Audrey
Regola numero cinque: ricorda, i sentimenti riesco a renderti la creatura più forte e fragile dell'universo.
Non è successo niente di scandaloso la sera prima.
Dopo avermi seguito fino alla terrazza, Luke mi ha fatto promettere che al cento per cento sarei rimasta lì con lui in sua compagnia tutta la notte, solo così sono riuscita a convincerlo a rimettersi a dormire.
Abbiamo dunque aspettato la mattina, il respiro delle sue labbra sul mio collo mi ha provocato svariati brividi per tutta sera, le sue braccia mi hanno cullato in un sonno non particolarmente tranquillo ma comunque piacevole.Anche la prima parte del giorno l'abbiamo trascorsa insieme a non fare semplicemente niente, arrotolati nel suo letto e con le menti impicciate.
«Prepararti, ti porto in quel posto.»
Annuncia improvvisamente dopo essersi accertato di aver sconfitto la forte sbronza. Lo osservo confusa.
«Ma Luke, non hai bisogno di riposo?»
Insisto mentre le nostre mani rimangono strette ad esaminarsi lentamente.
«Stare qui mi nausea, mi dispiace solo per mia madre.»
Risponde pensieroso e sbuffando leggermente facendo alzare il suo ciuffo biondo e spettinato.
«Ora mi lavo e andiamo.»
Continua, fa come aveva detto alzandosi e scomparendo nel bagno, lasciandomi sola con il rumore dell'acqua in sottofondo. Quando esce è già perfettamente vestito, indossa un dolcevita nero che fa risaltare le spalle grandi e il suo sguardo magnetico, e dei jeans abbastanza chiari con qualche strappo.
«Dove vuoi andare?»
Domando curiosa.
«Se te lo dicessi non sarebbe più una sorpresa.»
Afferma con il suo solito sorrisetto provocante. Luke Hemmings per l'ennesima volta vuole portarmi in un posto sconosciuto, chi l'avrebbe mai detto!
«L'altra volta ti ho meravigliata, ci riuscirò anche questa.»
Ha ragione, quando mi ha portata a vedere il tramonto ha fatto un gesto davvero dolce, romantico, mi ha davvero stupita.
Il ragazzo alto nemmeno saluta quando meccanicamente sbatte la porta di casa. Lo seguo silenziosa fino alla macchina che ormai conosco fin troppo bene, mette in moto e qualche canzone più tardi ci ritroviamo al ponte di qualche giorno prima.
«Vieni qui.»
Sussulto non appena sfiora le mie dita indicando un luogo poco distante.
Seguo la sua visione fino a leggere strizzando lievemente gli occhi un cartello, ci troviamo al "Golden Gate Park".«Visto che ti piace il Giappone ho pensato di portarti a vedere i giardini giapponesi, ho fatto qualche ricerca.»
Mi fa un occhiolino ammiccante ed apre lo sportello dell'auto, cammina verso il lato opposto spalancando gentilmente anche il mio permettendomi di scendere.
«È una cosa davvero carina, non ci sono mai stata.»
Commento colta alla sprovvista.
«Vedi, ho bisogno di un po' di pace e silenzio...e di te.»
Alzo il volto inarcando le sopracciglia, ma Luke guarda davanti a sè.
«Mi fai uno strano effetto tu.»
I suoi occhi si abbassano osservandomi profondamente per qualche secondo. Sento come un nodo alla gola.
«Modestamente.»
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Fanfiction[...] «Facciamo un gioco: dovrai chiedere ad una ragazza che ti attira particolarmente il numero di telefono, dovrai flirtare con lei, conoscerla, uscirci insieme eccetera...sul più bello dovrai lasciarla per sempre. Se ci riesci sarai libero.» ♡♡♡ ...