Šhēvøň

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Alla fine la lezione con il prof non è stata poi così male.
A parte le nostre divergenze in ambito musicale, ma posso chiudere un occhio...per ora.
"Aspetta ti do un passaggio"
Ah no, non se ne parla.
"Non c'è bisogno, mi hanno accettato il permesso per uscire prima"
E che sia chiaro, non accetterò mai più passaggi da nessun professore.
"Ma piove"
Vorrà dire che aprirò l'ombrello
"Se è per il fatto della moto puoi stare tranquilla, oggi ho la macchina non volevo rischiare di rimanere sotto un acquazzone."
Ok, ora spiegatemi come è giunto a questa conclusione. Sono sembrata veramente così terrorizzata l'altra volta?
"No davvero, non voglio disturbare"
"Ma non disturbi, solo un secondo" prende al volo la sua giacca, il cellulare che aveva poggiato sulla cattedra e mi raggiunge non dandomi possibilità di scelta.
"Ma se andiamo in macchina ci mettiamo molto meno"
"Vorrà dire che aspetteremo al caldo che arrivi il pullman."
Mi spinge delicatamente fuori dalla classe e chiude la porta alle sue spalle.
Affetta da una sindrome violenta e inaspettata di mutismo selettivo resto in silenzio fino al parcheggio.
"Il tuo secondo strumento è percussioni giusto? Cosa ti piace di più ? batteria o violoncello?"
"Di solito non rispondo mai a questa domanda"
"Certo che sono 2 strumenti opposti, dicono tanto di te"
No basta fare filosofia, mi bastano quelle 2 misere ore a settimana.
"Il primo anno facevo arpa"
"Arpa? Veramente?"
Annuisco
"L'arpa è uno degli strumenti più belli"
"Ho chiesto di cambiare perchè non mi piaceva"
Opss
"A già, dimenticavo i tuoi gusti in ambito di musica" ride
Si, molto divertente.
Intanto la pioggia picchia sul parabrezza più forte che mai e il rumore dei tuoni minaccia di peggiorare la situazione.
"Sta arrivando il diluvio universale" ironizza il professore
Molto probabilmente voleva solo interrompere il silenzio che si stava creando e io gli do una mano.
"Appena uscirò dalla macchina mi bagnerò comunque dalla testa ai piedi" avrei dovuto chiedere a mia madre di venirmi a prendere direttamente da scuola.
"La stazione era dall'altra parte"
"Se ti lascio quì arriverai veramente a casa bagnata fradicia, dato che ci sono ti porto direttamente alla fermata"
Ma com chi sono finita? Con un angelo?
Come previsto, nonostante il giro enorme che abbiamo fatto per attraversare i binari e arrivare dall'altra parte del paese, è ancora troppo presto e sono costretta a soffrire ancora per qualche minuto.
Anche se non è poi così terribile essere quì ora, solo al pensiero di dover essere sotto quella pioggia mi sarei fatta accompagnare anche se avrei dovuto sopportare quella schizzata della professoressa di arte.
"Quanto ci mettete per arrivare a walnuts?"
"Dipende dall'autista, ma come minimo mezz'ora"
"È bello lontano"
e lo so...
Comunque a quest'ora il pullman dovrebbe essere già quì, non è una novità che faccia ritardo proprio quando non deve.
Proprio quando si stava ricreando il silenzio di qualche minuto fa, il mio telefono comincia a squillare.
Non avrei mai dovuto impostare la suoneria che parte dal ritornello.
"Certo che le parole sono molto sensate"
Cosa c'è di male nella frase "eih bionda, beato chi ti sposa?"... ok...tutto.
Lascio perdere e apro la chiamata senza neanche vedere chi mi chiama.
"Pronto?"
"Cassidy sono Shevon, il pullman è già passato?"
"No, è in ritardo"
"Quindi dove sei? Non ti ho vista e ho pensato che te ne fossi andata"
"No sono...sono in macchina, ho trovato un passaggio"
"La audi nera?"
"Si"
E 2 secondi dopo qualcuno bussa al finestrino, è lei.
Il professore abbassa il finestrino e la lascia entrare.
"Salta dentro o ti prenderai un malanno" com'è premuroso...no ok.
"Prof mi sta salvando la vita" dice entrando.
"Mi stavo bagnando tutta...non in quel senso eh" ride
Solo lei ovviamente...
"Poi fa un freddo tremendo e io non resisto alle basse temperature, il mio corpo è debole. Poi quel cazzo di pullman è in ritardo e questa stronza se ne sta al caldo a chiacchierare in compagina"
Come scusa?
"E che compagnia..." aggiunge
Io non la conosco.
Il prof se la ride sotto i baffi vedendomi coprirmi la faccia con la mano per la vergogna, ma veramente non ce la faccio... a volte Shevon è anche più intrattabile di Georgia.
Fortunatamente il pullman arriva meno di 5 minuti dopo e finalmente posso dare lo stop alle figure di merda (almeno per oggi).
"Grazie prof, buona serata ci vediamo domani" saluta lei, esce dalla macchina e si fionda verso il pullman
"Grazie per il passaggio"
"Certo che è proprio strana la tua amica"
"Non è mia amica"
"Giusto" ride
"Ora vai o perderai il pullman" dice sorridendomi e quando sto per andarmene grida un "prego"
È in ritardo ma è comunque accettabile.
Appena mi siedo al mio solito posto Shevon mi si avvicina.
"Ma quanto cazzo è bono?"
No basta.
"Già"
"Beata te che ci sei stata tutto quel tempo insieme, io ho lezione giovedì"
E non voglio neanche immaginare cosa combinerai, dopotutto la conoscono tutti la tua reputazione.
Shevon ha ben 2 anni in meno rispetto a me, il suo carattere e il suo modo di pensare è praticamente opposto al mio e il suo ultimo ragazzo aveva ben 40 anni.
Inutile dire che ormai non è più vergine da quando facevamo le medie.
Quindi mi sembra quasi ovvio che ci proverà con il prof, fossi in lei ci proverei anche io.
Ma sapete il colmo qual'è? Che l'anno scorso le piaceva elijah.
Aveva fatto in tutti i modi per farglielo sapere, voleva a tutti i costi che ne fosse al corrente per rendere le cose più facili, era sicura che lui le sarebbe caduto ai piedi come tutti gli altri.
E invece no.
Per quanto anche elijah a volte possa essere stupido, di lei mi ha subito detto che non gli importava per niente, che era una che se la faceva con tutti e che nonostante fosse carina il carattere è quello che conta.
Sarà che aveva notato la mia gelosia, ma almeno questa è una delle poche cose intelligenti che dice di solito.
E mentre parli del diavolo spuntano le corna.




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