4 Demone a tutti gli effetti

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Come era prevedibile il mio sonno viene disturbato dai forti dolori alla schiena che non mi danno tregua. "Dannazzione! Perché fa così dannatamente male? Non dovrei essere nella fase di guarigione ormai!" penso tra me e me.
La notte passa lentamente e pian piano i dolori si attenuano facendomi capire che sto finalmente guarendo e che presto potrò utilizzare le mie nuove ali. Pensabdo a questo cerco di riaddormentarmi  ma la fortuna non è mia amica purttoppo e, a quanto pare, nemmeno Lilith, che entra in maniera frettolosa con un vestito lungo e nero.
«Buongiorno, come mai quella faccia da funerale ragazzina? Devi alzarti , è quasi ora di colazione.» detto questo si avvicina al letto per levarmi le bende e io rispondo in maniera molto irritata al suo buongiorno.
«Buongiorno un corno! Potevi avvertirmi prima che non sarei riuscita a chiudere occhio a causa dei dolori! Che vada al diavolo lui, le sue regole e la sua colazione! »
«Avanti ragazzina alzati da questo letto! Dopo la colazione potrai andare fuori e provare le ali»
Spazientita e ancora arrabbiata decido di darle retta e dopo aver messo il vesti e i trampoli, cioè quelle "comodissime" scarpe ci incamminiamo verso la sala da pranzo.
Dopo qualche minuto passato nel più completo e noiso silenzio prendo parola.
«Come mai ancora non siamo arrivate? Sembra che la sala da pranzo sia lontanissima!»
«Lo è, non è una tua impressione. La mia camera di trova nella parte opposta»
«Capisco... Una domanda, come mai mi trovavo nella tua camera»
Lei mi guarda e sospira quasi esasperata: «Non ci arrivi da sola ragazzina?»
«Forse volevi dire M-i-r-i-a-m» dico scandendo bene ogni lettera « comunque non mi viene in mente nulla»
«l'odore del sangue di un nuovo demone è molto invitante per i demoni e il tuo, come quello di Lucifero e dei consiglieri, e molto forte e attira molta gente. Come avrai di certo capito i demoni si nutrono di sangue e non di vero cibo come gli umani, io riesco a starti vicino perché sono solo per metà u a demone e non mi nutro di sangue. In poche parole quello che per tutti i demoni è un peccato di gola per me è vera e propria fonte di cibo.»
«Non ricordarmelo ti prego! Non riesco a guardare il sangue! Mi fa venire il volta stomaco!» dico con una faccia disgustata.
Arrivate vicino alle porte della sala incrocio lo sguardo di un demone già visto. Come si chiama? Zag qualcosa giusto?
«Zagar e un vero dispiacere vederti» dice Lilith con una smorfia, posso solo immaginare come si sia comportata con lei visto i suoi precedenti con me.
«Lilith cara, come mai da queste parti? Se sei qui per questo angioletto ci penso io» dice leccadosi le labbra  mentre mi guarda dal basso verso l'alto.
«Non ho bisogno del tuo aiuto, grazie »
«Quanto sei acida!»
«Parla la persona più viscida dell'Inferno» ribatte Lilith.
Dopo un altro paio di insulti molto coloriti spazientita decido di mettere un taglio a questa storia che mi ha fatto perdere solo tempo prezioso.
«Sentite adesso basta! Lilith tu mi hai fatto fretta per farmi arrivare in tempo ma se non entriamo in questa maledetta sala da pranzo il tuo tentativo sarà stato vano! E tu, tu sei solo un viscido essere che deve starmi lontano! Adesso se volte scusarmi vado a fare colazione e poi fuori per provare le mie nuove ali. Arrivederci!» loro mi guardano come se fossi un fantasma e smettono di litigare.
Quando entro mi sento osservata da tantissimi demoni che devono aver sentito tutto, ma poco mi importa.
«Che avete da guardare? Continuate a mangiare più tosto!»
«Nervosetta oggi?» mi chiede Lucifero mentre mi avviano al tavolo.
«Voglio solo fare colazione e vedere le mie nuove ali!» dico esasperata.
Inizio a mangiare una cosa chiamata cornetto e un caffè che ho trovato molto amaro. Mentre mi pulisco le labbra porgo  una domanda per me molto importante.
«Lucifero sapresti dirmi se è rimasta qualcosa delle mie vecchie ali?»
«Forse qualche piuma visto che le abbiamo subito gettate. Erano inutili e completamente distrutte dalla caduta. Perché me lo chiedi?»
«Vedi per me quelle ali rappresentavano la mia libertà quindi vorrei almeno un qualcosa che mi ricordasse che lassù ero diversa , ero libera».
«Capisco, chiederò ai miei consiglieri»
«Perfertto grazie. Senti ma chi mi porterà a provare le mie ali?»
«Io naturalmente, i miei consiglieri, come puoi vedere, sono molto impegnati con la gestione dei gironi tanto da essere assenti alle colazione del loro Re» dice altezzoso.
Io alzo gli occhi al cielo e faccio finta di non averlo ascoltato,nel frattempo si alza e mi guarda: « Andiamo RAGAZZINA?» sottolineando il mio odioso soprannome.
Senza dire niente mi alzo e lo seguo. Uscendo dall'Inferno mi ritrovo davanti all'oasi che mi aveva descritto Lilith, camminiamo fino a quando non ci ritroviamo davanti a un campo quasi del tutto disboscato. Lucifero, che fino a quel momento mi aveva dato le spalle per far strada, si gira verso di me con un sorriso furbo: «Adesso ti farò vedere le mie ali e capirai perché ti ho portata proprio qui».
Lo guardo incuriosita e in un attimo da dietro la sua schiena appaiono delle maestose ali nere con striature rosse e le punte dorate che mi fanno mancare il fiato da quanto sono meraviglie. "Come saranno le mie?!" mi chiedo asiosa
«Allora, che te ne pare?» mi chiede vanitoso.
«Carine.» dico in maniera indifferente anche se, purtroppo,non mi crede.
«Tocca a te adesso!»
Mentre mi concentro per far uscire le ali chiudo gli occhi sperando poi di vedere delle ali altrettanto belle come quelle di Lucifero.
«Non ci credo! Non può essere vero!» esclama prima che io possa aprire gli occhi.
”Che succede? Perché ha reagito così? Cosa ho fatto?!" penso non avendo il minimo coraggio di aprire gli occhi.

Mi scuso con chi ha iniziato a seguire la mia storia per il forte ritardo dell'aggiornamento ma purtroppo non sono stata bene e ho avuto anche un compleanno di mezzo T.T. Detto questo vi lascio alle lettura di questo capitolo. Tanti baci 😘.

Una nuova vita all'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora