Capitolo 10: too cold

5 1 0
                                    

angolo scrittrice:

ciao ragazzi, eccomi tornata con il decimo capitolo. oggi ho deciso di pubblicare tre capitoli, perché questo è un po' corto, e anche perché non potevo lasciarvi con il fiato sospeso tutto un giorno. comunque questo si chiama "troppo freddi". Skye fa fatica ad esprimere le sue emozioni, e Leonard? vi lascio al libro, commentate e buona lettura.


siamo tutti troppo freddi...se solo parlassimo, dicessimo quello che sentiamo, le cose andrebbero meglio. Se riuscissimo ad aprirci e a spiattellare la verità in faccia alle persone, capiremmo molto di più: i punti di vista, i pensieri...tutto. E invece, stiamo zitti per paura di ferire le persone. Ormai era tutto chiuso in me stessa, ed era per questo che stavo così male, mi confidavo con qualcuno, ma non con lui, che era il diretto interessato. Ma non sapevo neanche io cosa volessi sentire. Non cercavo parole. A quelle non ci credevo più. Avevo forse bisogno di abbracci, sorrisi. Presenza, di chi davvero ha voglia di restare. Quella sì. E la cosa buffa è che volevo convincermi che l'avevo superata, ma la delusione era stata troppo grande, e la ferita mai disinfettata. In verità ero in un angolo di una stanza buia, completamente sola e isolata da tutto il resto. Mi ci ero chiusa io lì dentro, e la chiave ce l'avevo ma non la usavo perché in fondo avevo paura. Tanta paura. Avevo paura di parlare, provare qualcosa di più che una semplice amicizia, paura di venire illusa di nuovo e scoprire che lui stava solo giocando con i meiei sentimenti. E poi perché mi faccio tutti questi problemi? Odio quando comincio ad affezionarmi alle persone! Ne divento come ossessionata, ogni volta. Comincio a sperare che quella persona non incroci mai gli sguardi di altra gente, per paura che poi se ne vada via con loro. Avevo proprio paura della solitudine, anche se credevo di poterla combattere da sola.

La giornata fu molto noiosa, e a scuola le lezioni teoriche della Xiong non mi furono d'aiuto perché aveva detto le stesse cose di Ward. Decisi di andare in biblioteca per restituire un libro di biologia che avevo preso in prestito. Camminavo da sola, di nuovo, quando venni distratta.

"aspetta!" non mi girai. In pochi secondi mi fu accanto "Skye, fermati" mi girai verso di lui

"cosa vuoi, sono di fretta"

"non so cosa è successo tra di noi"

"ah no? Io lo so fin troppo bene" gli risposi acida ricominciando a camminare

"intendo dire che ci siamo allontanati e lo so che sei arrabbiata con me..."

"non sono arrabbiata, sono solo delusa"

"e hai tutte le ragioni del mondo, ma io non riesco a non parlarti"

"davvero? Sai non si era capito quando stavo per morire! Leonard, io sono confusa, non capisco, ma se vuoi vedermi dimmelo, ma se non te ne frega niente, dimmelo lo stesso, preferisco essere triste per la verità che per niente"

"i-io..."

"io? Vedi, non sai neanche tu cosa vuoi, ciao Leonard" gli risposi andando da Olga


la figlia dell'umanaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora