Audrey
L'alto riflettore di colpo acceca e scalda il mio viso.
«You had plenty money 1922»
Intono la canzone cantata da Jessica Rabbit in un film che adoro tutt'ora. Fischi e rumorosi applausi risuonano per tutta la sala.
Il vestito rosso e attillato che indosso brilla come non mai sotto le luci, faccio l'occhiolino al pubblico numeroso che si inizia a scaldare. Sistemo con cura i capelli al lato lanciando un'altra occhiata provocante ai ragazzi che esaminano divertiti ed ammaliati ogni mio movimento.«You let other women make a fool of you»
Cammino a passo deciso ma ancheggiando lentamente sulla pista con ai piedi le mie alte scarpe dal tacco a spillo.
«Why don't you do right, like some other men do?»
Continuo a cantare atteggiandomi, arrivata a fine pista scendo dai grandi gradini, un uomo mi porge una mano per aiutarmi, la afferro delicatamente sorridendo.
Mi avvicino ai ragazzi della prima fila, prima ne sfioro uno, poi ne accarezzo un altro, so che la mia dolce voce e il mio corpo longilineo li stanno facendo impazzire.
È facile leggere le loro espressioni.«Get out of here and get me some money too»
In realtà sono sempre stata una ragazza timida e per niente estroversa, ma lo stile di vita che improvvisamente ho intrapreso senza nemmeno rendermene conto mi ha portato a questo, a fingermi qualcuno che non sono mai stata, una ragazza che ama mettersi in mostra e attrarre l'attenzione su di sé. Mi ci sono dovuta abituare con la forza, e tutt'ora ogni tanto mi capita di sentire quella sensazione di disagio che si prendeva possesso di me le prime volte.
«Get out of here and get me some money too»
Sento uno sguardo in particolare bruciarmi la pelle, mi volto e noto un ragazzo seduto poco lontano, il giacchetto nero gli copre le spalle larghe, i capelli biondi e gli occhi azzurri risaltano sul suo viso pallido. Dopo aver giocato un po' con gli altri provocandoli, mi avvicino a lui che mi osserva dritto nelle pupille lasciando trasparire una scintilla intrigante.
«Why don't you do right?»
Senza pensarci troppo mi siedo sulle sue gambe e mi preparo per l'ultimo verso della canzone, cingo il suo collo, inarco la schiena lasciando cadere la testa indietro ed alzando la gamba completamente spoglia.
«Like some other men...do»
Finisco di cantare, torno su con il capo e guardo maliziosamente il ragazzo dagli occhi glaciali sulla quale sto.
«Generoso.»
Gli sussurro a pochi centimetri dalle sue labbra vellutate mentre afferro i soldi che mi ha offerto.
«Incantevole.»
Risponde accennando un sorriso gentile ed io quasi avvampo arrossendo, sicuramente nessuno mi ha mai detto "incantevole", solo cose molto meno raffinate e spiacevoli.
Mi ha sorpreso.
No, non devo lasciarmi trasportare dalle mie idee immature. Forse è meglio se rimango al mio posto...anche se non ci riesco mai.
Quasi posso già sentire i rimproveri di mia nonna mentre mi ripete la regola numero due all'orecchio, rido al solo pensiero.
Dovrebbero farla santa quella donna.Mi alzo e lancio un'ultima occhiata al ragazzo, sempre lentamente ed in modo elegante me ne vado dietro le tende alla ricerca della mia amica Fiona.
Sfreccio per i lunghi corridoi sbucando di tanto in tanto in qualche stanza finché non la trovo.«C'è un tipo davvero carino.»
La informo appena la incontro trattenendo l'entusiasmo.
«Ma non mi dire chiquitita!»
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Fanfiction[...] «Facciamo un gioco: dovrai chiedere ad una ragazza che ti attira particolarmente il numero di telefono, dovrai flirtare con lei, conoscerla, uscirci insieme eccetera...sul più bello dovrai lasciarla per sempre. Se ci riesci sarai libero.» ♡♡♡ ...