Parte 29

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Quello scenario sarebbe radicalmente cambiato con l' apparizione di un'altra pedina sulla scacchiera.Eva Irinova era la protagonista di un nuovo spettacolo di successo al Teatro Real.La giovane,di origine russa,aveva appena diciannove anni.Si mormorava che,per la sua bellezza,si fossero suicidati diversi gentiluomini a Parigi,a Vienna e in altre capitali europee.Eva Irinova era sempre scortata da due strani personaggi,Sergej e Tatiana Glazunow,due gemelli.
I fratelli Glazunow agivano in qualità di agenti e tutori di Eva Irinova.Si diceva che Sergej è la giovane diva fossero amanti,che la sinistra Tatiana dormisse dentro una bara nella fossa dell'orchestra del Teatro Real,che Sergej fosse uno degli assassini di Romanov,che Eva fosse in grado di parlare con le anime dei defunti.....I rocamboleschi pettegolezzi del bel mondo contribuivano ad alimentare la fama della Irinova,che teneva Barcellona in pugno.
La sua leggenda giunse alle orecchie di Kolvenik che,incuriosito,una sera andò a teatro per accertarsi di persona del motivo di tanta agitazione.Quella sera rimase affascinato dalla ragazza.Da allora il camerino di Eva Irinova si trasformò in un vero e proprio letto di rose.Due mesi dopo la rivelazione Kolvenik decise di affittare un palco di teatro,dove si recava ogni sera ad ammirare,rapito,l' oggetto della sua venerazione.Inutile dire che era diventato lo zimbello dell'intera città.Un bel giorno,Kolvenik convocò i suoi avvocati e impartí  loro istruzioni per fare un'offerta all'impresario Daniel Mestres.
Voleva acquistare quel vecchio teatro,accollandosene i debiti.Intendeva ricostruirlo dalle fondamenta per trasformarlo nel più importante palcoscenico d'Europa.Uno strabiliante teatro dotato delle tecnologie più avanzate e consacrato alla sua adorata Eva Irinova.La direzione del teatro si arrese  alla sua generosa offerta.Il nuovo progetto fu battezzato Gran Teatro Real.Il giorno dopo,in un russo impeccabile,Kolvenik propose a Eva Irinova di sposarlo.Lei accettó.

Dopo le nozze la coppia progettava di trasferirsi in una villa da favola che Kolvenik si stava facendo costruire accanto al Parque Güell.Aveva consegnato lui stesso un bozzetto del sontuoso palazzo allo studio d'architettura Sunyer,Balcells i Baró.Si diceva che nella storia di Barcellona non era mai stata spesa una simile fortuna per costruire una residenza privata,il che era tutto dire.Non tutti,però,erano rimasti incantati da quella fiaba.Il socio di Kolvenik nella Velo-Granell non vedeva di buon occhio quella ossessione.Temeva che attingesse ai fondi dell'azienda per finanziare il suo delirante progetto di fare del Teatro Real l'ottava meraviglia del mondo moderno.E non era troppo lontano dal vero.Per di più,in città si diffusero voci relative a pratiche poco ortodosse da parte di Kolvenik.Sorsero dubbi sul suo passato e sull'immagine di SELF MADE MAN che amava dare di sé.La maggior parte di questi pettegolezzi si spegneva ancor prima di arrivare sulle pagine dei giornali, grazie all'implacabile apparato legale della Velo-Granell.Il denaro non compra la felicità,era solito dire Kolvenik,ma compra tutto il resto.
Da parte loro,anche Sergej e Tatiana Glazunow,i due sinistri custodi di Eva Irinova,vedevano il proprio futuro in pericolo.Nella nuova residenza non erano previste stanze per loro.Kolvenik,anticipando l'insorgere di problemi con i due gemelli,offrí loro una generosa somma di denaro per rescindere il presunto contratto con Eva Irinova.In cambio dovevano lasciare il Paese,impegnarsi a non tornarvi mai e a non cercare di mettersi in contatto con la ragazza.Sergej,fuori di sé,oppose un netto rifiuto e giuró a Kolvenik che non sarebbe mai riuscito a sbarazzarsi di loro.
All'alba di quello stesso giorno,mentre Sergej e Tatiana uscivano da un portone di Calle Sant Pau,una raffica di colpi partita da una carrozza per poco non li uccise.L'attentato fu attribuito agli anarchici.Una settimana dopo i gemelli firmarono il documento in cui si impegnavano a rescindere il contratto con Eva Irinova e a sparire per sempre.Le nozze tra Michail Kolvenik ed Eva Irinova furono fissate per il 24 giugno 1935.Lo scenario:la cattedrale  di Barcellona.

marinaWhere stories live. Discover now