Piritoo, Eurialo e Niso, Cidone e Clizio, Callisto, Ermafrodito e Tiresia, Cenis, ed infine Afrodito.
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Omosessualità e religioni
DiversosOmosessualità e religioni Questa storia parla dell' omosessualità nelle religioni. I diritti d'autore vanno a wikipedia. Buona lettura.