Gautama Buddha viene spesso ritratto come una figura di Androgino e asessuale, come in questo dipinto in un monastero del Laos.
La formulazione più comune dell'etica buddhista è costituita dai Cinque precetti (buddhismo) e dal Nobile Ottuplice Sentiero, che dichiara non si dovrebbe provare attaccamento né desiderio sessuale. Il terzo dei cinque precetti prescrive pertanto di "astenersi dal commettere una cattiva condotta sessuale"; tuttavia tale "cattiva condotta sessuale" è un termine molto ampio che viene sottoposto ad interpretazioni in relazione alle norme sociali dei seguaci. La considerazione del fatto che le relazioni omosessuali siano o meno appropriate per un laico non è considerata essere materia religiosa da molti buddhisti.
Secondo quanto ne dicono il Canone pāli e gli Āgama (le più antiche tra le scritture buddhiste) non si può affermare con sicurezza che le relazioni omosessuali abbiano a che vedere con la "cattiva condotta sessuale" ed alcuni monaci appartenenti al Buddhismo theravada arrivano ad esprimere l'opinione che le relazioni tra persone dello stesso sesso non violino la regola che impone di evitare la "cattiva condotta sessuale", ma che bensì il precetto significa il non avere rapporti sessuali con minori (ancora protetti cioè da un tutore (diritto) o da un genitore), con qualcuno già fidanzato o sposato o con persone che abbiano già preso il voto di celibato religioso.
Guanyin/Kuan Yin è l'Avalokitesvara associato alla suprema compassione (buddhismo) e spesso è rappresentato con un'identità bisessuale.
Alcune tradizioni successive hanno cominciato gradualmente ad aggiungere nuovi restrizioni concernenti la "cattiva condotta", come la sessualità non vaginale, anche quando le sue situazioni sembrano coinvolgere la sessualità eterosessuale, o la coercizione sessuale; questa "sessualità non vaginale" come visione di cattiva condotta sessuale non si basa su ciò che ha detto Gautama Buddha, bensì su alcuni testi più tardi di Abhidharma.
Il buddhismo viene spesso caratterizzato per essere diffidente nei confronti del godimento sessuale e della sessualità in genere. Tradizionalmente il comportamento sessuale viene visto come un ostacolo al progresso spirituale; questo nella maggior parte delle scuole buddhiste. In quanto Bikkhu il monaco buddhista si aspetta di astenersi da ogni attività sessuale e il Vinaya, il primo libro del canone buddhista (Tripitaka), vieta in modo specifico il rapporto sessuale, quindi allarga ulteriormente il divieto ad ogni tipo di rapporto (sia esso vaginale o anale) e la cui infrazione provoca l'esclusione permante dal Sangha (comunità). Una notevole eccezione nella storia del buddhismo si è verificata in Giappone durante il periodo Edo (vedi buddhismo giapponese), quando venne celebrata l'omosessualità maschile o, più specificamente, l'amore tra un giovane novizio e un monaco più anziano.
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Omosessualità e religioni
AléatoireOmosessualità e religioni Questa storia parla dell' omosessualità nelle religioni. I diritti d'autore vanno a wikipedia. Buona lettura.