Mi adagiò contro il divano di casa sua, accarezzandomi il volto con le dita; ridacchiai e gli misi il mio cappello in testa toccandogli il naso con la punta del mio e sfregandolo con dolcezza, lasciandolo guardarmi sorpreso. Ghignò e poi mi baciò sul naso, uno delicato come i petali di un fiore, e nessuno di noi sembrava chiedersene il motivo mentre mi perdevo in quel verde di quegli occhi così decisi e coraggiosi; mi piaceva quella sua particolare attenzione che mi riservava, così lo lasciai fare.
-Mangiamo?- gli chiesi euforico poi. Lui annuì con un mezzo sorriso strafottente e si diresse in cucina, ed io lo seguì a ruota come farebbe un cane con il suo padrone.
-Senti Luffy, mi dici cosa ti è successo? Ti sei sentito male?- domandò preoccupato all'improvviso e dopo un sospiro come si ci avesse riflettuto a lungo prima di chiedere, iniziando a cuocere un paio di cosce di carne sopra le padelle dopo che ebbe acceso il fornello.
-Non lo so...- borbottai capendo che si riferisse a come fossi piombato a fondo nella piscina; toccandomi la cicatrice al petto nel ripensare a come bruciasse; e lui, forse notandolo, si insospettì.
-E' meglio chiamare Chopper per quella.- affermò deciso, indicandola, ma io negai prendendolo, piano per il braccio e alzando lo sguardo verso di lui.
-Non sono ferito! E' solo la paura che mi ha intrappolato: facendomi credere che faccia male mi ha fatto sprofondare.- sussurrai le ultime frasi, deciso, chinando il capo, ma lo alzai appena avvertì la sua mano sicura adagiarsi contro i miei capelli e sfregarli per incoraggiarmi, senza dire parole, non ce ne era bisogno.
Spense il fornello e mi porse su un grande piatto l'amata scorta di carne. Ridacchiai e iniziai ad abbuffarmi in modo ingordo sedendomi al tavolo, con lui che mi guardava con un ghigno, bevendo birra dal solito boccale.
-Buongiorno, Zoro.- esclamò Perona, arrivando dalla sua stanza con la sua solita risata, bizzarra e anche orecchiabile, per poi osservarmi con una smorfia schifata per via del mio modo di mangiare. -Ciao anche a te...- farfugliò altezzosa, senza riservarmi attenzioni.
-Ciao.- borbottai con la bocca piena.
-Bleh! Come fai a frequentare gente del genere, non lo capisco proprio!- commentò, diretta al fratello che alzò le spalle per poi, fissandola di sottecchi, guardarla prendersi dei salatini.
-Sei di nuovo a dieta?- domandò incredulo.
-E allora? Una signorina non può tenersi in forma?- protestò indignata.
-Ti sei vista, vero? Sei magra.- puntualizzò, venendo beatamente ignorato mentre lei uscì di casa senza dire un'altra parola.
Lo osservai, continuando a masticare a bocca chiusa, divertito e felice di essere con lui, mentre il sottoscritto alzò un sopracciglio.
-Che c'è?- chiese confuso, sedendosi sulla sedia, con le mani sopra al tavolo.
-Niente, ti voglio bene.- esclamai con sufficienza ed un grande sorriso appena finì di mangiare, lasciandolo colpito finché non sbuffò con un ghigno per come fossi sfacciato, o forse per quanto fossi sentimentale.
-Allora, cosa vuoi fare? Ho saputo che ieri sono arrivate le giostre, anche se dubito che siano ape...-
-Giostre?- scattai, alzandomi e sbattendo le mani contro il legno duro del tavolo, facendolo traballare.
Esultando raggiunsi Zoro al suo fianco, che mi guardava stupito. Prendendolo per un braccio e tirandolo verso di me cercai di farlo alzare, ma senza grandi risultati; ero così voglioso di raggiungere la porta, bramoso di andare a vederle che quasi saltellavo dalla gioia, o forse lo stavo già facendo senza rendermene conto. Ero così su di giri, emozionato a pensare che potevo divertirmi per tutto il giorno!
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In love by chance
FanfictionMonkey D. Luffy è un ragazzo di diciannove anni, ma con la testa, troppo, tra le nuvole ed un cuore grande e ricolmo di innocenza. Purtroppo si porta alle spalle un grande segreto e dentro un profondo dolore che continua a tormentarlo senza sosta. ...