11- Vedremo

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Audrey

«Ti riaccompagno a casa?»

Domanda Luke mentre leggermente preoccupato mi osserva biascicare e ciondolare, completamente incapace nel mantenere l'equilibro.

«Vorrei che ci rimanessi anche a casa mia.»

Ormai non ho più il controllo delle mie parole, riesco a mala pena a vedere di sbieco Calum che soccorre Fiona per poi tornare a osservare il biondo, la luna si riflette nei suoi occhi.

«Wow, ti piaccio così tanto?»

Chiede con un tono quasi allarmato.

«No, in realtà non credo, è più l'alcol che ho in circolazione che mi ha fatto riaccendere gli ormoni...»

Percepisco una vampata di caldo quando inizio a pensare a me e lui nudi nella mia camera.

«Mi sento libera come prima, libera e sexy baby!»

Alzo lentamente le braccia e muovo le anche,
Luke sorride gentilmente, posa le mani sulle mie spalle e accuccia le testa per arrivare alla mia altezza.

«Ti bacerei volentieri ma ho paura che domani mi uccideresti.»
«Provaci e poi vedremo...»

Sussurro chiudendo gli occhi e portando il mio volto pericolosamente in avanti.
Poi non ricordo più nulla.

«Cazzo!»

Spalanco gli occhi e tiro su la schiena come se qualcuno mi avesse dato la scossa. Mi guardo intorno, non so assolutamente dove diavolo mi trovi e come ci sia finita qui, in più la mia testa sembra sul punto di esplodere.

Sono in una camera da letto dalle pareti color giallo chiaro, ci sono vari poster di donne seminude attaccati in giro e un piacevole profumo di lenzuola appena pulite.

«Cazzo, cazzo, cazzo.»

Continuo imprecando ad agitarmi leggermente nel panico, poi do un'occhiata sotto le coperte, ok, i vestiti ancora li ho addosso. Cosa è successo?
Sbianco ulteriormente quando vedo Calum allegro entrare nella stanza seguito da un cagnolino. Non sono andata a letto con il quasi-fidanzato della mia migliore amica, vero? Ti prego dimmi di no.

«È adorabile.»

Dico accarezzando il cane che il ragazzo mi ha avvicinato sorridendo.

«Vero? L'ho trovato qui fuori un po' di tempo fa, come si può abbandonare un amore del genere?!»

Preme la fronte contro quella dell'animale il quale scodinzola lasciandogli una leccata sul naso, una scena tenerissima.
Subito dopo lo posa a terra e si mette seduto al mio fianco.

«Come sono finita qui?»

Gli domando esasperata, è tutto un po' confuso, ricordo solo qualche immagine vaga e non importante, come io che sbatto il braccio precipitando disastrosamente a terra.

«Ti ci abbiamo portato io e Luke, eri in condizioni pessime, lasciatelo dire.»

Afferma ridacchiando mentre io vorrei solo sprofondare.

«Tu dove hai dormito?»
«Davvero non ricordi la nostra focosa notte di passione?»

Rimango ad osservarlo sgranando gli occhi e con un'improvvisa ansia agghiacciante.

«Scherzo, nel divano in soggiorno.»

Tiro un lungo sospiro di sollievo e allo stesso tempo inizio a scusarmi ripetutamente.

«Lui dov'è?»

Domando curiosa a Calum dopo aver ricordato un mezzo episodio avvenuto la sera prima con l'amico.

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