Capitolo 16

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Capitolo 16

Non sapeva dove stava andare ad essere onesti, era abbastanza sicuro che era ancora sulla loro proprietà, ma continuava a correre. Il tempo fuori era un po' più freddo rispetto a quando erano entrati ma ciò non fermava le lacrime di scendere sulla sua faccia.

Improvvisamente le sue gambe diventarono deboli e sentiva come se il suo corpo avesse finito il carburante. Stava ansimando molto, il suo fiato usciva in brevi sbuffi di aria mentre si guardava attentamente attorno.

Si asciugò gli occhi con forza quando si rese conto che con la vista sfuocata non si sarebbe accorto di nulla. Il posto diventò improvvisamente sconosciuto per lui, grandi case posizionate una davanti all'altra con dei bellissimi giardini e dei costosi parcheggi sul davanti.

"Cazzo!" Gridò con dolore, aggrappandosi ai suoi capelli.

Era un tale idiota. Un tale idiota a credere che qualcuno potesse amarlo, che poteva fidarsi di qualcuno che si potesse prendere cura del suo cuore. Improvvisamente percepì un senso di agonia quando realizzò che tutta la sua storia con Harry è stata una bugia. Tutta. E non stava diventando irrazionale, perché se gli ha potuto mentire sull'essere dannatamente sposato chi sa su che cos'altro gli avrebbe potuto mentire.

E la parte peggiore. La fottuta parte peggiore che gli causò dei forti singhiozzi, era che Harry aveva incontrato i suoi figli.

Ha permesso ai suoi bellissimi figli di conoscere meglio Harry, di un giorno poterlo veramente vedere come una figura paterna.

Che fottuto idiota che era.

Il suo telefono suonava nella sua tasca ma non ci fece caso. La macchine gli passavano accanto ma non le sentiva. Le persone uscivano dalle loro case per capire cos'era quel rumore ma lui non le vedeva.

Ma poteva sentire che il suo cuore stava lentamente cadendo ai suoi piedi, schiantandosi come una sirena contro un marciapiede.

***

"Papà?" Louis sentì il suo nome venir pronunciato da dietro alla porta del bagno mentre vomitava violentemente nel WC. Afferrò la tavoletta del WC cercando disperatamente di poter parlare.

"Papà stai bene?" Questa volta la domanda venne associata ad un piccolo bussare.

"Papà?" Ci fu un'altra voce mentre lui finalmente tossì fuori tutto ciò che rimaneva nel suo stomaco nel WC.

"Si ragazzi. I-i-io sto bene." Gracchiò, la sua gola che era come carta vetrata. Appoggiò la sua testa sulla tavoletta del WC, il suo corpo era completamente esausto.

Poi la porta si aprì lentamente rivelando i suoi due figli con le fronti aggrottate.

"Sei sicuro di stare bene, papà?" Xander camminò verso di lui e passò le sue dita attraverso i capelli di Louis. Louis sopirò malinconicamente, annuendo con la testa, i suoi occhi erano chiusi di comune accordo.

Poté vagamente sentire la tubatura andare e fermarsi dopo cinque secondi e poi sentì un passo fresco sulla sua fronte.

"Non so, ma penso che possa aiutare." Nolan si stava mordendo il labbro quando Louis aprì gli occhi.

"Grazie, amore." Accettò il panno, tenendoselo da solo. "Dovreste essere a letto, avete scuola domani."

"Ti ho sentito vomitare, così ho svegliato Noly," Disse il bambino.

"Sto bene piccoli, probabilmente è solo influenza o qualcosa del genere. Prenderò delle medicine, andate a letto."

"Sei sicuro?"

Two Worlds - Larry Stylinson AU (boyxboy) - Italian Translation NON REVISIONATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora