Tra le religioni che hanno avuto origine nel subcontinente indiano, le religioni indiane, sono compresi l'induismo, il buddhismo, il giainismo e il sikhismo; qui gli insegnamenti relativi all'omosessualità sono meno chiari che tra le tradizioni abramitiche e le autorità religiose possono pronunciare opinioni contrastanti.
Nel 2005 per esempio una figura autorevole del Sikhismo ha condannato il matrimonio omosessuale e la pratica dell'omosessualità; purtuttavia molte persone sikh non si oppongono al matrimonio gay.
Per l'induismo è differente, non avendo esso alcun organo di governo supremo, ma la maggior parte degli Svāmin (insegnanti spirituali) si sono opposti alle relazioni tra persone dello stesso sesso in un sondaggio (statistica) svoltosi nel 2004, mentre una parte minoritaria le ha sostenute. I testi religiosi più antichi rappresentati dai Veda si riferiscono spesso a persone appartenenti ad un "terzo genere" le quali vengono chiamate Hijra (subcultura) e che non sono né femmine né maschi.
Alcuni considerano questo "terzo genere" come un antico parallelo alle moderne identità occidentali di lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali.
Ardhanarishvara, raffigurazione del dio Shiva come essere per metà maschio e per metà femmina.
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Omosessualità e religioni
RandomOmosessualità e religioni Questa storia parla dell' omosessualità nelle religioni. I diritti d'autore vanno a wikipedia. Buona lettura.