cap.14:"La festa"

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La settimana era passata tranquillamente e non avevo avuto altri incontri imbarazzanti con Jace.
Era sabato ed io,come di routine,ero sul mio letto a guardare serie TV e a mangiare macedonia nella mia bellissima tazza:era nera su cui era scritto a caratteri cubitali "Fucking you".
Stavo vedendo tranquillamente Dottor.House quando il mio telefono squillò.Lo presi,era un messaggio di Ella;ci eravamo scambiate i numeri in settimana.Il messaggio diceva:

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Ehm Mell,hai già un vestito per la festa??

Che festa scusami??

Quella di Damian che domande!😀😀

Ahh,certo che ho un vestito!! ;)

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Cazzo!Mi ero completamente dimenticata della festa!

Non avevo abiti adatti alla serata portando sempre le stesse cose.

Corsi come un fulmine in camera mia non degnando mia madre e la mia sorellina di uno sguardo e chiusi la porta della mia camera a chiave.

Spalancai entrambe le ante del mio armadio bianco  latte ed  iniziai a tirare fuori tutti i vestiti che avevo.

Questo no.

Questo mi ingrassa.

Questo mi fa delle cosce enormi.

Ah,che cazzo!

Mi buttai sul letto ormai arresa ma qualcuno bussò alla porta.

Andai ad aprire e mi trovai davanti Emily con un sorriso stampato sulla faccia.

"Che diavolo vuoi?"dissi guardandola male.

Lei si sistemò i grossi occhiali sul naso e cominciò:"Sapevo che ti serviva il mio aiuto,ho sbirciato mentre scrivevi e,da come sei corsa su per le scale,ho dedotto che ti eri dimenticata della festa e che non avevi un vestito quindi sono venuta qui per aiutarti"

Ma è un genio,un fottutissimo genio!

Mi sorpassò ed iniziò a guardare capo per capo sotto il mio sguardo confuso e dalla matassa di vestiti prese tre grucce che,successivamente, mi passò.

Aveva preso una gonna a ruota nera,una maglia a scacchi rossi e neri con le maniche a tre quarti e un cardigan nero.

Ma la camicia da dove è sbucata!

Poi andò verso il mio porta scarpe e prese degli stivaletti neri e me li mise nella mano vuota.

"Poi sotto mettici le calze nere che hai comprato ieri"disse sorpassandomi e chiudendo la porta alle mie spalle.

Alzai le spalle e mi vestí con gli abiti prediletti.

Mi guardai allo specchio e.....wow.

Ero stupenda e le calze che avevo comprato stavano divinamente.

Erano delle semplici calze nere a rete.

Andai in bagno e mi truccai con le prime cose che trovavo per la fretta.

Erano le otto e io dovevo essere fuori alle nove.

Misi eye-liner,mascara,un ombretto argentato e sulle labbra il rossetto rosso fuoco che io adoravo.

Mi arricciai i capelli con la piastra e li raccolsi in una coda alta.

Wow.

Mentre passavo nel corridoio vidi la porta della camera di mia sorella socchiusa così, silenziosamente,entrai.

Era china a leggere un libro sulla sua scrivania mentre canticchiava sottovoce una delle sue noiosissime canzoni classiche.

"Il tentativo di non farti sentire è andato in fumo"ha parlato il genio.

Si girò verso di me e si sistemò gli occhiali sul naso io,invece,andai a sedermi sul suo letto perfettamente rifatto.

Era il solito topo da biblioteca,lunghi capelli nocciola come i miei e dei magnifici occhi verdi presi da mamma.Era maniaca dell'ordine,rompipalle,testarda e fini troppo filosofica per i miei gusti.

Si alzò dalla sedia e si lisciò la sua orribile gonna a fiorellini prima di sedersi vicino a me.

"Vuoi sentire il mio nuovo remix?"disse facendo gli occhioni dolci.

Era una maga dei computer e si divertiva a fare dei remix anche belli,peccato per le canzoni di merda che sceglieva.

"Dai fammi sentire il tuo nuovo remix"dissi alzando gli occhi al cielo.

Prese il suo computer e fece partire la traccia.

Wow ma è fottutamente fichissimo!

Era Faded di Alan Walker con una canzone classica di sottofondo ed era veramente fichissimo.

"Wow ma allora non ascolti solo canzoni di merda!"esclamai alzandomi in piedi.

"Cara sorella sono molto più rock di quel che pensi"disse facendo un finto assolo di chitarra usando il portatile.

Anche se era una vera secchiona,una rompi coglioni e un asociale del cazzo non saprei come fare senza di lei.

"Non ti vorrei svegliare dal tuo stato di trans ma ti è squillato il telefono"disse indicandomi il telefono sulle lenzuola a scacchi del suo letto.

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Hey Mell io sono giù ✨

Arrivo Ella 🌸

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Ed adesso si va alla festa.


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Scusate il ritardo ed il capitolo un po' noioso ma non avevo mai fatto un capitolo interamente dedicato alla famiglia e questo capitolo serviva.

I'm a good girl for youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora