Dura realtà

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ARMIN'S POV
-Qualcuno venga ad aiutarmi!- grido mentre sono in piedi su una piccola scala, mentre cerco di attaccare l' estremità di un festone alla parete, stando sulle punte. Sento delle mani a dir poco enormi afferrarmi i fianchi e sollevarmi abbastanza per appendere il festone. Mi volto e vedo che Reiner mi ha appena sollevato. -Ah... G-Grazie Reiner, puoi lasciarmi o-ora...!- dico, dopo aver appeso il festone al muro. Reiner ghigna e mi lascia a terra tranquillamente. -Bel lavoro Armin! Se ti serve altro, chiedi pure!- dice con aria soddisfatta. La sua presa mi ha fatto uno strano effetto. Spero che non l' abbia fatto apposta... -Qualcuno ha visto Jean?- chiedo alle persone presenti nel salotto.-
-Io li ho visti in cortile pochi minuti fa.- dice Annie.
-Ma prima ci sono stato io, e non li ho visti!-
-Eren non gridare, mi infastidisci...-
-Sei sempre lunatica tu!- No, non posso crederci... Eren, perché ti diverte così tanto infastidire chi ti può spaccare la faccia in due secondi? -Annie, n-non far male ad Eren, ti prego...-
-Ha iniziato lui, Armin.-
-Tu te la vai a cercare, non posso farci nulla!- Eren si diverte a fare il deficente... Prima che Annie gli tiri un pugno, mi metto in mezzo ai due. Li separo ridendo nervosamente, e Annie se ne va. -Eren, che problemi hai? Sai che Annie è molto più forte di te!-
-E allora? Non mi importa, alla fine voglio solo cha la smetta di fare la stronza!-
-Come mi hai chiamato, testa di cazzo che non sei altro?- Annie torna da me ed Eren con aria arrabbiata. A-Aiuto...
-Devi smetterla di fare così!- dice Eren...
-La smetteró quando il tuo cervello, a quanto pare inesistente, riuscirà a risolvere le equazioni di matematica della professoressa Hanji...-
-MI STAI DANDO DEL RITARDATO?!- Eren, ti ho voluto bene...
-No, stavo sottolineando il fatto che lo fossi... Ritardato.-
Finirà male...

Nel frattempo...


-...Marco? Che c'è?-
-Jean, devo dirti una cosa molto importante per me... V-Vedi, io...-

Distrutto. Quell' attimo cosí inportante e decisivo, distrutto dalla suoneria del cellulare di Marco. Marco prese il cellulare dalla tasca e si mise a leggere un messaggio arrivato da suo padre. Jean lo guardava stando immobile. La tensione gli stava impedendo di muoversi, ed era sul punto di prendere il telefono a Marco e lanciarlo nella piscina. Marco mise a posto il cellulare, per poi guardare Jean nuovamente.

-Allora? Che volevi dirmi?-
-Ehm... io... io mi trasferisco, Jean.-

Di nuovo silenzio. L' unica differenza, fu che questo venne interrotto da un lieve urlo di rabbia di Jean, che alzandosi in piedi, aveva assunto uno sguardo totalmene differente da quello precedente. Sembrava deluso e anche arrabbiato... ma nonostante questo, tentò di mantenere la calma.

-Ah... H-Ho capito... beh, avresti potuto dirmelo senza troppi giri di parole...-
-G-Già... mi dispiace...- disse Marco, alzandosi in piedi. Non poteva dire a Jean di aver saputo del proprio trasferimento con il messaggio di poco fa.

JEAN'S POV
Beh... almeno, adesso so che cosa voleva dirmi... Lo ammetto, questa notizia cosí improvvisa mi ha davvero fatto male... Nonostante ci siamo conosciuti da poco, mi sono già affezionato molto a lui...

-Lo hai già detto a tutti? Quando partirai?-
-Me ne andrò dopodomani... e non l' ho ancora detto a nessuno...- dice, sospirando. A quel punto, gli metto una mano sulla spalla e gli mostro un leggero sorriso. -Ti va di dirglielo ora?- Chiedo. Marco annuisce con un' aria triste, e insieme, ci dirigiamo verso il salotto dove sono tutti. In poco tempo, ci saltano addosso quasi tutti, contenti di vederci lí con loro. In effetti, solo ora mi accorgo che la festa é entrata nel vivo da parecchio.
-Ehm... R-Ragazzi, io dovrei dirvi una cosa...- dice Marco con un filo di voce. Nessuno lo sente, probabilmente per la musica troppo alta, perciò vado ad abbassare il volume. -Jean, che fai? Se non ti piaceva la canzone, bastava dirlo!- controbatte Sasha.
-Appunto! Rimetti la musica!-
-Lo farò dopo che Marco avrà finito di fare un annuncio.- rispondo a Connie, con tono deciso e fermo. Tutti si voltano verso Marco, e prima che chiunque possa dire qualcosa, Marco abbassa la testa per poi dire:-Io mi trasferisco ad Elmiha...-
L' aria festosa che fino a poco fa riempiva la stanza, era misteriosamente sparita. Fra tutti i presenti, c'era chi guardava Marco con tristezza, chi faticava a crederci, e chi cercava di ignorare Marco. Alcuni cercano anche di andarsene in silenzio... No, devono restare qui. Mi avvicino a Marco e gli metto nuovamente la mano sulla spalla, rivolgendo lo sguardo a tutti. -Sentite, nonostante io sia qui da poco, non posso dire di non essermi affezionato a Marco. Gli voglio bene esattamente come voi, e il sapere che si trasferirà di certo non mi fa piacere... Peró non vedo perchè buttarsi a terra ora! Godiamoci gli ultimi giorni che passeremo con lui, va bebe?- chiedo, cercando uno sguardo di approvazione da parte di qualcuno.

ARMIN'S POV
-J-JEAN HA RAGIONE!- grido, raggiungendo sia Jean che Marco. Mi metto accanto a Jean e guardo tutti negli occhi:-Noi vogliamo bene a Marco, perciò dimostriamoglielo stando con lui fino alla fine!- dico. Jean sorride, e un' altra voce si aggiunge al loro coro. -Fino alla fine? Marco non sta di certo morendo!- dice Eren fra qualche risata, mettendosi accanto a Marco. Tutti noi stiamo aspettando le urla di approvazione di tutti, fino a quando non si sente Christa gridare un forte "TI VOGLIAMO BENE, MARCO!", mentre alza il pugno verso il soffitto. Ymir fa lo stesso pochi secondi dopo, gridando a Connie di riaccendere la musica. Connie esegue, e Marco fissa tutti gli sguardi puntati su di lui. Noto che ha gli occhi lucidi, così gli sorrido insieme a Jean ed Eren. Marco ci guarda di nuovo, e sorride cercando di non piangere... Sono davvero contento per lui, il discorso di Jean ha commosso sia Marco che me! Vedere Marco cosí contento mi fa stare bene, spero che in questi ultimi giorni ci si possa divertire...! Berthold e Reiner arrivano come sue furie e prendono Marco a forza, per poi portarlo a parlare con loro lontano da me e Jean.

JEAN'S POV
Armin si volta verso di me e sorride inclinando la testa.
-Sapevo che non eri rude come volevi apparire!- dice. Io volgo lo sguardo da tutt' altra parte, arrossendo leggermente per il commento di Armin. -Ormai ci sono arrivato, sai?-
-A cosa? Che sei un melone impertinente?-
-M-Melone?! Jean, io mi ero riferito al fatto che tu non sei davvero quello che vuoi che la gente veda! Insomma... Semplicemente, ti piace farti vedere come quello che non sei...!- dice. -Come mai non sapevo che fossi un filosofo, Armin?- dico sarcasticamente. -Divertente... Comunque, in poche parole... Tranquillo, a me va bene che tu faccia così!- Non credo di capirlo... -Che intendi?-
-Beh... Fa sempre e comunque parte del tuo carattere! Perciò mi va bene, non preoccuparti! Sei un bravo ragazzo!- conclude. Non so perché, ma le parole di Armin mi fanno stare bene con me stesso... mi fanno sentire tranquillo. Lo guardo e sorrido ancora, spero che Armin non noti che sono leggermente arrossito...

ARMIN'S POV
-Allora... andiamo a divertirci con tutti gli altri?- chiedo. Jean annuisce e si avvia verso il gruppo di ragazzi che parla con Marco, io lo raggiungo poco dopo. Da quel momento, ha inizio la vera festa! Reiner ci parla con tono entusiata dei vari giochi organizzati, dal torneo di freccette alla sfida delle bottiglie di soda agitate. Tutti insieme, passiamo una serata indimenticabile, piena di risate e divertimento, la più bella festa della mia vita!

BONUS: ALLA FESTA!
ECCO A VOI ALCUNE SFIDE CHE SONO STATE ESEGUITE(...?) DURANTE LA FESTA, RIASSUNTE IN MODO ABBASTANZA SCHIFIDO, CHIEDO SCUSA ^^"

TORNEO DELLA SODA
Due sfidanti, devono scuotere la bottiglia di soda il più possibile per 40 secondi, poi la poggiano a terra e vedono quale altezza raggiunge la schiuma che esce da fuori dalla bottiglia. La fontana(?) Più alta vincerà!

SFIDANTI: JEAN ED EREN

Jean: Rassegnati Eren, ho già vinto! *scuote la bottiglia con forza*
Eren: TACI, JEAN! VEDRAI CHE CE LA FARÒ! *agita agita*
Armin: 39... 40! Poggiate le bottiglie e vediamo il risultato!

Jean ed Eren posano la bottiglia a terra

Eren: Pronto a perdere, Jean?!
Jean: E tu?!
Sasha: TOGLIETE I TAPPI DALLA VOSTRA BOTTIGLIAH!

Eren toglie il tappo e il getto di schiuma parte. Jean fa lo stesso, ma la schiuma lo prende in piena faccia e lo bagna da testa a piedi.

Eren: AHAHAHAHA!
Jean: CHE TI RIDI?! VIENI QUI CHE TI AMMAZZO!
Eren: FATTI SOTTO!

Eren molla la presa dalla propria bottiglia, e questa si sbilancia, iniziando a volare per il giardino di Reiner. Si ferma solo dopo aver preso in pieno le parti basse di Armin.

Eren: A-ARMIN! SCUSA, NON VOLEVO!
Jean: EREN, SEI UNA TESTA DI CAZZO!
Marco: *non ha smesso di ridere da quando Jean é stato colpito dal getto*

Fin troppo diversi [Jean×Armin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora