Mi ami o no?

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JEAN'S POV
Armin sta dormendo sul divano, appoggiato al mio petto. Le lacrime si sono fermate, ma ha ancora le guance rosse e il respiro pesante. Dorme profondamente, spero che una volta che si sarà svegliato possa essere in grado di gestirsi da solo. Gli accarezzo i capelli, e lo guardo dormire.

Rendermi conto solo adesso di amarlo è da idioti... Se me ne fossi accorto prima sarebbe stato tutto più facile. Beh, credo... Dubito di piacere ad Armin dopo quello che gli ho fatto. E dichiararsi sarebbe ancora più da idioti... Che strano, riesco a dire alla gente tutto quello che penso, ma non riesco a dire ad Armin di amarlo...

Accenna qualche movimento, si sta svegliando. Apre gli occhi, e lo sento balbettare qualcosa con la bocca ancora impastata.
-Ham... m... Mam...-
-Armin? Sei sveglio?- chiedo dandogli qualche spinta. Armin annuisce e sbadiglia, mentre si stacca dal mio petto e si stropiccia gli occhi.
-Jean? Cosa ci fai qua...? I miei genitori dove...- dice, interrompendosi.
-...Armin, sei sveglio ora...-
-Oh... Già...- dice, per poi guardarsi in giro. -Grazie per essere rimasto qua...- mi dice.
-Non è niente di che, davvero. Ora che farai?- chiedo.
-Non lo so... nonno vive in America, si trasferirà qui la settimana prossima. Per una settimana dovrò stare qua da solo...- mi dice con tono leggermente malinconico.

Potrebbe essere la mia occasione... Meglio approfittarne!

-Uhm... Senti, se ti va potrei venire da te fino a quando non arriverá tuo nonno! Mi farebbe piacere!- dico, cercando di sembrare il meno minaccioso possibile. Sento che per Armin io sono una minaccia... Come dargli torto...

-T-Tu? Qua? ...Beh... ecco, io non...-

-Solo se ti va! Insomma, io vorrei farti compagnia...- dico.

ARMIN'S POV
Compagnia? L' ultima volta che mi hai fatto compagnia mi hai stuprato! ...Perché io non ti ho ancora denunciato?! È stupro! STU-PRO! ...Ok, non facciamoci prendere dal panico... Potrei sfruttare la cosa a mio vantaggio...

-Va bene... Resta pure. Ma devi rispondere ad una domanda...!- dico. Jean mi guarda e ascolta, così prendo coraggio.

-Per caso io ti piaccio, Jean?- chiedo. Jean resta impassibile, sembra che gli abbia appena fatto una domanda come tante altre... Significa che non gli piaccio? Oppure sta fingendo? ...Uffa, è a dir poco impossibile capirlo...

-Scherzi, Armin?- mi chiede.
-No, è una domanda seria! ...Quello che hai fatto tu non è una cosa che qualcuno farebbe semplicemente perché gli va di farlo! Una persona perché ne bacia un' altra? Perché la ama! Non si tratta di semplice affetto nel tuo caso! Ho ragione? I-In poche parole... Mi ami o no?-

Jeam mi guarda con la medesima aria impassibile, per poi rispondermi ridendomi in faccia.

-Vuoi la verità Armin? E va bene, Allora te la dirò.- dice. Abbassa leggermente la testa, e gira lo sguardo altrove. -A questo punto non credo di poterlo più nascondere.-

JEAN'S POV
Merda! Che cosa dico?! Armin mi ha messo alle strette! Devo dire qualcosa! E soprattutto devo mantenere un' aria seria! Come faccio?! Cosa faccio?! Dannazione! Che cosa dico, che cosa dico, che cosa dic... TROVATO!

-A quanto pare... A quanto pare sono gay, già. Mi è difficile ammetterlo, ma è così. Tuttavia questo non significa che mi sia innamorato di te! Credi che io sia davvero tanto stupido da fare quelle cose alla persona che amo? Sei scemo?- concludo ridendo.
...Sì, mi sono umiliato, ma spero che Armin ci abbia creduto...

-Oh... Ho capito... Quindi hai fatto quelle cose... per quale motivo?- chiede guardandomi storto.

MA COME FA?! PERCHÉ?! SI DIVERTE A METTERMI ALLE STRETTE!? DANNATO STRONZO! BAH! Comunque... Mi sono già umiliato adesso, tanto vale finire il lavoro...

-B-Beh... v-volevo una... una conferma, ecco...- dico.

-Ah... Quindi sei in calore... Tutto chiaro.- dice Armin.
-NON DIRLO COSÌ, IDIOTA!- ribatto. È incredibile, come ho fatto a finire così?!
-Va bene... Beh, vai pure a prendere le tue cose... Ti aspetto qua.- dice Armin, alzandosi in piedi e andandosene nella sua stanza. Mi alzo amche io e esco da casa sua, mentre vado verso casa mia.

ARMIN'S POV
Ok... le cose sono due... O gli piaccio seriamente e si è inventato la scusa dell' essere in calore, oppure è tutto vero. Mh... dovrò pensarci su... Per ora è meglio se preparo da mangiare, si è fatto tardi... Una volta in camera mia mi cambio mettendomi vestiti più comodi.

Torno in cucina, indosso un grembiule per evitare di sporcarmi e mi metto a cucinare. Non ho idea di cosa voglia mangiare Jean, quindi vado sul sicuro e mi metto a cucinare della pasta. Mentre faccio bollire l' acqua sposto lo sguardo sul tavolo della cucina. Mio padre, quando era presente per la cena, si sedeca sempre a capotavola e iniziava a parlare di quanto fosse stancante il suo lavoro. Mi parlava anche dei suoi colleghi, delle situazioni divertenti capitate sul lavoro... Mi sto perdendo nei miei ricordi...

Per fortuna l' acqua che bolle mi sveglia da quella trans, e così prendo la pasta, la verso nella padella e mi metto ad apparecchiare. Mi sento una casalinga... Maschio...
Apparecchio, e non appena lascio la pasta nei nostri piatti sento Jean entrare in casa.

JEAN'S POV
-Sono qui! Dove sei Armin?- chiedo. Armin arriva da me, e... Indossa un grembiule rosa? Perché?

-...Che c'è?- chiede
-...Perché hai quella cosa addosso? Mi sento in imbarazzo solo a guardarti...- dico
-È per evitare di sposarmi!- ribatte
-...Per cucinare della pasta?- rido
-...Su, vieni a mangiare, o resti a digiuno!- ribatte con tono quasi arrabbiato.

Non avrei mai pensato di dirlo... Ma è a dir poco adorabile quando fa così! Ahah... ma dubito che glie lo dirò mai... Mi siedo a tavola con lui, e inizio a mangiare la pasta che mi ha appena servit- MA QUESTA NON È PASTA! O ALMENO, NON È COMMESTIBILE! È ANCORA DURA, SEMBRA CRUDA! MA CHE HA FATTO CON QUESTA COSA?!

-MA È IMMANGIABILE! QUESTA SECONDO TE È PASTA?!- grido, mentre Armin mi guarda storto e allontana da lui la forchetta.
-Secondo me non è male...-
-Stronzate!- grido alzandomi in piedi e dirigendomi verso al frigo. Lo apro e controllo di avere tutto l' occorrente, e dopo aver dato un' occhiata prendo con me gli ingredienti e mi metto ai fornelli. Armin mi guarda stranito per tutto il tempo, fino a quando non gli servo una calda ed invitante omelette.

-Mangia, ti piacerà sicuramente!- affermo sorridendo ad Armin. Lui assaggia titubante l' omelette, ma subito dopo il primo morso vedo i suoi occhi illuminarsi.

-Wow Jean! È... È buonissima! Dove hai imparato a farla?- Chiede, mentre inizia a mangiare.
-Mi piace cucinare! Beh, l' omelette è l' unico piatto che io so cucinare veramente...- dico mentre mi siedo al mio posto per mangiare la mia omelette. Armin mi ascolta, e iniziamo a parlare senza sosta.

-Non avrei mai pensato che potessi essere così estroverso in casi come questo... Sei una continua sorpresa!- gli dico, ridendo. Armin ride, e si mette a pulire i piatti. Io vado a sistemare il mio sacco a pelo sul divano del soggiorno, e mi preparo per poter finalmente dormire. Armin mi dà la buona notte e si ritira in camera sua.

Che giornata strana... Beh, domani a scuola potrò finalmente tornare a parlare con qualcuno.

Ho sonno... fame... sono incazzata... il mondo mi odia... non ho anime da finire o manga da leggere... ho fame

Fin troppo diversi [Jean×Armin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora