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Płåyłıst

Dopo una domenica mattina passata a dormire e una domenica pomeriggio passata sul divano, la cosa più traumatica è rendersi conto di essere in un pullman diretto a scuola.
Ma dopo il trauma arriva la rabbia nel dover vivere più ore in quello stupido ospizio che a casa nostra e poi c'è l'accettazione che ci riduce a povere anime tristi e depresse che aspettano l'arrivo del nuovo professore di matematica.
Oggi è lunedì e non potevamo che avere 2 ore consecutive di matematica seguite da un'ora di storia, una di inglese e una di tecnologie musicali.
GRAZIE GESÙ PER QUELLO CHE CI DAI.
"Cass, c'è il prof di palestra fuori che ti cerca" mi avvisa Caylay tornando dal bagno
E allora? Non può venire quì?
Infatti entra in classe urlando il mio nome.
"Sono io" dico alzandomi e andandogli in contro. È incredibile come in 4 anni non abbia ancora imparato tutti i nostri nomi.
"Il professore di violoncello non è ancora arrivato"
Beh.
Mi fissa come che dovessi rispondergli chissà come e torna a leggere gli appunti sul suo foglio
"Ah ecco cosa dovevo dirti, fin quando non sarà nominato avrai un' ora di potenziamento con il professor Clark"
"E chi è?"
"Come chi è, il nuovo professore di sassofono, quello che fa la compresenza in orchestra"
"Ah"
Eh?
"Quindi oggi pomeriggio, all'1 in 3^AL"
Annuisco e cammino verso il mio banco senza neanche accorgermene.
Ripeto.
Eh?
"Vengo con te" dice Margie, ma ci metto un po a capire chi ha parlato e il senso delle sue parole.
Ripeto.
Eh?
"No vabbè" Megan
Ripeto.
Eh?
"Perchè state in cerchio stile cerchia satanica?" Chiede Georgia avvicinandosi a noi ancora con lo zaino in spalla, dev'essere appena arrivata.
Ma ripeto.
Eh?
"Segliatela dal trauma" ride Caylay mentre Alex (uno degli amici di Elijah) si avvicina a noi.
"Mmmh e che dovete fare tu e il professore dopo?"
Fottiti.
"È traumatizzata" vedo una mano di Caylay fare su e giù d'avanti agli occhi nel vano tentativo di portarmi alla realtà, ma ripeto.
Eh?
"Cassidy Evans, dacci segli di vita" continua Caylay, ma solo quando mi urla nell'orecchio "terra chiama Cass" urlo evitando di imprecare
"L'orecchio"
"Almeno ti sei svegliata" ride
E certo.
"Ma avete capito?" Chiedo "io...lui...soli...a lezione...oggi...aiuto."
"E madonna, che sarà mai"
"È."
"Cosa sta succedendo quì?" intanto la classe si è quasi riempita e Elijah viene verso di noi sentendosi evidentemente attratto dalla mia evidentemente evidente vergogna.
"Cassidy ha lezione con il professore di sax"
"Seee"
"Eeeeh."
"Eh beh? Tanto ti piace?"
È questo il punto. Ma quanto possono essere stupidi i maschi?
Continua a fissarmi confuso tanto quanto me nell'ora d'inglese, almeno fin quando non mi si fionda contro provando a tirarmi il solito pizzicotto sulla guancia. Sembra essere diventato un rituale.
"No"
"E dai" ride abbracciandomi per riuscire a bloccarmi.
Incredibile quanto per lui tutto questo possa sembrare normale, eppure per me non è lo stesso.
Si, un abbraccio si da anche ad un amico ma con lui è diverso, è sempre stato diverso, ma forse sono veramente io che mi fisso troppo.
"Buongiorno" un uomo vestito semplicemente con jeans e t-shirt abbastanza stretta da far notare la pancia da cinquantenne, entra con dei libri in mano e va a posarli sulla cattedra.
"Sono il vostro nuovo professore" dice sorridendoci mentre scrive il suo nome sulla lavagna.
Giuro che quando va via cancello e ci scrivo "Alarik Saltzman"

5 ore dopo la mia voglia di tornare a casa a dormire è al 99,99%.
"Vi prego, una di voi rimanga con me se vuole rivedermi in futuro" piagnucolo.
Solo ora mi sto veramente rendendo conto di quello che potrebbe succedere nella prossima ora.
Se sono riuscita a fare una figura di merda ogni volta che ho incontrato quel professore, allora quante ne farò un'intera ora?
"Cass, dai che lo sappiano che non vedi l'ora" ride Megan.
Ma cosa.
Intanto la campanella suona indicando la fine della mia vita e metre tutti scivolano via sotto i miei occhi, io rimango immobile a fissare la porta della classe.
Dove cazzo è la 3AL.
prima che suoni anvora la campanella che indica l'inizio delle lezioni pomeridiane, mi fiondo nel corridoio e pazientemente comincio a girarmi tutte le classi dell'istituto.
Molto intelligente come cosa dato che potevo semplicemente andare in segreteria dove sarebbe arrivato il professore.
Ma no, cambio corridoio e dopo altre 2 classi vedo la scritta 3AM con sotto infisso l'orario delle lezioni di sax.
"Cosa ci fai fuori dalla porta? Potevi aspettarmi dentro" la voce del professore abbastanza vicino da far scattare il mio allarme interiore mi fa sobbalzare.
"Io..no...cioè...sono appena arrivata"
Annuisce sorridendo mostrandomi gli zigomi e mi lascia entrare prima di lui.
"Quindi staremo insieme fin quando non arriva il tuo professore, violoncello giusto?" Chiede
Mi limito ad annuire e strascico la sedia dietro il banco più vicino alla cattedra.
Mi siedo e aspetto che si sieda al suo posto, ma lui lascia cadere la borsa, poggia delicatamente lo strumento e si posiziona in piedi, contro la cattedra, a braccia incrociate e proprio di fronte a me.
"Io non ho idea di come funzioni il violoncello, quindi non saprei cosa dirti...ti va se parliamo un po' di musica in generale? Mi sono sempre chiesto se voi violinisti e violoncellisti invece delle canzoni degli one direction sul cellulare avete tutte le sinfonie di Mozart e Beethoven" ride
Ha, ma che simpatico.
"Io nom ascolto musica classica" diretta e coincisa.
Avrei voluto ridere per la sua faccia stranita ma ce la metto tutta per sembrare normale almeno per altri 2 minuti.
"Ah...questa non me l'aspettavo" sorride.
"Quindi cosa ascolti?"
"Di tutto...ho una mentalità molto aperta"
"Ti do il permesso di accendere il telefono e mostrarmi la tua playlist, io nel frattempo apro il registro elettronico" dice andando finalmente dietro la cattedra. Mi sentivo quasi schiacciata dalla sua ombra...
E ma ora arrivano i problemi seri.
La mia playlist è stupida.
Ho sempre odiato far sentire agli altri le mie canzoni, non tanto per chi le canta ( invece si) ma anche perchè le mie canzoni sono mie e basta...non lo so, fanno parte di me, sono personali.
Comincio a girovagare tra le 1000 canzoni alla ricerca di qualcosa di carino e alla fine mi decido e scelgo ed sheeran, in fondo piace a molti.
"Allora li ascolti veramente gli one direction" ride.
Giro lo schermo del telefono appena mi accordo che ora è dietro di me, ma come ci è arrivato quì?
"Io...no...cioè...no...prima...ora no" provo a dire.
Mi sa che quest'ora andrà avanti così, fino alla fine il prof penserà che sono una balbuziente.
"Okok, quindi ora cosa ascolti?"
"Tante cose diverse"
"Ad esempio?"
O madonna.
"Ed sheeran?"
"Mh...poi?"
"Demi lovato?"
"Cantanti italiani?"
Ok ho capito, non ho scampo
"Tiz...fr...." sussuro
"Che?"
"Tz..r..."
"Non ho capito"
"Tiziano ferro" sbuffo.
"Che depressione" ride "non so se è peggio lui o la musica classica"
Cosa hanno appena sentito le mie orecchie.
Stavo per urlagli contro quando il mio telefono comincia a squillarmi in mano.
Si, è la mia suoneria è da cambiare urgentemente.
"E questa?" Chiede "che canzone è?"
Lo so che ti fa schifo, è inutile che provi a farmelo intuire.
Non rispondo e chiudo la chiamata.
Anche se è vero, è un po' stupida come canzone, ma Ermal che dice "Eyh bionda" è il top.
Il bello è che prima di conoscere il prof il suo nome non era neanche nel mio vocabolario.
"Chi è che canta?"
Il tuo sosia.
"Ermal Meta" annuisce e continua a fissarmi
"Credo di aver capito il tuo stile"
Ma se ti ho detto che io ascolto di tutto.
Non faccio in tempo a ribattere che il telefono mi squilla ancora.
Non ho avvisato mia madre che tornerò alle 2.
Chiudo di nuovo la chiamata e le invio un messaggio.
"Qualche altro cantante strappalacrime?" Continua
Ma lo sta facendo apposta a farmi irritare o gli viene naturale?
Faccio cenno di no e lascio finalmente il cellulare.
"Allora la prossima volta ti porto io qualcosa di meglio" no grazie.

SPAZIO AUTRICE

CHE ANTIPATIA.