Capitolo 23

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Capitolo 23

Harry's POV

Harry gemette fortemente, i suoi fianchi si alzarono mentre la sua dolce agonia era vicina ad essere rilasciata. Le sue mani si mossero più velocemente mentre il suo cervello rivedeva la scena dove Louis lo aveva cavalcato come un lupo in calore, mettendo a terra il suo corpo con i suoi movimenti. Immaginò gli occhi spalancati di Louis e la sua bocca aperta mentre piccoli sospiri uscivano dalle sue labbra.

"Louis," Sospirò, il suo fiato finì in un'onda di piacere che gli attraversò il corpo. E poi si rilasciò nei pantaloni della tuta, gocce di sudore passarono oltre le sue labbra.

Dopo che i brividi cessarono e i suoi pantaloni furono puliti, se li alzò e si alzò dal divano. Sospirò per le sue mani bagnate e si diresse in cucina per lavarle.

Era così sessualmente frustrato e la sua testa stava girando. No, solo che gli è mancato Louis davvero davvero tanto. Quando stavano insieme, prima che rovinasse del tutto le cose, facevano le loro cose quasi ogni giorno ed ora è rimasto senza sesso per quasi quattro mesi. Questo ovviamente se no si tiene conto della sua mano.

Sta notte però, non aveva nessuna intenzione di persuadere Louis a fare qualcosa con lui. Se il bellissimo uomo pieno di curve avrebbe voluto allora Harry non avrebbe avuto altra scelta che dargli quello che voleva. Ma stava cercando di fare quello che Louis insisteva, cioè andarci con calma.

Sospirò e afferrò un bicchiere d'acqua, prendendo il suo telefono prima di camminare fuori sul ponte della sua casa sulla spiaggia. Questa probabilmente era la sua casa preferita in tutta l'Inghilterra. Non era troppo grande, ma era della giusta dimensione dove potesse facilmente uscire e avere una perfetta visione dell'oceano dal suo giardino.

Inalò l'odore di sale nell'aria e sorseggiò la sua acqua, le sua mani tenevano la ringhiera di metallo. Si stava rilassando al suono melodico dell'oceano che si infrangeva e il vento fischiava silenziosamente quando improvvisamente sentì il suo nome venir chiamato.

Pensò di essere sbagliato per un secondo finché la voce divenne familiare.

Sfortunatamente.

"Harry!" Si girò e gemette mentre sua madre camminava verso di lui, i suoi tacchi facevano rumore contro il pavimento.

Guardò verso il cielo e pregando per qualche tipo di misericordia. Non voleva avere a che fare con questa donna oggi. Probabilmente mai.

"Harry Edward Styles, ti ho chiamato per quattro mesi. Che diavolo c'è di sbagliato in te?" La sua faccia era piena di rabbia, ed era sulla difensiva.

Harry alzò gli occhi al cielo e prese posto su uno di quelle sedie fuori, piazzando il bicchiere d'acqua sul pavimento. "Come sei entrata in casa mia?" Chiese calmamente.

"Non farmi questa domanda, Harry. Perché mi stai ignorando?"

Harry gli lanciò un'occhiata incredula nella sua direzione, "Perché ti sto ignorando? Mi stai seriamente facendo questa domanda?" Rise amaramente.

Si prese il mento e poi incrociò le braccia. "Non ho fatto nulla di sbagliato."

Si alzò velocemente, la rabbia scorreva nelle vene. "Non sei una fottuta dodicenne, mamma! Sai esattamente quello che hai fatto!"

"Non imprecare verso di me, ragazzino." Urlò, puntando contro di lui. "Dovresti assicurati che le tue troie sappiano qual è il loro posto-"

Harry gli fu davanti alla faccia prima che la frase fosse finita, mettendola contro la porta di vetro. "Non chiamarlo più così o giuro su Dio..."

Two Worlds - Larry Stylinson AU (boyxboy) - Italian Translation NON REVISIONATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora