La reazione dell'agente fu, oltre che a dir poco esilarante, veramente rincuorante: non si erano dimenticati di me.
Una volta calmatosi, mi accompagnò nell'ufficio del commissario, dove lo aspettai qualche minuto.
Era una stanza piccola e disordinata. La scrivania in legno era posta davanti all'ampia finestra, subito dopo un'apparentemente comoda poltrona marrone. Accostate alla scrivania c'erano due sedie in pelle bianca, su una delle quali mi ero permessa di sedermi.
Ai lati della finestra c'erano due enormi librerie.Sentii la porta aprirsi e presi un respiro profondo, mentre un'uomo sulla quarantina si accomodava nella poltrona di fronte alla mia.
<<Signorina?>> chiese portandosi una tazza di caffè alla bocca.
<<Allison Grey.>>
La reazione del commissario fu tale e quale a quella dell'agente, escludendo il fatto che la sua bevanda si trovava ora, in parte sulla scrivania e in parte sul pavimento, insieme alla tazza in frantumi.<<Scusi, penso di aver capito male. Potrebbe ripetere?>>
Mi schiarii la voce <<Allison Grey.>>Deglutì rumorosamente e portò lo sguardo sul pavimento, poi nuovamente su di me.
<<Bene, sono sorpreso quanto entusiasta della sua presenza e, quindi, del suo ritrovamento.>> disse con un ampio sorriso sul volto.
<< LEWIS!!>> chiamò a gran voce poi.
L'agente che incontrai poco prima arrivò ansimante nell'ufficio e se ne andò poco dopo con l'ordine di andare a chiamare i miei genitori.<<Allora, Allison. Raccontami tutto.>>
Così cominciai a raccontare tutta la vicenda al commissario, scoppiando in lacrime dopo poche parole.
<<È davvero una cosa terribile. Manderemo una pattuglia a recuperare il signor...>>
<<Jonathan Montgomery, 27 anni. Direttore della Montgomery Assistence Company.>>
<<Grazie. Dicevo, manderemo una pattuglia e verrà arrestato, ci sarà un processo dove il giudice stabilirà gli anni di detenzione e il tuo risarcimento.>>
<<Risarcimento?>> chiesi sinceramente stupita.
<<Si, hai subito parecchi danni sotto il profilo fisico e psicologico e qu->>
Fu bruscamente interrotto dalla porta che sbatteva e da mia madre che entrava come una furia urlando il mio nome.<<MAMMA!>> urlai a mia volta correndo verso di lei abbracciandola, piangendo.
<<Oh piccola mia.>> rispose anche lei in lacrime.
Spazio me
CIAO BELLEZZE. Chiedo scusa per l'attesa, ma sto riscontrando alcuni problemi con wattpad. Come ho già detto nello "spazio me" precedente (se non l'ho fatto, pardon ve lo dico ora) tra qualche capitolo inizierà la storia vera e propria e sono veramente VERAMENTE emozionata. Mi sembra di aver detto tutto, fatemi sapere cosa ne pensate e ciau ciau
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No way to escape.
Short StoryAllison riuscirà ad andare avanti? A tornare come prima? cover by: @kiaaaa_02 HIGHEST RANK #181 in storie brevi 24/05/18