angolo scrittrice:
ecco il ventiseiesimo capitolo: "dopo un mese". sono successe tante cose, belle o brutte che siano. Skye si è dovuta in un certo senso adeguare, ha lottato, affrontato e ha compreso tutto ciò che le stava attorno. ma era confusa, e probabilmente lo è anche adesso. sta cercando di riallacciare dei legami...ci riuscirà? vi lascio al libro, commentate e buona lettura
Ci incamminando per la stessa strada che percorsi l'ultima volta, mi ricordavo perfettamente quello che era accaduto: i passi dietro di me, il vicolo buio, poi la botta e la cella di Edwin. A solo ricordare mi tornavano le stesse emozioni. Era successo tutto più di un mese fa, la mia storia, quella della mia famiglia, come i miei amici mi avessero mentito, il coma e poi il perdono. Li avevo perdonati tutti. Anche Leonard. I nostri baci la notte passata con lui e poi non capire più nulla per colpa di una fotografia smarrita. Tutto in poco più di un mese.
"ti aspettiamo qui" mi disse Rain abbracciandomi e facendomi forza. Le annuii e iniziai a salire le scale per poi ritrovarmi davanti alla loro porta di casa. "Christian & Mora Brown" erano le scritte sul campanello che avrei dovuto suonare. Allungai il dito e premetti il campanello respirando profondamente quando sentii le chiavi nella toppa girare:
"oh, ciao Skye"
"ciao Mora, come stai?" chiesi alla madre di Susan. Era una donna abbastanza bassa con capelli mossi e coperti da una tinta castano scuro. Gli occhi erano quelli di Susan, vispi e a mandorla.
"io sto bene, che bello rivederti dopo tutto questo tempo...e tu? Come stai?"
"bene, sono venuta per Susan, è in casa?"
"non credo che..."
"per favore, chiamala" annuì e portò Susan sull'uscio della porta. I suoi occhi diventarono fini, come se stesse per uccidere qualcuno. Era incazzata.
"non la conosco, chiudi mamma"
"Susan, per favore. Due minuti"
"non di più. Entra" entrammo in camera sua e mi sedetti sul letto, lei sulla sedia della scrivania continuando i compiti
"è tanto che non ci sentiamo..."
"1 mese e 23 giorni, sì un po' tanto" mi disse senza neanche girarsi
"già...sai cosa mi è successo, non potevo chiamarti. Sono venuta per scusarmi di come ti ho trattata"
"l'ho già sentita questa frase, aspetta...quando? Ah sì 1 mese e 23 giorni fa!"
"Susan, basta! Tu...tu non sai in che situazione di merda mi ritrovo!"
"ah davvero? E tu non sai come mi sento io! Sono stata abbandonata da te, mi hai lasciato da sola senza nessuna spiegazione perché "non potevi dirmi niente", ho passato tutta la prima settimana senza di te a piangere come una deficiente di notte, ad aspettarti alla fermata dell'autobus di mattina per poi ricordarmi che avevi trovato altri amici per rimpiazzarmi, a pensare a quando avremmo preso una piadina come tutti i sabato sera per poi ricordarmi che non c'eri. Ho passato una settimana di merda a causa tua! E anche adesso, mi senti in colpa. Io? Io mi sento in colpa, ti rendi conto! Saresti tu quella che dovrebbe sotterrarsi 20 metri sotto terra perché sei stata un'amica da schifo. Non io! Io non ho fatto un cazzo, eppure sono io quella che soffre!" mi rispose girandosi e scoppiando
"hai ragione. Non posso dirti che hai torto! Non posso! Ma non posso dirti niente"
"perché? Perché non puoi?"
"perché è una cosa troppo grande per te e forse anche per me"
"Skye, vaffanculo! Ok? Vaffanculo! Esci immediatamente, non ti voglio Mai più rivedere!"
"posso dirti una cosa però"
"ti ho detto di uscire!"
"ho scoperto chi sono i miei genitori biologici"
"non ne voglio sapere niente. esci immediatamente"
"io sono Skye Harris, non Owen"
"ok, forse sei diventata sorda oltre che rincoglionita, perciò leggi il labiale: E S C I!"
"aspetta, ti prego" si irrigidì per un istante, poi si calmò e mi rispose:
"veloce"
"ho trovato tre diari, uno con sopra il mio nome, forse sto iniziando a scoprire il mio passato. Mi sono trasferita per questo, perché ho trovato delle tracce dei miei genitori...dovevo scoprire. Susan, solo tu sai quanto ho sofferto perché non sapevo come mai mi avessero abbandonata, ed ora sto iniziando a capire di più. Non sei contenta? Tutte le ricerche che mi hai aiutato a fare stanno dando buoni risultati"
"no, non sono contenta! Questi "risultati" li avremmo ottenuti insieme! E invece hai preferito farti aiutare da quei tre che conoscevi da quanto, una settimana forse? Io so già cosa sta succedendo: quella lì Ryona, Rina come si chiama è diventata la tua nuova migliore amica, con Leonard scopi tutte le sere e invece quel figo di James me l'hai portato via! Sei una stronza!"
"non è vero! Rain è una mia amica, con Leonard non c'è niente e James non è alla tua portata" scoppiammo a ridere come due cretina, mi diede uno scappellotto e poi mi abbracciò
"sei una brutta zoccola" mi disse ridendo e stringendomi ancora di più
"e tu sei bipolare" le risposi sorridendo
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la figlia dell'umana
Fantasyquattro ragazzi. molti misteri. due vite parallele. riuscirà Skye, o Ryhana, a convivere con tutto questo? attraverso ricordi ed emozioni capirà che tutto ciò che le apparteneva stava svanendo pian piano, come tutte le maschere che la circondavano...