Pęňşīęřį čøņťįňųî

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"Ho dimenticato di darti i libri, domani te li porto subito così non rischiamo di nuovo"
Giusto, i libri...ovviamente me ne sono dimenticata anche io.

Che poi me lo aveva ricordato poco prima, ma a quanto pare non fa differenza, ho e avrò sempre la memoria di un cricieto.

Rispondo al messaggio di Johnny con un semplice ok , esco dalla chat e lascio cadere il telefono dalle mie mani sul materasso dove sono stesa come una balena spiaggiata.

Mi mancheranno questi miei momenti "relax", così come i momenti "gelato" o i momenti "usciamo che non abbiamo niente da fare", eppure non ricordavo l'inizio della scuola così traumatico.

Fisso il soffitto bianco ragionando sul valore della vita, ma quando mi accorgo di poter letteralmente cadere in depressione, prendo il telefono e mi appoggio allo schienale del letto, evitandomi di ricordare i bei giorni passati.
Comincio a vagare senza meta in tutte le app e le cartelle possibili e immaginabili e quando apro facebook per vedere le poche notifiche illuminate dalla lucina blu, mi si accende la lampadina.
Entro nel file che ho scaricato per controllare i miei orari di musica e controllo i nomi di tutti i professori di strumento.
Mi ci vogliono pochi secondi per trovare l'intruso: di tutti quanti c'è solo un nome che non ho mai sentito ed è quello del professore di sassofono.
Copio il cognome su facebook affiancato dalla parola "sassofono" e spero in qualche risultato positivo.
Proprio come programmato, mi appaiono migliaia di post con il nome completo,lo copio e mi ritrovo d'avanti migliaia di profili, apro il primo ed...è lui.
Si chiama killian, ha 35 anni e abita proprio nei pressi della scuola.
Mando uno screen alle mie amiche e mi vanto delle mie naturali capacità da stalker.
"L'HO TROVATO. CIOÈ NON POTETE CAPIRE CHE GIRO HO FATTO MA ALLA FINE L'HO TROVATO. È LUI. ERA BRUTTISSIMO CON I CAPELLI CORTI. COME HA POTUTO PORTARLI IN QUELLO STATO? CHE SCHIFO"
e già, ma a quanto pare ora è un Dio greco.
La prima a rispondere è Margie che scrive: chi è?
Come può essere sempre tra le nuvole  ma allo stesso tempo più attenta di me non lo capirò mai.
"Il nuovo professore. Insegna sassofono"
"Ah ok"
Quanto entusiasmo.
"Imparerò a suonare il sax"
La seconda a rispondere è Georgia.
"Perchè imparerai a suonare il sax se lui insegna sassofono?"
Capisco che magari sono già le 7 di sera, è il primo giorno di scuola, ci siamo alzate presto e siamo tutte stanche, ma Dio mio che si sono bevute?
"Georgia, sassofono, saxofono, sax. Sono la stessa cosa" mi sembra quasi di aver cognugato un verbo in latino...
"Ah si, è vero"
Ma come "è vero"? Se non lo sai perchè dici "è vero"? PERCHÈ?.
Mi rifiuto di leggere altri messaggi e abbandono il telefono sul comodino
Il giorno dopo a scuola sembrano improvvisamente ricordarsi tutte del nuovo professore.
"Ma come hai fatto a trovarlo?" Mi chiede Megan attirando l'attenzione delle altre, anche quella di Giusy, una ragazza seduta d'avanti.
Sorrido con l'angolo della bocca alzando e abbassando il sopracciglio, solo io ho avuto l'idea di stalkerarlo? Andiamo, un po' di ingegno.
In tanto, mentre provavo a spiegare a tutte con estrema serietà passaggio per passaggio il mio procedimento, il professore della prima ora entra in classe, si siede alla cattedra e ci lascia parlare aspettando il suono della campanella.
"Ma quanti anni ha?" Mi chiede Caylay una volta finito di spiegare
"35"
"Ma è giovanissimo" interviene Giusy, che quando ho cominciato a parlare ha portato la sedia vicino a noi e si è aggiunta alla cerchia.
Ci voltiamo verso la cattedra quando sentiamo il professore parlare da solo, ma appena alzo lo sguardo mi accorgo che il diretto interessato ora è proprio in classe d'avanti a noi.
"Ma quando è entrato?" Mi sussurra all'orecchio margie forse più preoccupata di me, molto probabilmente sta pensando quello che penso anche io: "ci avrà sentite?"
Non distolgo lo sguardo da lui fin quando non lo vedo voltarsi e andare via, ma rimango comunque a fissare la porta quando ci scompare dietro.
"Certo che è bono" dice Caylay facendo ridere le altre, mentre io sembro come in trans.
Avrò fatto un'altra figura di merda? Non lo saprà nessuno.
"Vedo che vi interessa" ride il professore dalla cattedra "tranquille, sarà con noi nelle 3 ore di musica d'insieme" aggiunge sorridendoci prima di tornare a scrivere al computer.
Ma come fanno a ridere? Ci ha sgamate...
Ancora una volta io e margie ci lanciamo un'occhiata stranita e al suono della campanella torniamo ai nostri posti ancora mezze confuse.
Quando l'ora finisce e comincia quella di religione, ormai so che non resterò attenta per più di 10 minuti e comincio a fissare la professoressa vagando con la mente ovunque tranne che in classe.
Ovviamente il tema preferito di questi giorni lo sapete già.
Mi è successo di nuovo di avere un prof carino com'è successo quest'anno e diciamo che non è finita nel migliore dei modi.
Era il mio prof di violoncello e il ragazzo che veniva a lezione con me (e che ancora ora è nella mia classe) se ne accorse, non so come ma se ne accorse.
Sono destinata a fallire in queste cose, non posso neanche pensare che un ragazzo è carino che subito lo viene a scoprire mezzo mondo, proprio come in primo quando il migliore amico del ragazzo che mi piaceva lo urlò praticamente a tutta la classe.
Fortuna che c'era un chiasso tremendo e in pochi lo sentirono, poi alla fine chi aveva sentito se ne dimenticò anche...
"Cass? Ma secondo te è bello?" Mi chiede Caylay
Annuisco senza neanche guardarla mentre nella mia mente torna l'immagine del prof poggiato alla porta della classe.
"Come si? Ma poi saremmo tutti uguali, i modelli che ci fanno vedere in tv sono sbagliati."
"Che?" Chiedo quando mi toglie la matita di mano per pasticciare sul banco
Modelli? Tv? Ma di cosa stiamo parlando?
Occupata a disegnare Caylay non si accorge della mia confusione e ancora una volta la passo liscia, è la seconda volta che mi perdo nei pensieri e non mi accorgo che qualcuno mi sta parlando, fortuna che mi ero promessa di cominciarlo bene quest'anno scolastico.
La campanera suona indicando la fine della seconda ora e io corro in bagno a rinfrescarmi prima di conoscere la nuova professoressa di italiano, sarà un duro colpo, me lo sento.

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