Capitolo 8 "Mi tremano le gambe e questo è segno di energia..."

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Quello era il mio ultimo giorno a Roma, il pomeriggio sarei partita.

La mattina iniziai a rifare la valigia, con l'aiuto di Giorgia.

"Non voglio che te ne vada, mi sono divertita molto questi tre giorni" si lamentò lei

Sorrisi.

"Perché non vieni a trovarmi qualche volta a Milano?" proposi allora

Lei annuì.

"Che mi racconti di Michele?" Chiese sorridendo

Sbuffai ridendo.

"Parte con me" dissi

"Si ma dammi qualche gossip" rise

"Ci siami scambiati i numeri di telefono" dissi allora

Lei sorrise maliziosa.

''Smettila" risi

"Qua succederanno cose" rise lei

Scossi la testa divertita.

Il mio telefono vibrò, era una notifica

-Mi aiuti a sistemare l'esplosione che c'è stata nella mia camera d'hotel?

Appena lessi il messaggio di Michele, ridacchiai.

"Cosa ridi?" Mi chiese mia cugina

Le mostrai il messaggio e rise dopo averlo letto.

"Accetta" disse

-Certo

Lui mi mandò la posizione del suo albergo e il numero della camera.

"Ci vediamo dopo Giorgia" la salutai

''Non combinate niente" mi avvertì ridendo

"Tu vedi troppi film" risi scendendo le scale

"Oggi hai il treno vero?" Chiese mio zio

Annuì.

"A che ora?" Chiese poi

"Verso le quattro" risposi

"Sto uscendo, torno per pranzo" dissi uscendo dopo aver preso le chiavi

Fortunatamente l'hotel non era molto distante da dove stavo io, ma la macchina non l'avrei presa lo stesso, per fare due passi ci si impiegava un'ora a Roma.

Entrai nella hall dell'albergo dieci minuti dopo, meno male che c'era l'aria condizionata là dentro.

Salì fino alla sua camera che stava al secondo piano.

Bussai tre volte e due secondi dopo la porta si aprì.

Mi apparve la figura di Michele, indossava solo una maglietta nera e i jeans e stranamente indossava gli occhiali.

"Sto morendo" dissi con il fiatone per il caldo torrido, poi lo abbracciai

Lo sentì ridacchiare.

Appena si staccò, chiuse la porta e io spalancai la bocca vedendo il caos della stanza.

"Mamma mia" sussurrai

Michele rise.

"Te l'avevo detto che era esplosa una bomba" rise

"Michele!" Esclamai indicando il disastro

"Mi serviva una mano'' si giustificò

"E ci credo" risi sedendomi sul letto spostando tutti i vestiti sparsi sul letto

Quei maledetti occhi verdi {Michele Bravi♡}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora