Parte 23

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Salvat era un uomo stravagante e  generoso,amante delle cose raffinate.Dipingeva solo di notte e,sebbene non fosse una bellezza (anzi,somigliava a un orso),poteva essere considerato un irresistibile rubacuori,dotato di uno strano potere di seduzione che usava quasi meglio del pennello.

Modelle mozzafiato e signore dell'alta società sfilavano nel suo studio ansiose di posare per lui e,sospettava Germàn,di ottenere qualcos'altro.Salvat sapeva dei vini,di poeti,di città leggendarie e di tecniche amatorie acrobatiche importante da Bombay.

Aveva vissuto intensamente i suoi quarantasette anni.Diceva sempre che gli essere umani lasciavano scorrere la propria esistenza come se fossero destinati a vivere in eterno e che questa era la loro perdizione.Se la rideva della vita e della morte,delle cose divine e di quelle umane.Cucinava meglio dei grandi chef della guida Michelin e mangiava come tutti loro messi assieme.Nel corso degli anni che Germàn passò accanto a lui,Salvat divenne il suo maestro e il suo migliore amico.Germàn seppe sempre che ciò che aveva realizzatodi buono nella vita,come uomo e come pittore,lo doveva a Quim Salvat.

Salvat era uno dei pochi privilegiati a possedere il segreto della luce.Diceva che era una capricciosa ballerina,cosciente dal proprio fascino.Nelle sue mani la luce si tramutava in linee meravigliose che illuminavano la tela e spalancavano le porte dell'anima.Almeno,così era scritto sul testo promozionale dei cataloghi delle sue mostre.  <Dipingere è scrivere con la luce> sosteneva Salvat.   <Innanzitutto devi imparare il suo alfabeto;poi la sua grammatica.Solo allora potrai avere stile e magia>.

Fu Quim Salvat che ampliò gli orizzonti di Germàn portandolo con sè nei suoi viaggi.Gli fece conoscere Parigi,Vienna,Berlino,Roma....Germàn comprese ben presto che Salvat,oltre a essere un grande pittore,sapeva vendere forse anche meglio la propria arte.Era quella la chiave del suo successo.   <Su mille persone che acquistano un quadro o un'opera d'arte,soltanto una ha una remota idea di ciò che sta comprando> gli spiegava Salvat,sorridente.  <Tutti gli altri non comprano l'opera ma l'artista,quello che hanno sentito dire di lui e,quasi sempre,quello che immaginano di lui.E come vendere pozioni magiche o filtri d'amore,Germàn.La differenza sta nel prezzo.>

Il grande cuore di Quim Salvat smise di battere il 17 luglio 1938.Qualcuno sostenne che fu a causa dei suoi successi.Germàn,invece,credette sempre che erano stati gli orrori della guerra a uccidere la speranza e la voglia di vivere del suo mentore.  <Potrei dipingere per mille anni> mormorò Salvat sul letto di morte,< ma non cambierei di una virgola la barberia,l'ignoranza e la brutalità degli uomini.La bellezza è un soffio rispetto al vento della realtà,Germàn.La mia arte non ha senso.Non serve a niente....>

L'interminabile schiera delle sue amanti,i suoi creatori,gli amici e i colleghi,le decine di persone che avevano aiutato senza chiedere nulla in cambio,lo piansero al suo funerale.Sapevano che quel giorno una luce si spegneva nel mondo e che,da quel momento,tutti sarebbero stati più soli,più vuoti.

Salvat gli lasciò una modestissima somma di denaro e il suo studio.Gli affidò l'incarico di dividere quando restava (non molto,perchè Salvat spendeva più di quello che guadagnava,e ancor prima di guadagnarlo) tra le sue amate e gli amici.   Il notaio incaricato di eseguire il testamento,consegnò a Germàn una lettera affidatagli da Salvat quando aveva intuito che la fine era prossima.Doveva aprirla alla sua morte.  Con le lacrime agli occhi e il cuore infranto,il giovane vagabondò tutta la notte per la città.L'alba lo sorprese sul frangiflutti del porto e fu lì,alle prime luci del giorno,che lesse le ultime parole che Quim Salvat gli aveva riservato.

Caro Germàn,                                                                                                                                                                            non te l'ho mai detto da vicino,perchè credevo di dover aspettare il momento opportuno.Tuuttavia,temo di non essere qui quando arriverà.Questo è quanto devo dirti.Non ho mai conosciuto un pittore con più talento di te,Germàn.Tu ancora non lo sai e non lo puoi capire.Ma il talento è dentro di te,e il mio unico merito è stato quello di riconoscerlo.Ho imparato più io da te che tu da me,senza che te ne rendessi conto.Mi sarebbe piaciuto che avessi avuto il maestro che meritavi,qualcuno che avesse indirizzato il tuo talento meglio di questo povero apprendista.La luce parla in te,Germàn.Noi altri possiamo solo ascoltarla.Non dimenticarlo mai.D'ora in avanti il tuo maestro diventerà il tuo alunno e il tuo migliore amico,per sempre.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             SALVAT


marinaWhere stories live. Discover now