cap.13:"l'infermeria"

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Sentii la sveglia suonare ma avevo troppo sonno per alzarmi perciò continuai a sognare tranquillamente.
Ricominciò a suonare ma anche questa volta non mi volevo alzare,avevo troppo sonno.
Poco dopo aver messo la testa sotto il cuscino entrò qualcuno nella stanza e sbatte la porta con tanta violenza che sobbalzai per lo spavento.
Mia mamma era all'entrata della mia camera con le braccia incrociate al petto.Guardai l'ora sul telefono,forse è per quello che era così incazzata.
Erano le sette e quaranta.Sbarrai gli occhi e saltai  giù dal letto come un fulmine e andai verso l'armadio per scegliere i vestiti.Avevo solo venti minuti per prepararmi e arrivare a scuola se non voglio ritardare.Alla prima ora c'era educazione fisica e non vedevo l'ora di fare lo sgambetto alle secchione della classe.
O forse per vedere Jace...
No,lui non centra.

Optai per un top nero,dei pantaloncini di jeans e delle Converse basse bianche,tanto poi mi sarei dovuta cambiare e mettermi quella specie di pantaloncini che sembrano mutande e una canottiera

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Optai per un top nero,dei pantaloncini di jeans e delle Converse basse bianche,tanto poi mi sarei dovuta cambiare e mettermi quella specie di pantaloncini che sembrano mutande e una canottiera.Mi fiondai in bagno a farmi una coda alta e truccarmi leggermente:mascara, lucidalabbra,zaino ed ero pronta per andare a scuola.
Arrivai con un minuto al suono della campanella.Ce l'ho fatta!gridai nella mia testa e mi immaginai io che correvo a rallentatore con la canzone We are the Champions di sottofondo verso l'entrata della scuola.
Al suono della campanella mi precipitai negli spogliatoi,mi cambiai di fretta e furia e corsi come un lampo in palestra,subendomi anche la ramanzina di quella cafona della professoressa di Italiano.
Vidi Ella e le corsi incontro abbracciandola e successivamente anche Caleb,guadagnandomi le occhiatacce che Jace mi mandava.
Oggi avremo giocato a basket,ottimo direi infatti di solito le secchione della scuola si mettono in un angolo per paura di essere prese dalla palla.Che sfigate!
La partita passò tranquillamente apparte le due note che avevo preso perché avevo fatto uno sgambetto a una certa Rosy e perché avevo fatto piangere una secchiona.Stavo bevendo dalla bottiglietta quando sentì urlare "Palla!" E una sfera rotonda mi colpì la guancia ed ero volata a  terra prendendo lo spigolo della panca nel fianco e sapevo già che mi sarebbe venuto un livido viola come una melanzana.Mi massaggiai la guancia e subito un ragazzo corse verso di me.Alto,capelli neri e occhi marroni;mica male!
Si inginocchiò e continuava a dire le sue patetiche scuse come fanno tutti ma io ero incazzata nera quindi mi alzai ed urlai:"Ma con che cosa cazzo guardi,col culo?Non mi hai vista per caso?Io non credo di essere invisibile!
Se entro cinque secondi non sei fuori dalla mia visuale  ti ci mando io a forza di calci nel culo;HAI CAPITO BRUTTO BASTARDO CHE NON SEI ALTRO!"detto,anzi urlato,questo gli mollai un gancio destro che gli fece girare la testa.
"Mickaelson FUORI DALLA PALESTRA IMMEDIATAMENTE!"Ecco,ci risiamo con quel rompicazzo del prof.
Decisi di andare in infermeria per mettere della crema dove avevo battuto il fianco.
Spalancai la porta,di solito non bussano mai,e la richiusi alle mie spalle constatando che non c'era nessuno.Mentre cercavo la crema sentì delle voci avvicinarsi così mi nascosi dietro un mobiletto bianco di quella piccola saletta.Quando entrarono queste persone,distinsi subito la voce del ragazzo,Jace e la ragazza era quell'oca in calore che era avvinghiata alle sue labbra qualche giorno fa,credo si chiamasse Bianca.Non sentì il loro discorso ma solo poche parole come"qua non ci vedrà nessuno","possiamo farlo senza problemi"...No,ti prego,non volevano scopare veramente in un'infermeria!
Dovevo spremermi le meningi per farmi venire in mente un idea per non assistere a questo spettacolo traumatico.Sentí qualcosa di leggero cadere a terra,le risatine di Bianca,i sospiri e poi qualcuno che si sedeva sul lettino.Oh cazzarola!Vidi i vestiti di Bianca lì vicino a me...Bingo!Presi in vestiti di quell'oca e, furtivamente,camminai a gattoni fino alla porta dell'infermeria ma, c'era un particolare,era chiusa.Merda!Merda!Merda!andai dove ero nascosta prima  per non farmi vedere,mi dovevo sbrigare!Guardai attorno a me e vidi la mia unica via di fuga:la finestra.
Presi i vestiti con una mano e con l'altra aprì la finestra e sgattaiolai fuori tappandomi con i vestiti di Bianca gli occhi per non assistere a strani spettacoli,non volevo rovinarmi l'adolescenza.
L'infermiera era a piano terra quindi è stato un gioco da ragazzi:fino a 13 anni ho fatto ginnastica artistica quindi con un salto sono riuscita nel mio intento sana e salva.
Corsi come una matta fino all'ingresso ma era chiuso.Ma che era oggi;la giornata delle 'porte chiuse'?!Corsi fino ad una finestra che andava nello sgabuzzino.Presi una forcina e iniziai a muoverla nella serratura forzandola.
Lo avevo imparato a 14 anni,facevo parte di una piccola gang.

Entrai nello sgabuzzino ed aprì la porta uscendo con molta nonchalance e con in mano i vestiti di Bianca,li misi nel mio armadietto ed aspettai con le spalle al muro il suono della campanella.

Dopo dieci minuti suonò e dalle classi uscì un'orda di ragazzi urlanti e notai Bianca con un camice da infermiera addosso e proprio in quel momento la prof di matematica uscì da una classe urlando contro la gallina:"Bianca come ti permetti di andare a giro così ed oltretutto con un camice da infermiera rubato,vieni che si va a fare un bel giretto dalla preside"la prese un polso trascinandola verso lo studio della preside.

Feci un ghigno e mene andai da quell'inferno

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