San Pietroburgo, 1 maggio 2014
Il partecipante ad un picchetto (sciopero) contro l'omofobia viene aggredito da un gruppo di Vozdušno-desantnye vojska (San Pietroburgo 2013).
Il patriarca (cristianesimo) della Chiesa ortodossa russa Alessio II (patriarca di Mosca) dichiarò davanti all'assemblea riunita del Consiglio d'Europa nell'ottobre del 2007:
« "la Chiesa ortodossa russa sente l'amore e la compassione nei confronti del peccatore, ma non verso i suoi peccati. Tale è l'insegnamento morale donatoci dalla Bibbia. Il peccato è l'adulterio, l'infedeltà, le relazioni sessuali irresponsabili e tutti quegli atti che alterano la coscienza dell'uomo. (...) Se alcuni sono impegnati nella propaganda a favore dell'omosessualità, è dovere della Chiesa (comunità) quello di dire dove si trova il bene, perché l'omosessualità è una malattia che altera la personalità umana. Questa non è una di quelle malattie di cui si può parlare con distacco come ad esempio la cleptomania. (...) Queste convinzioni non devono però condurre ad alcuna forma di discriminazione". »
Il suo successore Cirillo I, durante un viaggio compiuto in Ucraina nel novembre del 2010, condivise la visione espressa da Papa Benedetto XVI su molte questioni d'attualità, in particolare quelle morali ed ecclesiali. Per quanto riguarda l'omosessualità egli ha osservato che ""la Parola di Dio viene distorta in modo che corrisponda al criterio laicista liberale. È scritto molto chiaramente che questi atti sono da considerarsi come peccati".
Il 17 marzo 2008 i 13 membri del comitato permanente della Chiesa di Grecia dichiararono che la proposta di unione civile messa in campo dal governo greco sarebbe stata "una bomba catastrofica" che viene ospitata nelle fondamenta stesse della società greca e che avrebbe minato l'esistenza stessa del sacramento matrimoniale e dela vita familiare. Il Sinodo ha affermato che "la Chiesa accetta e benedice il matrimonio stabilito secondo la tradizione ortodossa e considera qualsiasi altro tipo di rapporto come simile a quello della prostituzione" (vedi Diritti LGBT in Grecia).
Protesta contro l'omofobia istituzionale e religiosa presente in Russia (Madrid 2006).
Nel suo articolo su "il matrimonio, la famiglia, la sessualità e la santità della vita" il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa in America ha dichiarato nel luglio del 1992 che:
« "l'omosessualità dovrebbe essere vista come il risultato della ribellione dell'umanità contro Dio e quindi contro la sua propria natura e il proprio benessere. Non dovrebbe essere considerato come un modo di vivere e di agire per gli uomini e le donne fatte a immagine e somiglianza di Dio. Gli uomini e le donne con sentimenti ed emozioni omosessuali dovrebbero essere trattati con la comprensione, l'accettazione, l'amore, la giustizia e la misericordia, come avviene per tutti gli esseri umani. (...) Le persone [omosessuali] dovrebbero essere educate a trovare consiglio nella fede cristiana ortodossa e nella vita ascetica ma, se ancora avessero l'intenzione di giustificare il loro atteggiamento, non dovrebbero più partecipare al mistero sacramentale della Chiesa, in quanto il parteciparvi non li avrebbe aiutati, ma al contrario, avrebbe fatto loro del male". »
Nell'Ortodossia la posizione ufficiale rimane quella di condanna dell'omosessualità. Questo atteggiamento coinvolge e si estende anche all'ambito politico. Il patriarca di Romania Teoctist Arăpașu si oppose pubblicamente, trovando pieno supporto nel Santo Sinodo della Chiesa ortodossa rumena, sia nel 1996 sia nel 2000 alla proposta presentata alla Camera dei deputati (Romania) che prevedeva di far abolire una legge la quale puniva "il commercio omosessuale" con il carcere. Nella sua omelia pasquale del 2001 attaccò con forza l'omosessualità.
Il Santo Sinodo della Chiesa statunitense nel frattempo si oppose a quest'atteggiamento e si espresse nel 1992 a favore di un "ascolto pastorale dei soggetti coinvolti", ma ribadendo e sottolineando che l'omosessualità - in quanto tale - era una rivolta della natura contro Dio, come lo sono tutti i peccati. Il percorso proposto rimane la comprensione, l'ascolto, l'astinenza sessuale e l'ascetismo.
Il metropolita francese Michel Laroche, rappresentante del patriarcato di Kiev in Francia, condivide anch'egli la stessa opinione ma propone di lasciare le eventuali soluzioni pastorali inerenti questi problemi ai parroci e ai monaci; nel contempo citava Luca evangelista: "Non giudicare e non sarai giudicato".
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Omosessualità e religioni
RandomOmosessualità e religioni Questa storia parla dell' omosessualità nelle religioni. I diritti d'autore vanno a wikipedia. Buona lettura.