Era appena entrato qualcuno.Sembrava una donna avvolta in un mantello di velluto nero.Un cappuccio le copriva il viso.Le mani,unite sul petto,calzavano guanti dello stesso colore dell'abito.Il mantello arrivava fino a terra e impediva di vedere i piedi.Da dove ci trovavamo,quella figura senza volto pareva avanzare sospesa nell'aria.Inspiegabilmente,fui scosso da un brivido. <Chi...?> sussurrai. <Sssh> mi zittì Marina.
Nascosti dietro le colonne della balconata,spiammo la dama in nero.Si muoveva fra le tombe come un'apparizione.Stringeva una rosa rossa tra le dita guantate.Il fiore sembrava una ferita ancora sanguinante scolpita al coltello.La donna si avvicinò a una lapide proprio sotto il nostro punto di osservazione e si fermò,dandoci le spalle.Solo in quel momento notai che quella tomba,a differenza delle altre,era anonima.Si distingueva soltanto un'incisione nel marmo: un simbolo che sembrava rappresentare un insetto,una farfalla nera con le ali spiegate.
La dama in nero rimase in piedi della tomba per cinque minuti,in silenzio.Alla fine si chinò,appoggiò la rosa rossa sulla lapide e ne andò lentamente,così com'era venuta.Come un'apparizione.Marina mi rivolse uno sguardo nervoso e si avvicinò per sussurrarmi qualcosa all'orecchio.Sentii le sue labbra sfiorarmi e un millepiedi delle zampette infuocate cominciò a ballare il samba sulla mia nuca.
<L'ho scoperta per caso tre mesi fa,quando ho accompagnato Germàn a portare i fiori sulla tomba di sua zia Reme....Viene qui l'ultima domenica di ogni mese,alle dieci del mattino,e depone una rosa rossa,sempre identica,su quella tomba> mi spiegò Marina.<Indossa sempre lo stesso mantello,gli stessi guanti e il cappuccio.E sempre sola,non si scopre mai il volto e non parla con nessuno>. <Chi è sepolto in quella tomba?>
Lo strano simbolo scolpito sul marmo solleticava la mia curiosità. <Non lo so.Nel registro del cimitero non figura nessun nome...> <E chi è quella donna? Marina stava per rispondere quando intravide la sagoma della donna sparire oltre il loggiato del cimitero.Mi afferrò la mano e si rialzò in fretta. <Presto o la perdiamo.> Dobbiamo seguirla?> chiesi. <Non volevi un po' d'azione?> Mi rispose,a metà strada fra la pena e l'irritazione,come se avesse a che fare con uno stupido.
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marina
Mystery / ThrillerBarcellona,fine degli anni Settanta.Oscar Drai e un giovane studente che trascorre i faticosi anni della sua adolescenza in un cupo collegio della città catalana.Colmo di quella dolorosa energia cosi tipica dell età,fatta in parti uguali di sogno e...